A bordo piscina

di ValeKikyo
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A bordo piscina A bordo piscina

Sentiva il respiro del Canadese vicino al suo orecchio, rotto e irregolare.
Gli ansiti che uscivano della sue labbra, che non facevano altro che aumentare il desiderio dell'italiano.
Nessuno dei due era un tipo da "una botta e via", ma quando si rano conosciuti era scattato qualcosa.
Matthew, giovane studente universitario in vacanza studio per imparare l'italiano, e Lovino, bagnino della piscina nell'albergo dove alloggiava l'altro.
Qualcosa li aveva subito avvicinati l'uno all'altro.
E per caso, adesso erano lì, in piena notte, entrambi sarebbero dovuti essere nelle loro camere a dormire, ma non erano certo lì.
In un angolo buio, sulle sdraio della piscina, sobri all'apparenza, ma probabilmente ubriachi della lussuria che li aveva travolti.
Su di una sdraio, prima di potersi controllare, si erano spogliati e avevano gettato i vestiti a terra.
Per Matthew era la prima volta.
Eppure non aveva paura.
Per Romano non era la prima volta.
Eppure lui aveva paura.
Eppure, fra baci rubati, mani che vanno dove vogliono, e lingue affamate, fregandosene delle regole dell'albergo erano lì, a bordo piscina, completamente nudi.
-Matthew...sei sicuro? Ci conosciamo a mala pena, e non è esattamente molto romantico-
Ma l'altro era troppo rosso ed eccitato per ribattere, e si limitò ad annuire, aprendo ulteriolmente le gambe per prepararsi.
-Sono sempre stato il bravo della famiglia, era mio fratello quello scapestrato, e proprio per questo riceveva sempre attenzioni da mamma e papà...voglio fare anch'io qualcosa che mi renda diverso dal tipo tranquillo che tutti credono io sia...-
Lovino lo capiva benissimo.
Anche lui era sempre vissuto all'ombra del fratello, minore per giunta, era sempre stato lui il portento di famiglia.
Feliciano, il bravo ragazzo a cui il Nonno riservava maggiore attenzione dopo la morte dei genitori, lui era lo scapestrato considerato senza speranza, e quindi nessuno si occupava di lui.
Era stato costretto ad andare a lavorare per aiutare a mentenere l'università del fratello, con la scusa che non c'erano soldi per mandarceli entrambi e Feliciano era quello con più possibilità di riuscita.
Quindi lui era stato sacrificato.
Bagnino d'estate, cameriere d'inverno, doveva occuparsi di tutto.
Pensandoci, Matthew forse era più simile a Feliciano che a lui, da quel poco che aveva capito, andava all'università di Toronto.
Eppure Lovino lo sentiva molto vicino a se.
Erano così diversi, eppure così simili.
Sentiva c'era qualcosa, oltre agli ormoni, che li spingeva a fare ciò che stavano per fare.
-D'accordo, ora entro-




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