LA mia vera storia

di Sophie Corvinus
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Dopo la presa di William, Amelia e Victor incominciarono a temerci.
A temerci seriamente.
Sapevano che uniti io e Marcus potevamo distruggere la razza.
Sapevano , o almeno così credevano, che se morivamo noi moriva tutta la specie.
Sapevano che prima o poi ci saremo vendicati per il loro affronto nei nostri riguardi e nei riguardi di William.
Sapevano che avremmo cercato di liberarlo.
 
Per questo ci hanno separato. Ma senza far intendere che era un piano malvagio per mantenere il controllo.
 
Secondo la storia gli anziani decisero, di comune accordo, di stringere un patto: uno sveglio, due dormienti.
Ovvero si addormentavano due capi e ogni secolo se ne risvegliava uno e si addormentava quello che era sveglio.
L’ordine costituito era Victor per il primo secolo, Amelia per il secondo e Marcus per il terzo.
Quando Marcus si risvegliava io dovevo andare a dormire, perché avevo controllato per 200 anni le mansioni di Victor e Amelia e il mio sangue serviva per la cerimonia del risveglio. Ero l’unica abbastanza potente nel concentrare le emozioni in immagini definite in modo che Marcus potesse apprendere il cambiamento in due secoli.
Il giorno del Dormiente era il giorno in cui uno dei capi si addormentava. Il giorno della Sveglia era il giorno della “rinascita” di un capo.
 
Un piano molto astuto per non farmi mai incontrare con Marcus.
 
Il giorno del Dormiente di Amelia e Marcus, Victor ci concesse un oretta per dirci addio. Che gentile vero?
 
Io e Marcus ci guardammo negli occhi.
Le lacrime mi rigavano il viso.
Marcus si avvicino e mi abbracciò.
Non c’erano parole per esprimerci.
I suoi occhi per me erano come un libro aperto: potevo leggerci rimpianto per questa situazione, rabbia per Amelia e Victor, rassegnazione per William, amore per me.
Mi ricordo ancora le sue ultime parole: “Perdonami Sophie. È tutta colpa mia”
Avrei voluto gridargli che non doveva scusarsi, che ormai il passato è passato, che in ogni caso io l’avrei sempre amato. Ma la mia voce era bloccata in gola.
Feci l’unica cosa che potei fare: lo morsi.
Dal suo sangue capii tutti i suoi sentimenti.
Anche lui mi morse. Anche lui capii i miei sentimenti.
 
Fu cosi che ci separammo. Non riuscii più a vedere mio fratello.
Addio Marcus, sappi che io non ti ho mai odiato e mai ti odierò.
Ti amo fratello mio.

 


Ok un po’ triste però ci stava.. che ve ne pare?
 





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