-Il problema dei capelli-
«Posso
aiutarla?».
A quella domanda del
tutto inaspettata, Yami si
sentì come un uomo salvato da un angelo mentre stava per
precipitare
nel baratro della disperazione più nera.
Un po’ come
quando pescava la carta di una Divinità Egizia dal suo deck.
«Sì,
grazie», rispose composto, come il suo sorriso.
«Sto cercando uno shampoo…».
[no pair - Yami + OC]
Storia partecipante alla
challenge "Il festival del Nonsenso" indetta
da NonnaPapera! sul Forum di EFP
-Titolo: Il
problema dei capelli
-Autore:
XShade-Shinra
-Manga:
Yu-Gi-Oh!
-Pairing: no
pair
-Personaggi:
Yami, OC
-Genere:
Demenziale, Nonsense
-Rating:
Verde
-Warning: WI
o AU, AH
-Capitoli:
One-Shot, Flashfict
-Disclaimer:
Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non
esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti
in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono
(purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma
solo per puro divertimento.
- Il problema dei capelli
-
«Questo
no... Questo neppure... Questo men che
meno...».
Yami Mutou, sempre più depresso a ogni suo passo,
stava
camminando in un corridoio di un supermarket egiziano. Non una
catapecchia fatiscente con due prodotti messi in croce, ma un Signor
Supermercato di una prestigiosa
filiale presente anche a Domino.
Ovviamente non si trattava della Kaiba Corporation, ma di una
più semplice Coop.
La causa del suo trovarsi in “quel
paese” straniero
era da ricercare nella gita scolastica alla quale aveva preso parte con
i compagni, mentre il suo peregrinare era a causa della sua poca
memoria.
Infatti, pur avendo controllato più e
più volte il contenuto di quel - maledetto! -
bagaglio,
aveva dimenticato una cosa per lui vitale. Ancor più delle
carte di Magic and Wizards.
Il suo preziosissimo shampoo.
Stava camminando avanti e indietro da parecchi minuti,
controllando
tutti gli scaffali delle lozioni per capelli, senza però
trovare il prodotto che andava cercando.
Ad un tratto, vide un commesso avvicinarglisi.
«Scusi, sta cercando qualcosa?», gli
domandò cordiale, in inglese.
«Sì...», borbottò
Yami.
«Posso aiutarla?».
A quella domanda del tutto inaspettata, Yami si
sentì come
un uomo salvato da un angelo mentre stava per precipitare nel baratro
della disperazione più nera.
Un po’ come quando pescava la carta di una
Divinità Egizia dal suo deck.
«Sì, grazie», rispose
composto, come il
suo sorriso. «Sto cercando uno
shampoo…».
Il commesso, guardando i ribelli e originali capelli
di Yami,
capì che doveva trattarsi di una scelta piuttosto ardua da
compiere. Quindi si armò di tutta la pazienza che aveva in
corpo, pronto a mostrargli ogni singolo prodotto che avevano in
vendita.
«Come vede, qui abbiamo numerosi shampoo; ce ne
sono per
capelli grassi, sciupati, delicati, lucenti, ricci, trattamento
ricrescita, mossi, contro il crespo, nutrienti, contro la forfora, poi
ne abbiamo per capelli colorati, per capelli lunghi, corti,
lisci...». L’elenco continuò a lungo, ma
Yami non riuscì a trovare quello che cercava.
Dopo ben venti minuti, sconsolato, il giapponese
sbuffò,
avendo capito che aveva fatto un altro buco nell'acqua.
«Mi scusi, ma perché non vendete quello
che serve
a me?», gli chiese, alzando i palmi delle mani verso il
cielo.
«...Mi tolga una curiosità: ma a lei
che shampoo
serve esattamente?».
«Non importa, grazie lo
stesso…»,
rispose Yami e, inchinatosi appena, s’incamminò
verso l’uscita.
Il giapponese era là da cinque giorni senza
shampoo, ormai,
e non poteva lavarsi con il bagnoschiuma, o i suoi capelli sarebbero
diventati matasse di fieno.
«Possibile che neanche in questo negozio abbiano
uno shampoo
per capelli sporchi?!»,
borbottò irritato,
procedendo verso un altro supermercato.
Fine
XShade-Shinra
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