Non svegliare...
“Why Can't We Be
Friends?”
- Smash Mouth
«Per le fiammeggianti
mutande di Andraste!!»
No no no no no no-
«Aiutatemi!»
Eppure quella mattina era cominciato tutto bene.
Be’, “tutto
bene” perché la ruotine quotidiana non era stata
sconvolta,
più che altro.
Alistair si era svegliato, si era stropicciato gli
occhi e, con la mente ancora intorpidita dal sonno, aveva asciugato un
rivolo di saliva che gli frastagliava gentilmente il mento barbuto. In
seguito,
aveva sentito la
schiena salutarlo con un allegro schiocco di dolore.
«Urgh.»
Pura routine.
La seria prima, tanto per cambiare, si erano imbattuti in una pattuglia
– ora avevano cervello sufficiente anche per organizzarsi?
– di Prole Oscura, avevano combattuto e vinto ritrovandosi
inzuppati di sangue. Soprattutto Morrigan, a dire il vero; mentre lo
scontro infuriava era stata travolta da un Ogre e trafitta senza
pietà da un Hurlock al fianco, prima che riuscisse ad
incanalare rabbia e adrenalina sufficienti per congelarli e spaccarli
in mille pezzi trasformandosi in un orso. Dopodiché era
crollata a terra, col il volto contratto e la pelle sempre
più bianca. Wynnie era corsa da lei ed avevano deciso, di
comune accordo, di accamparsi lì per permettere a tutti di
recuperare le forze prima di riprendere la marcia.
...
In realtà Alistair aveva
prontamente proposto di lasciare la Strega alla mercé della
natura selveggia, ma
nessuno l’aveva ascoltato.
Niente di nuovo sotto il sole,
insomma.
Ad ogni modo, una volta ripresa conoscenza, la giovane Strega si era
allontanata dal gruppo e si era
poggiata con la schiena contro un albero, guardinga. Wynnie
l’aveva raggiunta accigliata, chiaramente non voleva che si
sforzasse, ma c’erano “fin troppi schiamazzi per i
suoi gusti
e decisamente troppo
Alistair, per poter riposare come si deve”, le
aveva
risposto Morrigan, congedandosi con un brusco cenno di
ringraziamento.
Quando la maga del Circolo aveva riferito al resto del gruppo quel
secco responso, Alistair si era limitato ad una pigra alzata di spalle
e, quel che era rimasto della serata, era stato un susseguirsi confuso
di cibo
incolore e gradevolmente insapore, odori speziati e musica attorno al
bivacco.
Cosa mi sta sfuggendo?
Il Custode si accigliò; era più che sicuro di
essersi addormentato
dopo aver riso fino alle lacrime per un poco attendibile
– ma decisamente pittoresco – aneddoto
amoroso raccontato da Oghren… ma non ricordava affatto di
essere andato a dormire contro un
albero.
Si agitò sul posto, infastidito dallo sgradevole formicolio
che aveva preso ad infestargli la spalla sinistra, allentando la sua
già flebile concentrazione.
Un momento...
Un fruscio e un subitaneo spostamento di calore al suo fianco gli
fecero rizzare i peli del collo.
Pessimo presagio.
Pallido come un cencio, Alistair si voltò con drammatica
lentezza e, non appena scorse la chioma selvatica di Morrigan poggiata
contro il suo braccio, qualcosa nella sua mente andò in
frantumi.
«Oh... oh.»
Presagio di morte!
«Per le fiammeggianti mutande di Andraste!!»
Voltarsi all’unisono ad un’esclamazione di stupore
era una diventata ormai una specialità di tutta la squadra,
acquisita dopo mesi e mesi di agguati e di vari ed eventuali incontri
strambi.
«Cosa…!?»
Sei teste, infatti, rotearono in perfetta sincronia verso un Alistair
in preda ad un profondissimo sconforto. Pareva essersi appena
schiacciato ripetutamente la mano in una porta, tanto gli occhi erano
lucidi e il volto era violaceo.
«Aiutatemi!»
In realtà il buon Custode avrebbe tanto voluto urlare come
una
femmina isterica ma, ahimé, dalla bocca gli era uscito solo
uno
squittio da topolino spaventato... e forse era stato meglio
così, visto che la Strega dormiva proprio a due centimetri
dalla sua gloriosa faringe.
Wynnie scosse il capo, evidentemente esasperata dal lieto evento
– o forse dall’intera piega che aveva preso la sua
vita. Leliana impallidì ma non mosse un muscolo, immobile
nel proprio orrore.
Sten… be’, bisognava avere parecchia fantasia per
aspettarsi dal qunari una qualche sorta di reazione che non consistesse
nel suo sempiterno grugno di disapprovazione.
«…»
Qualcosa, tuttavia, parve muoversi sul volto scuro del gigante, che si
fece avanti tra i presenti e tacque, incupendosi. Il suo
introspettivo silenzio lasciava però intendere, alle menti
più sottili, quanto per una volta fosse seriamente
intenzionato a esprimersi.
Non un filo d’aria di mosse all interno
dell’accampamento.
«Tutto questo è… inaspettato.»,
constatò infine, con mirabile saggezza, il qunari,
guadagnandosi una
sentitissima frase censurata mentale da parte dei suoi stimati
commilitoni.
«Già, quasi quanto la tua reazione.»,
sbottò sarcasticamente Oghren, roteando gli occhi azzurri.
Zevran scosse il capo schioccando la lingua. «Tsk,
tsk… ci troviamo di fronte ad un impasse,
signori.»
«Cos’è, elfico?»,
domandò perplesso il nano.
«No, mio letterato amico.», rispose pazientemente
l’assassino. «Ѐ buon senso. Se lei dovesse
svegliarsi in questo momento ucciderebbe Alistair. Se dovessimo
svegliarla noi,
ucciderebbe prima noi... e poi Alistair.»
«Un punto per te.»
A onor del vero, anche voltarsi dall’altra parte
quando Alistair era in
pericolo, era ormai diventata una specialità di gruppo.
«Ehi! Perché sono sempre io quello che muore
comunque?», ruggì a denti stretti il Custode
Grigio.
Un momento: era certo
di non essersi addormentato vicino alla
Strega delle Selve… ed era altrettanto certo che, in quel
momento, Zevran ed
Oghren stessero sorridendo troppo,
per trattarsi solo di un caso.
Quei due
dannati…!
«Siete stati voi!», sibilò paonazzo.
«“Noi” cosa? Non ci permetteremmo
mai!», rispose con
aria innocente l’elfo.
«E comunque non hai prove.», si premurò
di sottolineare Oghren, beccandosi una gomitata vicino
all’orecchio da parte di Zevran. «Ah,
sì, giusto. Ops…»
Il nano sferrò una gomitata a sua volta, centrando in pieno
la futura progenie dell’assassino.
«E poi dicono che vivere ad un metro e trenta
d’altezza sia pieno di svantaggi.»
«Braska…»,
fiatò Zevran, con le lacrime agli occhi.
«Ragazzi… ricordate che io sono ancora qui,
vero?», li richiamò disperatamente Alistair. Ormai
la metamorfosi fra lui e un sasso ricoperto di muschio era terminata.
Avevano anche lo stesso colorito.
«Sarà che sono sbronzo ma... dev’essermi
sfuggito qualche dettaglio.», borbottò Oghren,
aggrottando le sopracciglia arruffate, «Chi di noi ha scritto
sulla fronte: “oggi mi sento proprio in vena di farmi
carbonizzare le braghe”, ragazzo?»
«Oh, e poi ci sarebbe un’ultima opzione da non
sottovalutare, mio caro amico: se dovessimo riuscire a salvarti senza
svegliarla, ci uccideresti tu
quindi, be’, puoi ben capire…», aggiunse
zelante l’elfo.
Alistiar, affranto, decise che era rimasta una sola persona in grado di
salvarlo: l’improponibile essere che guidava la loro campagna
di reclutamento!
«Allora chiamate…», cominciò
con il cuore colmo di speranza...
«Ѐ a caccia di cinghiali, credo. Per il pranzo. O roba del
genere… non ricordo.»
... che esplose come un palloncino.
Morrigan sussultò.
Un paio di vene sul collo di Alistair si gonfiarono per il panico.
Stava seriamente prendendo in considerazione l’idea di
gettarsi a terra e di rotolare lontano, lontano, lontano…
già, peccato che così l’avrebbe di
certo svegliata ricevendo una permanete gratuita fatta di lampi e
fulmini.
Oghren gli regalò un’occhiata volpina.
«Sai come si dice in questi casi, ragazzo?»,
cominciò il nano dalla scarmigliata chioma rossa, con
l’aria di
chi la sa lunga.
Buon senso nanico? Allora… esisteva davvero?
Decantato da
Oghren, poi!
Alistair cercò di riprendersi: non era il momento di
meravigliarsi! Quel consiglio avrebbe potuto salvargli la vita!
Le orecchie del giovane parvero protendersi verso il guerriero di
Orzammar, mentre quest’ultimo si accingeva ad elargirgli la
perla di saggezza della giornata.
«“Non svegliare…”?»
«“… i-il can che
dorme”?»
«Bravissimo!»
Alistair fece il più lungo e sofferto sospiro di tutta la
sua vita.
.:~*~:.
The Warden:
«Problem, Alistair?» *troll face*
L'avevo detto che questa volta ci sarebbero stati i cinghiali. XD
Signori, questa è pura demenza (o è
SPARTAAAAAAAAAAAAAAAAA?). A soli 99,99 euVo al chilo.
ù__ù
Scrivo troppe cazzate, è colpa del caldo. T_T In
realtà le scrivo tutto l’anno ma va be’,
dettagli, come si suol dire. Sweet Jesus. X°DDD Questa mi
è stata ispirata da una fan art di Zinoodle nella quale ci
sono Alistair e Morrigan che dormono appiccicati. X3
Poco da dire a riguardo, a parte che mi sono divertita a scriverla e
che, se gli scherzi da accampamento sono questi, ricordatevi di essere
sempre dalla parte di chi li fa. X°D
Uhm… Zevran dice “Braska!” quando viene
cacciato dal party, ma non sono riuscita a trovare il
significato… immagino sia un’imprecazione. O_o
Grazie a todos! *___*
See ya,
Shadow
Eyes
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