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{Faberrittana
is the way} ~About muffins
and queens
Santana
si appoggiò con la schiena contro l’armadietto,
incrociando le braccia al
petto, mentre Brittany frugava nel suo alla ricerca di qualche libro. -Saaan,
dei folletti mi devono aver rubato il mio quaderno. Ora come faccio?-
brontolò
la bionda, ma l’altra era intenta a spiare altre persone,
mentre si
tamburellava il mento con una penna. -A
proposito di folletti, la loro regina sprizza amore da tutti i pori. Le
beccheranno sicuramente- bisbigliò annuendo. -La
regina dei folletti?- domandò Brittany aggrottando le
sopracciglia. -Ma
sì, la Berry…-le chiarì, continuando
ad osservarla. Brittany
sgranò gli occhietti chiari, sbattendo le ciglia
più volte. -Più
palese di così! A questo punto mi stupisce che non giri con
una maglietta con
scritto sopra “me
la faccio con Miss Fabray”- sussurrò,
notando che Rachel
continuava a lanciare sguardi innamorati ad una certa bionda
–di questo passò
lo noterà anche Finnocence !- sbuffò. -San?-la
chiamò Brittany, distogliendola dal suo spionaggio. -Che
c’è?-domandò. -Sai
cucinare?-chiese la bionda, richiudendo il suo armadietto e
rivolgendole un
sorriso raggiante. -Certo
che no, però so ordinare del cibo e so anche comprarlo-
rispose l’altra,
decidendo poi di osservare Quinn, la quale fingeva di non badare a
nessuno, ma
spesso il suo guardo fuggiva verso una certa moretta. Britt
seguì lo sguardo
della latina, incuriosita. -Dici
che Quinn sa cucinare?-trillò. -Sì,
direi di sì. Ma è così importante?-
chiese Santana non capendo perché insisteva
tanto. La
bionda annuì, dirigendosi poi verso Quinn. -Ciao
Q- squillò, sorridendole gioiosa. -Ciao
Britts- rispose l’altra cominciando poi a camminare per il
corridoio. -Sai
cucinare?-chiese energicamente la più alta delle due. -Alcuni
dolci..- mormorò l’altra, alzando le spalle. -Potresti
insegnarmi?- domandò Brittany eccitata. Quinn
alzò il sopracciglio destro, arricciando le labbra. -C-certo-
accettò, pensando che la biondina avesse voluto preparare
qualcosa per la
fidanzata. -Grazie!-
esclamò contenta, abbracciandola energicamente. Quinn
ridacchio, travolta dalla tipica euforia di Brittany. -Ci
vediamo oggi a casa mia allora- decise Quinn, per poi dirigersi verso
la sua
aula, mentre l’altra bionda annuiva entusiasta. -190
grammi di burro- -Ci
sono!- annuì Brittany, controllando che la bilancia fosse
ben tarata, come le
aveva spiegato circa dieci volte l’altra poco prima. -380
grammi di farina- continuò Quinn. Brittany prese il
sacchetto e iniziò a
versarla, tossendo un po’ quando la polvere si alzava troppo. -Più
o meno- mormorò, notando la lancetta oscillare sui 400. -Qui
ho 200 millilitri di latte- sussurrò Quinn -200 grammi di
zucchero!- disse
all’altra, così Brittany cominciò a
pesare anche quello, mettendolo in un’altra
ciotola. -Qui
abbiamo le uova, il lievito e la vanillina- elencò la
padrona di casa
sistemando i vari ingredienti sul tavolo per poi prendere un grosso
contenitore
e un mestolo di legno. -Il
cioccolato!- ricordò Brittany, cercando la bustina con le
gocce di cioccolato.
Incominciarono poi a unire in ordine gli ingredienti e Quinn
osservò
attentamente l’altra cimentarsi con le fruste, tutta
concentrata con la lingua
che sporgeva da un lato; la vide divertirsi a unire il cioccolato e
brontolare
quando doveva sistemare il preparato negli stampini. Cercò
di dare loro una
forma più carina, prima di infilarli nel forno. -Quanto
aspettiamo?- domandò Brittany guardando ansiosa i dolcetti
scaldarsi. -Mezz’oretta-
rispose l’altra. Li tirarono fuori un po’ prima,
sia perché erano già pronti,
sia per la fretta di una delle due. Appena li appoggiò sul
tavolo Brittany li
guardò elettrizzata . -Sono
carini!- trillò contenta. -Sì,
speriamo siano anche buoni- sorrise Quinn, prendendone uno e
scartandolo. Lo
spezzò a metà, offrendone una parte
all’amica. Assaggiandolo decretarono che
non era affatto male. -Pensi
di ricordarti come si fanno o vuoi che te lo spieghi ancora?- chiese la
ragazza
con un cordiale sorriso. Brittany scosse il capo indicando la
telecamera che
aveva lasciato su un mobile. -Ho
registrato tutto!- spiegò addentandone poi un altro. -Perfetto,
sopra poi puoi metterci anche smarties se preferisci- le
consigliò, vedendola
annuire energicamente, esaltata dalla cosa. Rachel
finì di attaccare l’ultimo brillantino sul bordo
del suo armadietto e si
allontanò leggermente, guardando l’opera
soddisfatta. Forse avrebbe dovuto
usarli tutti rosa pensò arricciando in naso, ricordandosi
poi che li aveva
scelti di vari colori per abbinarli anche alle stelline negli angoli. -Rachel!-
trillò Brittany sulla sua spalla facendole fare un piccolo
balzo. -Dimmi
Brit- mormorò lei voltandosi. La ragazza le passò
una scatola da dolci,
decorata probabilmente dalla ragazza con disegni di fiorellini e
papere. La
mora alzò stupita la sopracciglia, afferrando la scatola che
la bionda le
porgeva con un enorme sorriso. L’aprì,
trovandoci dentro sei muffin un po’ deformi, e sopra ad
ognuno era scritta una
lettera del suo nome con degli smarties colorati. Sorrise per il
dolcissimo
regalo, poi alzò il volto per ringraziare l’amica
ma non si trovò nessuno
davanti. Si guardò un po’ intorno per cercare la
biondina, ma incrociò solo lo
sguardo assassino che le stava rivolgendo Santana. Si morse il labbro
dubbiosa,
non capendo il motivo di quel gesto da parte di Brittany,
dopodiché afferrò un
muffin e lo mangiò, trovandolo squisito. Nei
giorni seguenti continuò a ricevere altri muffin dalla
ragazza, sempre
differenti,con sopra canditi, cioccolato bianco, una spolverata di
cocco, delle
noccioline, zucchero a velo. Più
ne riceveva, più non trovava un logico motivo al
comportamento dell’amica oltre
all’idea che la stesse mettendo all’ingrasso, in
compenso aumentavano le occhiatacce
dalla Lopez. Escludeva che Brittany le stesse facendo il filo, non era
certo
una che ci girava intorno per quelle cose, ma non trovava nessuna causa
per
meritarsi tanto. Un
pomeriggio della settimana successiva Santana si disse che non potevano
fargliela in quel modo, sotto il naso. Doveva agire e doveva farlo
subito.
Decise perciò di pedinare la sua ragazza, seguendola con il
suo SUV nero,
mentre lei pedalava canticchiando sulla sua adorata bicicletta. La
prima cosa
che aveva notato era la scatola rosa che conteneva il cestino. Quando
arrivarono a casa Berry le sue aspettative risultarono giuste. Vide la
bionda
trotterellare verso la porta e capì che era arrivato il
momento di fermarla e
chiederle una spiegazione. Scese perciò dalla macchina e si
fiondò davanti alla
porta di casa di Rachel, sperando che non avesse ancora suonato il
campanello. -Brittany!-
sibilò con un’espressione dura. -Anche
tu qui?- domandò allegra l’altra, sporgendosi
tranquillamente per posare le sue
labbra su quelle dell’ispanica, la quale però si
ritirò. -Oddio,
anche la Lopez- borbottò Rachel aprendo la porta, e in
fretta Quinn sporse il
suo viso oltre la sua spalla per guardare chi fosse arrivato. -Berry!
Tu....io- ringhiò Santana indicandola furiosa, ma fu
interrotta da Brittany che
tese le sue mani verso la brunetta porgendole la scatola contenente i
soliti
muffin. Le altre tre la guardarono dubbiosa, mentre Rachel
l’afferrava
titubante. -Oggi
non c’eri a scuola, perciò te li ho portati a
casa!- cercò di spiegare la
bionda, guardandole con tutta calma dai suoi occhi celesti. -Questa
storia deve finire!- sbottò Quinn arrabbiandosi. - Tú! Mantienes alejado de mi novia!-
gridò l’ispanica contro la brunetta. -Ma
io cosa c’entro?- le strillò contro
l’altra –E’ lei quella che continua a
portarmi dolci su dolci!- si difese, facendo tacere la latina. -Già,
è Brittany che continua a corteggiarla- brontolò
Quinn guardando male l’altra
bionda. -Madre de Dios- farfugliò
Santana scuotendo
la testa, incrociando le braccia al petto e stringendo le labbra. -Brittany
puoi dirci qual è il motivo?- le chiese con calma Rachel
mentre quella le
guardava stranita, non capendo le loro strane reazioni. -Bè,
perché il tuo popolo continua a rubarmi le cose e pensavo
che facendo un gesto
carino per la loro regina avrebbero smesso. Infatti ultimamente trovo
tutto!-
spiegò quella entusiasta, mentre le mandibole delle altre
tre toccavano per
terra. -La
regina di cosa scusa?- chiese Rachel sbattendo le ciglia più
volte. -Dei
folletti!- squillò Brittany con un gran sorriso
–me l’ha detto San pochi giorni
fa!- continuò eccitata. Quinn
e Santana scoppiarono a ridere mentre Rachel guardava male
l’ispanica. Se
l’erano presa tanto per una sciocchezza, ripensandoci
però avrebbero dovuto
pensare che Brittany non avrebbe mai fatto tanto, se non per un
folletto reale. -Almeno
ogni tanto i tuoi adorabili nomignoli mi fruttano qualcosa –
affermò Rachel
alzando il naso altezzosa, rientrando nella casa mentre prendeva uno
dei suoi
muffin. -Berry,
danne uno anche a me- le ordinò Santana puntellandole le
dita sulla schiena
fastidiosamente, mentre Quinn chiudeva la porta alle loro spalle. -Ma
certamente, quando comincerai a chiamarmi Regina- le rispose quella
sorridendole.
***
La
mia mente è affollata da scemenze, e questa ne è
la prova xD La
ricetta l’ho trovata su internet, perché io non so
cucinare u_u Ma come San so
comprarlo e ordinarlo, soprattutto mangiarlo ;) Mi
scuso con la lingua spagnola perché non so se le traduzione
vadano bene -.- Dovrebbe
essere “Tu! Stai lontana dalla mia
ragazza”, fate finta sia così. Che
altro dire? Ah sì, è dedicata alla mia pecora
(vedi Ari) perché mi devo far
perdonare. Spero ti piaccia ;) Infine,
se avete idee o richieste per one shot sulle mie 4 pulzelle vi ascolto
;D Besos,Miky