Pensieri d'un ragazzo

di Angus Young The God of Rock
(/viewuser.php?uid=9666)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Quando si immerge una bottiglia dentro una bacinella d’acqua, non si può fare altro che tenerla ferma con la propria mano, altrimenti lei, nonostante non sia un nostro desiderio, salterà fuori. E se noi la immergeremo di nuovo nel contenitore, salterà fuori una, due, tre volte ancora. Perché noi non abbiamo nessun controllo su di essa ne possiamo avanzare alcun diritto. Lei è libera di uscire quante volte desidera, che ci piaccia o no.

Non illudetevi che quella bottiglia sia un avversario poco tenace, perché potreste trovarvi in ella il più degno dei nemici e il più coraggioso. Anche se voi doveste immergerla per tutta un’intera giornata, lei comunque salterà fuori, non appena toglierete la mano dal suo tappo. Che vi piaccia o no. E questo è elementare.

E prima ce lo ficchiamo tutti in testa, prima riusciremo a trovare una soluzione al problema, non ad aggirarlo, ma a risolverlo! Ed allora si, una volta che ci saremo riusciti, potremo voltarci di spalle ed osservare il nostro operato  giungendo alla conclusione che noi non siamo Padroni o Capi, Schiavi o Prigionieri. Noi siamo Liberi e Liberi saremo. Fino alla fine.

E comunque la vogliamo descrivere, la fine sarà sempre quella: la bottiglia salterà fuori. Ancora, ancora e ancora. Siate voi bottiglia o oppressore, sappiate che comunque, nonostante potrà sembrarvi strano, non ci saranno vincitori o vinti alla fine di tutto. Solo Liberi e Liberi ancora.

Non vi sembra palesemente chiaro, tutto ciò?

Il solo fatto che esiste Bottiglia e Oppressore dovrebbe farci capire che Liberi siamo e sempre saremo: siamo sempre noi, infatti, che decidiamo del nostro destino, e non viceversa.  A taluni è stata data la facoltà d’esser Bottiglia. Ad altri Oppressore.

Ma siano essi Bottiglie o Oppressori, dovranno comunque fare i conti, infine, con il Creatore, che per tutti ha stabilito una tappa fissa da cui poi, verranno tutti smistati. Oppressori: verso il basso. Bottiglie: verso l’alto.

La scelta che quindi noi operiamo in terra non è, Se essere Bottiglie, O essere Oppressori… ma Se venir mandati verso l’alto, O verso il basso. Siano poi essi chiamati Paradiso e Inferno, ciò non ha importanza. Sappiate solo che ciò che avrete seminato dovrete raccogliere, e se nulla avrete, alla fine di tutto ciò, non avrete neanche più il coraggio per andare O verso l’alto, O verso il basso.

Scegliete. E che siate Bottiglie o Oppressori, ricordate sempre di avere il tappo aperto: cosicché possa entrare “Acqua”dentro di voi, e possiate operare, infine, la tanto rimandata scelta… Bottiglia, o Oppressore?

 

Angus





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=76078