Close your eyes and let your mind escape into a world of
dreams.
La decisione di assistere alle riprese del video gli era venuta quasi
da subito, o almeno da quando girovagando su you tube aveva visto la
premier, quel video nel quale Ronnie usciva dalla prigione e annunciava
con la sua solita voce squillante che era tornato. Quel "I'm back"
aveva infestato la gran parte dei suoi incubi, diventati reali non
appena Robert aveva annunciato di aver avuto una piccola parte -due o
tre secondi al massimo- nel nuovo video dei Falling in Reverse. Non era
perché aveva paura che Ronnie e Robert rimanessero amici -
quello era inevitabile- voleva constatare con i suoi occhi la reale
pericolosità di Ronnie e del suo nuovo gruppo, l'unico suo
vero terrore era quello di perdere il suo posto di leader.
« Non lo conosci neanche, che senso
ha? » gli aveva chiesto Robert mentre cercava di dare un
senso ai suoi ricci, di prima mattina somigliava vagamente ad un leone
furastico.
« Voglio semplicemente proteggere il
mio batterista, 'kay? E poi il loro regista lo conosco da tempo,
sarebbe come una rimpatriata.. » aveva risposto Craig
sorseggiando il suo caffè ancora bollente.
« Il fatto che Ronnie sia l'ex di Max
non centra nulla, vero? » aveva chiesto Monte intrufolandosi
nel loro discorso « E comunque alle
riprese volevo venirci anche io, diamine! Ma se tu vai con Robert non
c'è nessuno che badi a Max. Sai come diventa quando Ronnie
torna in città... »
« Monte ha ragione, forse è
meglio che rimani tu con Max.. »
Robert cercava di dissuadere Craig dall'idea folle di assistere alle
riprese. Ronnie aveva detto che erano aperte al pubblico, ma Robert
credeva che il pubblico al quale alludeva fosse Max e non Craig,
inoltre quell'uomo era uscito da poco dalla galera e non voleva che i
giudici trovassero un nuovo espediente per sbatterlo
nuovamente dentro.
« Non combinerò casini,
starò lontano da Ronnie, lo giuro! E poi Ryan...
è un mio vecchio amico, ho suonato qualche volta con gli "i
am ghost", quindi non credo che faccia problemi, per favore Robert.
»
Robert aveva sbuffato prima di sussurrare un "fai come cazzo vuoi" ed
uscire dalla cucina. Monte scrutava ancora l'espressione di Craig
cercando di capire cosa avesse in mente, ma l'altro non lasciava
trasparire nulla dai suoi occhi scuri.
*
Robert era entrato nel luogo delle riprese con un passo calmo ed
indifferente. Scrutava con gli occhi quel finto tribunale chiedendosi
se fosse come quello nel quale Ronnie era stato dichiarato colpevole.
Sicuramente il giudice o le guardie non erano così poco
vestite e sexy come quelle che venivano usate nel video, sicuramente
nella platea non c'era una ragazza - o un ragazzo- che piangessero per
lui, ma il tribunale doveva essere simile. Un ragazzino dalla frangia
scura e dall'aria trasognata gli era venuto incontro.
« Tu.. devi essere Robert! »
aveva esclamato con un sorriso «
Ronnie ci ha parlato tanto di te... ed io.. sono un tuo grandissimo
fan. »
« Ryan, giusto? » aveva
chiesto, Ronnie gli aveva accennato dell'apparente cotta del ragazzino
nei suoi confronti « Anche Ronnie mi
ha parlato tanto di te... a proposito dov'è? »
« Credo sia fuori a fumare, non l'hai
visto? Eppure è impossibile non notarlo, si è
conciato peggio del solito oggi. »
« No. Che significa peggio del solito?
» aveva chiesto, non ricordava che Ronnie fosse
particolarmente eccentrico nel vestire, esagerava solo con i tatuaggi e
con il comportamento, solitamente il vestiario era "quasi" sobrio.
« Nel senso che ha una maglietta
fucsia con le manette coordinate. » aveva risposto sbuffando.
Robert si era fatto accompagnare dal piccoletto - che poi tanto piccolo
non era- fino al luogo dove Ronnie con la sua maglietta fluo fumava una
sigaretta sotto ai rami di un albero.
« Radke, non dirmi che girerai il
video conciato così! » aveva esclamato trattenendo
le risate.
Ronnie gli aveva mostrato il dito medio prima di abbracciarlo.
« Mon Cheriè, questo
è solo uno straccetto.. » aveva commentato ironico
« La costumista ha la pretesa di dirmi
quello che devo o che non devo indossare... questi giovani d'oggi...
»
« Significa che ti conosce e sa quanto
poco gusto tu abbia. Ryan sembra un tipo apposto. »
« Lo è, anche se il
migliore rimane Jacky. » aveva commentato sorridendo
malizioso, Robert non aveva indagato. «
La foca che ci fa qui? »
« Hai visto Craig? Pensavo si fosse
nascosto bene... ha intenzione di proteggermi, anche se credo che
voglia constatare con i suoi occhi quanto sei pericoloso per lui.
»
Ronnie aveva scrollato le spalle prima di gettare a terra la sigaretta
e di frantumarla con il piede.
« Non bastano poche ore di riprese per
capire quanto sono pericoloso... » aveva commentato con un
tono sadico « Se ne
accorgerà con il tempo. Vuoi che ti mostro il parrucchiere?
No perché i tuoi capelli fanno paura. »
Robert gli aveva pizzicato un fianco prima di seguirlo verso la sala
"Trucco e parrucco", Craig era rimasto al suo posto osservando con tono
critico e saccente ogni piccolo componente del set.
*
Ronnie aveva lasciato Robert nelle mani del parrucchiere prima di
dirigersi verso di Craig.
« Tu dovresti essere Mabbit, giusto?
» aveva chiesto mentre Craig - ancora stupito- si voltava
verso di lui.
« Si, tu sei? »
« Oh... fai anche il finto tonto?
Tutti sanno chi sono. » aveva commentato sorridendo malizioso
« Comunque sono contento di conoscerti
finalmente, anche se hai proprio la faccia come il culo! »
« Come scusa? » Craig era
rosso in volto mentre Ronnie faceva spallucce.
« Si, insomma, presentarti qui dopo
tutto quello che hai detto... mi sembra un comportamento da sfrontati,
non pensi? »
Craig era rimasto stupito dal tono calmo e pacato dell'altro, quasi che
le parole - pungenti e dolorose- non fossero collegate a nessun
sentimento di rabbia, quasi che avesse separato le parole dai
sentimenti ad esse associati.
« Potrebbe darsi.. »
« Oppure è un comportamento
calcolato minuziosamente, vero? Sembra
quasi che tu non sia così tanto sicuro di sé come
cerchi di dimostrare. Hai paura di
me? »
« Sei stato in galera, la trovo una paura
comprensibile. » aveva commentato ironico,
cercando di non scoprirsi troppo.
« Non parlavo di quella paura, parlavo
della paura di essere rimpiazzati.
» aveva risposto accendendosi una nuova
sigaretta - aveva cercato persino di offrirla all'altro, lasciandolo di
stucco-.
« Non
ho paura che tu torni negli escape! Ora hai la tua band,
non sarebbe controproducente? »
Ronnie aveva sbuffato scrollando il capo e roteando gli occhi.
« Craig, sei stupido quanto una foca! Non
parlavo nemmeno degli Escape, parlavo di Max. »
Craig aveva grugnito nel momento stesso in cui Ronnie aveva pronunciato
quel nome. Non voleva che quel ragazzo pronunciasse il nome di Max,
soprattutto perché non era degno, lo aveva fatto soffrire
che senso aveva cercare
di riprenderselo?
« E perché
dovrei avere paura che tu torni da lui? »
« Io non voglio tornare da lui, ho jacky. Parlavo
del contrario, sai una volta provato questo corpo è
difficile dimenticarlo. » aveva commentato con il suo solito
atteggiamento da primadonna.
« Ma lui ora ha me e non credo che mi
lascierà. » aveva commentato
cercando di credere alle sue stesse parole «
Io l'ho salvato, Radke, e lui mi ama.. »
« Non confondere la gratitudine con
l'amore, Craig. E più volte mi sono chiesto cosa ci trovasse
di bello in te, poi sono giunto, finalmente, ad una conclusione.
»
« Quale? »
« Mi sono immaginato su di un'isola
deserta, affamato e solo. Ho immaginato persino che l'unica cosa
mangiare fosse un cumulo di merda. »
« Cosa centra? » aveva
chiesto cercando di celare la rabbia che sentiva formicolare nelle mani.
« Ora
arrivo al punto. Mi sono immaginato mentre mangiavo quel cumulo,
l'unica cosa che mi avrebbe salvato la vita. Nonostante il sapore
amaro, la puzza e lo schifo, sarei stato per sempre grato a quel cumulo
perché mi avrebbe salvato la vita, magari l'avrei persino
amato, ma solo perché era l'unica cosa che avrebbe potuto
salvare la mia vita. Tu
sei come quel cumulo, Craig. »
Craig era rimasto in silenzio, sbigottito come non era mai stato nella
sua vita. Assimiliva, una alla volta, quelle parole con una lentezza
unica, cercando una risposta altrettanto cattiva, ma non ne trovava.
Quel ragazzo di fronte a lui l'aveva spiazzato inferendogli il colpo di
grazia che aveva sempre sognato di scagliare, lasciandolo senza parole
come una bimbetta alle prime armi.
« Non fare quella faccia, Craig. In
fin dei conti hai una bella faccia, potresti persino piacermi se solo
non fossi il ragazzo del mio ex. Ora ho le riprese, vuoi stare qui a
guardare le mie
luci della ribalta o preferisci tornare da Max? »
« Voglio guardare le tue luci.
»
« Sei così patetico ed
ordinario. Ma se a Max vai bene
così, perché dovrei essere io a cambiarti o a
giudicarti? » aveva chiesto prima
di lasciare un piccolo bacio sulle sue labbra «
Però hai un buon sapore. »
« Cos'era quello? »
« Non scaldarti, era solo una via
indiretta per arrivare alle labbra di Max. » aveva commentato
ridendo e baciando nuovamente il ragazzo di fronte a lui, questa volta
con un pizzico di lingua.
Craig non si era ritratto, ma solo perché l'aveva colto di
sorpresa per la seconda volta. Si era staccato dopo qualche secondo,
quando il suo cervello era riuscito a formulare il comando rivolto al
suo corpo.
« Ci vediamo dopo? C'è un
festino... se vuoi chiamare Max, è da un po che non lo vedo.
»
Craig aveva annuito ancora inebetito e preso a fissare il corpo di
Ronnie che ondeggiante si dirigeva verso il camerino.
*
« Quindi eri venuto qui per dargli una
lezione? » aveva chiesto Robert una volta concluse tutte le
riprese, nel buio della loro macchina.
« Una sorta. »
« Ma non sei riuscito nel tuo intento.
» aveva constatato guardando l'espressione ebete del ragazzo «
Avresti dovuto dirmelo! Così ti avrei fatto presente che
è impossibile dare una lezione a Ronnie. Gli hai servito
quel discorso su di un piatto d'argento e per giunta hai anche
accettato di portare Max al festino. Come ne uscirai? »
« Non lo so, qualcosa mi
inventerò. »
Aveva messo in moto la macchina dirigendosi verso l'appartamento che i
quattro dividevano durante il periodo delle registrazioni. Non sapeva
ancora come tirarsi fuori da quei casini, sapeva soltanto che avrebbe
dovuto parlarne con Max prima di prendere un decisione anche a nome del
ragazzo, lo conosceva fin troppo bene, così tanto
da immaginare la sua possibile reazione per poi vederla con i suoi
occhi come una stupida replica.
Aveva parcheggiato nel primo buco che aveva trovato, incurante del
passo carrabile. Si era diretto verso il portone di casa trascinando i
piedi in maniera meccanica, non appena era entrato aveva visto lo
sguardo indagatore di Max...
« Siamo ufficialmente
invitati alla festa in onore del nuovo video dei F.I.R. »
aveva commentato come se fosse un robot.
Max aveva scosso la testa, mimando con le labbra un "no way", mentre
Monte era già salito in camera per prepararsi. Spesso la sua
fissa morbosa nei confronti di Ronnie lo spaventava a morte, ma era
impossibile resistere al fascino di Ronnie, lo aveva provato sulla sua
pelle poche ore prima.
« Max non sei tenuto ad andarci.
» aveva commentato Craig abbozzando un sorriso.
« Sempre se Craig non avesse accettato
persino a nome tuo. » Robert ci aveva tenuto a precisarlo,
quasi che godesse nel vederli litigare, o forse perché
sapeva che - in un modo o nell'altro- Max lo avrebbe saputo, magari per
vie tortuose ed immaginabili, ma lo avrebbe comunque saputo.
« Perché mai? Tu hai
parlato con Ronnie?! » aveva chiesto, insieme ad altre mille
mila domande alle quali Craig non aveva saputo rispondere.
Quella sottospecie di discussione era andata avanti all'incirca per due
orette piene, la conclusione era stata l'unica possibile. Max se ne
sarebbe rimasto in casa con qualche amico, mentre Craig avrebbe dovuto
presentarsi al Party scusandosi dell'assenza del ragazzino. Lungi
dall'esserne felice Craig avrebbe voluto spaccarsi la bocca, la stessa
bocca che aveva inavvertitamente accettato l'invito, anche se la colpa
era stata di Ronnie! Insomma chiedere una cosa del genere pochi secondi
dopo un bacio inaspettato era qualcosa di premeditato e di cattivo! Lo
aveva fatto sicuramente apposta!
« Vuoi veramente mandarmi da lui da
solo? » aveva chiesto sbigottito quando aveva visto il
ragazzo ancora in pigiama.
« Se
tu fossi rimasto a casa non ti troveresti in questo casino, Mab. Ora
risolvilo da solo. » aveva risposto laconico
mentre si piazzava di fronte alla tv.
« Ma non puoi dire sul serio! Max mi
ha baciato! Sei davvero così stupido da mandarmi tra le sue
mani? »
« Se voleva fare altro con te lo
avrebbe già fatto, lui non è il tipo da
aspettare, lui si
prende tutto e subito. »
« E se la galera lo avesse cambiato? E
se ora riesce ad essere più paziente? »
« Non mi interessa, Craig. Questo
è, decisamente, un tuo problema, io ho chiuso parecchi anni
fa con lui. Sei tu che hai voluto riaprire questa storia solo per
fargli del male, per ribadire la sua assenza nella mia vita e la tua
presenza, okay? Io non ho fatto niente e non devo fare niente adesso.
Quindi vai, indossa il tuo miglior sorriso e vedi di risolvere tutto
questo in breve tempo. Buona fortuna. »
« Buona fortuna un cazzo. »
aveva sbraitato prima di uscire dall'appartamento con una scenata da
isterico di primo ordine.
Monte e Robert lo avevano seguito sghignazzando, non che non volessero
bene a quel ragazzo, in fin dei conti era il loro front man ed era
persino simpatico, ma più che altro perché quella
serata si prospettava interessante e divertente.
Il party si teneva in un locale fuoriporta. Era all'aperto, l'atmosfera
era sobria, sembrava uno di quei party da snob falliti con tanto di
candele e di aperitivo sul bordo della piscina. Peccato per
l'abbigliamento degli invitati che stonava con quell'atmosfera da
"lounge Bar", eppure era tutto così da "Ronnie" da mettere
persino paura.
« Non è cambiato per
niente, eh? » aveva chiesto Monte cercando l'amico con gli
occhi.
« Decisamente no. è ancora
lui. » aveva risposto Robert prima di dileguarsi per cercare
Ryan, aveva un paio di trucchi "tecnici" da mostrargli.
Anche Monte era sparito lasciando Craig nell'ingresso, solo e con la
sensazione impellente di essere un "pesce fuor d'acqua".
« Craig... non pensavo che saresti
venuto qui davvero. Ma forse è stato Max a convincerti per
"il danno inesistente che hai combinato", giusto? » aveva
chiesto Ronnie mentre teneva sottobraccio Jacky.
« Giusto. » aveva risposto
mentre le sua gambe mandavano al suo cervello un unico impulso, quello
di scappare.
« Jack, lasciaci soli. »
aveva commentato lasciando un piccolo bacio sulla fronte del ragazzo
che si era defilato - lasciando prima uno sguardo omicida nei confronti
di Craig-.
« Vuoi fare una passeggiata? Magari ti
dimostri meno patetico ed ordinario di quello che sei. »
aveva commentato Ronnie prendendo la mano del ragazzo nella sua.
Aveva avuto la voglia di scappare, ma qualcosa dentro di lui non glielo
aveva permesso. Avevano camminato per un po nel giardino sconfinato del
locale, fino a quando non erano arrivati - nolenti o volenti- vicino ad
una piccola amaca.
Ronnie si era seduto guardando fisso gli occhi di Craig. Ipnotico come
poche cose, quasi che le sue pupille riportassero la scritta "SEX".
Craig si era seduto accanto a lui, cercando di riportare alla sua mente
gli occhi di Max, magicamente scomparsi dalla sua memoria, oppure la
sua voce o il suo amore, ma non vi era traccia dell'altro nella sua
mente, c'era solo Ronnie.
« Dimmi, Craig, come rimediamo a
questo pasticcio? » aveva chiesto seducente mentre posava una
mano sulla coscia dell'altro.
« Quale pasticcio? » aveva
chiesto balbettando
« Ti
sei innamorato di me. » aveva commentato prima
di avventarsi sulle labbra del ragazzo. Questa volta Craig aveva
previsto quel bacio, eppure non aveva fatto niente per impedirlo. Non
aveva fatto nulla neanche quando la mano dell'altro era entrata nei
suoi pantaloni giocando senza alcun cenno d'imbarazzo con il suo
membro. Non aveva fatto nulla persino quando gli aveva proposto di fare
l'amore su quell'amaca, nascosti da pochi alberi dagli occhi indiscreti
del resto degli invitati. Nessun cenno di resistenza mentre l'altro
entrava in lui con spinte forti e cadenzate, nessun cenno di
resistenza. Era consenziente come pochi.
« Non sei così ordinario,
Craig. Scopare con l'ex
del proprio ragazzo non è cosa da tutti. »
aveva squittito mentre si rivestiva e si dava un tono «
Mi chiedo solo come
glielo spiegherai. »
« Spiegargli cosa? » aveva
chiesto cominciando a sudare freddo.
« Tutto questo pasticcio, Craig.
C'è un prezzo da pagare per il mio silenzio. »
Il sangue di Craig si era definitivamente congelato del tutto mentre
osservava le iridi chiare di Ronnie, iridi fredde come il ghiaccio,
iridi che avevano visto troppe cose per dimostrare un pizzico d'amore o
di umanità.
« Quale sarebbe? » aveva
chiesto titubante.»
La risata cristallina di Ronnie lo aveva colto di sorpresa.
« Beh... dovrai essere il mio schiavo
per sempre... »
Aveva urlato, forse, non ricordava bene.
*
« Dovresti smetterla di mangiare
pesante per cena, Craig. » gli aveva fatto notare Max mentre
gli asciugava con la manica del pigiama il sudore che gli gocciolava
dalla fronte. Era stato tutto uno stupido sogno, l'ennesimo sogno sul
nuovo video di Ronnie, quasi che sapesse di cosa si trattasse. Non era
neanche stata annunciata la prima canzone o il titolo dell'album,
figuriamoci il concept del video.
« Hai ragione, dovrei smetterla.
» aveva commentato rilassandosi un po tra le braccia del
ragazzo.
« Cos'hai sognato di così
brutto? » aveva chiesto Max mentre disegnava dei cerchietti
sul suo viso con i polpastrelli, cercando di calmarlo.
« Di essere mangiato da una foca,
nulla di grave. » aveva risposto ironico.
Era stato uno stupido
sogno, nulla di reale, tranne per l'erezione tra le gambe, ma
sicuramente non era colpa del piacere che aveva provato nel vedere
quella scena di sesso immaginario.
« Ironia della sorte, eh?
»
Craig gli aveva sorriso, prima di baciarlo sulla fronte e di scendere
in cucina per preparare la colazione. Monte e Robert erano
già svegli ed eccitati, lo si poteva capire dal modo in cui
saltellavano per la cucina come due criceti impazziti.
« Buongiorno... come mai
così felici? » aveva chiesto mentre si riempiva
una tazza di caffè bollente.
« Ronnie ha invitato Robert alle
riprese del video... vuoi
venire anche tu? » aveva chiesto Monte
sorridendo.
Un brivido gelido era corso sulla schiena di Craig.
« No! »
« Ma dai, andiamoci, cosa
potrà mai succedere? » aveva chiesto Max alle sue
spalle.
Craig avrebbe voluto raccontargli il sogno, dirgli che forse era un
sogno premonitore, ma non aveva avuto la forza di contraddire il
ragazzo, sicuramente
non centrava il fatto che - nonostante tutto- l'idea di fare sesso con
Ronnie lo stuzzicava forse un tantino di più di quanto gli
fosse consentito.
Aveva chiuso gli occhi, solo per rivivere mentalmente
quella scena. No, non
aveva accettato per rendere reale quella scena...