Raflesia

di Nausicaa Di Stelle
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Raflesia


La tua pelle profuma di comete

e di rapine

ed è interminabile il viaggio

che attraversa i tuoi occhi.

Nell’abisso nero delle tue vesti

si prostra l’Universo

e ad una a una ne perlustri le stelle.

Tigre d’ombra occulta

il tuo sguardo ha imparato la strada

che conduce alla densa foresta

del mio cuore

e la invade come lancia di luna

nell’oscurità.

Con avide pupille cerchi

la mia anima sepolta,

per rovistarne senza riguardo

i più intimi pensieri.


Avvolto dalle tenebre

il tuo corpo chiaro e lucente ti trasfigura

in dolorosa silfide guerriera,

armata dell’indomito cobalto dei tuoi occhi.


Un Infero Cosmo ti ondeggia tra i capelli,

sinistri serpenti di fosco oblio,

ministri silenziosi del tuo fascino fatale.

Possiedi vento e anelanti maree

nei fianchi sottili

e pare che una notte di bufera ti abbia plasmata,

quale onda oceanica di bagliori e spume.


Ma nascosta in altera solitudine

t’accade d’esser vinta da un soffio di mestizia

e non c’è più ira né furia nel tuo volto.

Ridiventi a un tratto sperduta

e nuda

e benché un diadema tradisca il tuo nome,

non sei più che una donna.





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