Fantastic Four- Shapeshifter

di Squall99
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Prologo

Washington,Casa Bianca. Ore 3.27

 

Un uomo sulla trentina perquisiva la stanza circolare in ogni suo dettaglio.

Il suo abbigliamento lasciava a desiderare, non era di certo il presidente, né un ministro.

La mano destra possedeva lunghi artigli che mentre pochi secondi prima graffiavano la cassaforte, si ritirarono di scatto, lasciando posto alle dita.

-Tu chi sei?- furono le parole della figlia del presidente quando notò quello strano uomo che esaminava ogni angolo di casa sua.

Esso si girò di scatto per capire chi aveva parlato, poi vide la piccola -Va a dormire, sono un amico di papà- rispose chinandosi verso la bambina. Lei, ingenuamente come solo una bambina può fare, credette alle parole dell'individuo e fece per andarsene quando suo padre, sfondando la porta, puntò un fucile sull'intruso e urlò -Lascia stare mia figlia!-.

-Come vuole lei, Signore. Ma prima avrei una richiesta da farle...-

Lo sconosciuto scostò il cappuccio che portava svelando il volto.

Se volto si poteva definire... la pelle era completamente bianca, al posto degli occhi c'erano due fessure nere, il naso non era presente, ma la cosa che più si notava era sicuramente la bocca che non era prima visibile a causa del buio, non aveva labbra né denti, era sempre aperta e non si muoveva quando il suo possessore parlava., l'unica cosa normale erano i capelli a spazzola di un castano chiaro. Sembrava una di quelle maschere di “Halloween”... purtroppo non lo era.

-Oh mio... COSA VUOI DA ME?! MOSTRO!!!-urlò il presidente, premendo il grilletto.

In quell'istante il “mostro” spostò la bambina con una forza tale da sbatterla contro il muro, poi

le sue braccia si unirono davanti a lui e presero la forma di uno scudo che deviò il colpo.

-Ma che dia...-la frase del leader americano si interruppe quando un urlo arrivò dall'altra parte della stanza, il proiettile aveva colpito la figlia del presidente in pieno petto.

Il “mostro” imprecò sottovoce e sussurrò-Cosa... ho... fatto...-poi con un urlo si gettò dalla vetrata e scappò via mentre il presidente si accasciava disperato sulla figlia e le sirene di ambulanze e polizia si accendevano in sottofondo.

 

New York, Four Freedom Plaza. Ore 5.30

 

Gli F4 dormivano tutti.

La loro base era silenziosa come non mai.

Nella prima stanza dopo il laboratorio, Johnny Storm o “La Torcia Umana” sognava il gran premio di motocross con, ovviamente, lui come vincitore.

Nella stanza affianco un bestione arancione, Ben Grimm Alias “La Cosa” riposava dopo l'ultima stancate lotta contro l'ennesimo nemico.

Nell'ultima stanza dormivano Reed e Sue Richards, “Mr. Fantastic” e “La Donna Invisibile”, il cui sonno venne interrotto dal trillare del telefono d'emergenza.

Il braccio di Mr. Fantastic si allungò sotto una sedia, girò nel corridoio e, dopo aver preso il telefono, si accorciò tornando normale.

-Qui Reed Richards, Fantastici 4, con chi parlo?-disse ancora mezzo addormentato il supereroe, che scurì in volto dopo la risposta dell'interlocutore-...Ok, arriviamo subito.-

-Che succede?-Johnny sbucò dalla porta della camera stiracchiandosi, con Ben alle sue spalle che si grattava il testone di pietra.

-Presto, tutti sulla Fantastic Car... vi spiego dopo.- fu la risposta di Reed mentre allungando nuovamente il braccio sinistro prese le chiavi del mezzo. 



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Angolo Autore
Saluto i pochi che hanno letto questa storia per ringraziarli e invitarli a recensire (anche criticando se dovete).
Questa è la mia prima ff vi prego di non caziarmi se non è il massimo ma devo migliorare =)
Alla prossima,(se ci sarete u.u)
Squall99

 




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