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capitolo: Verde
Personaggi: Romano Vargas (Regno del
Sud) – Feliciano Vargas
(Repubblica Sociale Italiana)
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pre-partita, vi rimando al
post-it giallo in fondo :)
Allora,
come ti chiami?
Era un periodo di merda quello.
Tutto il mondo stava inciampando su
se stesso, non un
singolo uomo era al sicuro.
Insomma, tutti gli stati erano
concordi sul fatto che si
stavano scavando la fossa.
Complimenti
Ludwing.
Il moro quasi perse il conto di
quanti minuti stette in
silenzio.
Complimenti
davvero.
Sinceramente, era quasi un miracolo
che riuscisse a stare
fermo. L’impulso di spaccare qualcosa era molto allettante.
Davvero, sei
un mito.
Fosse stato per lui, avrebbe
cominciato a spaccare tutto ciò
che gli capitava a tiro già da diverso tempo.
Dall’8 settembre, per
essere precisi.
Sei il
salvatore del
mondo.
Ma loro l’avevano
convinto a desistere, diciamo pure obbligato. Non la consideravano una
mossa
molto saggia.
Finalmente la porta si mosse, anche
se lentamente. Appena in
tempo, perché gli stavano venendo i crampi alle braccia di
quanto le teneva
strette.
-F-fratellone.
Aveva paura. Lo poteva vedere nei
suoi grandi occhi scuri.
Non sa
quanto cazzo di
ragione ha ad avere paura.
Rimase in silenzio, per un
po’. Non sapeva con cosa
iniziare, ad essere sincero. Aveva talmente tanto da sputargli in
faccia che si
stava confondendo.
E l’ira continuava a salire.
-È da tanto che non ti
vedo..
-Chissà perché.
Risposta secca, con gli occhi ridotti
a due fessure. Ormai
aveva cominciato, quindi decise di alzarsi.
Lo fece di scatto, e Feliciano quasi
saltò dallo spavento.
Aveva paura di ogni cosa di lui in
quel momento. Ma più di
tutto, aveva paura dei suoi occhi. Mai l’aveva guardato con
così tanto
disprezzo.
-Allora, come ti chiami?
Feliciano rimase di stucco a quelle
parole.
-Forza, con quale nome dovrei
chiamarti?1 Ormai
sull’Italia ci hai sputato da un po’ di tempo.
Romano ritornò a quegli
avvenimenti di nemmeno un secolo
prima, quando piangevano come mocciosi in una piazza perché
finalmente potevano
stare insieme.
Come
cambiano le cose.
Ancora silenzio, e nessuna risposta.
-Sai, ti ho lasciato andare con quel
crucco mangia patate,
ma ci poteva stare. Non avrei mai creduto che saresti potuto diventare
come
lui.
Ormai l’ira stava
raggiungendo i limiti del sopportabile.
Si avvicinò di qualche
passo. Adesso poteva sentire il
respiro caldo di suo fratello, poteva vedere come tremava.
-Sei diventato un assassino. Sei
uguale al tuo amico crucco,
complimenti.
Feliciano abbassò lo
sguardo. Non riusciva a sostenere
quelle parole. E se era suo fratello a dirle era ancora peggio.
Romano lo guardò con ancor
più disprezzo. Alzò allora le
mani e lo prese per i vestiti, portandolo a guardarlo negli occhi.
Cominciò ad
urlare.
-Ti rendi conto di quante persone hai
ucciso?! Non
c’entravano niente con noi e con questa maledetta guerra! Hai
ucciso degli
innocenti!
Dagli occhi del più
piccolo comparirono delle lacrime, fino
a sfociare in un vero e proprio pianto in pochi secondi.
-7804.
Romano lo guardò incerto.
-Cosa?
-7496 morti
a Trieste.2
308 nelle loro case.
Complimenti
Ludwing.
Romano lo guardò piangere
per qualche tempo, poi scosse la
testa e lo liberò.
-Aspettami stupido.
Cominciò a fare qualche
passo verso l’uscita.
Stai
uccidendo mio fratello.
-Ti libererò io.
Anche a costo di stare dietro a
quello stupido mangia
hamburger e quel pazzo sadico russo.
-Come ai vecchi tempi. Tu aspettami
qui.
Ti
libererò da quel
maledetto crucco e dal tuo capo.
E poi
sarà tutto come
ai vecchi tempi.
1 Mi riferisco
alla Repubblica Sociale Italiana,
creata l’8 settembre 1943, comunemente conosciuta come
Repubblica di Salò,
governata da Mussolini ma, in soldoni, da Hitler. L’Italia
quindi era stata
nuovamente divisa: da una parte il Regno del Sud, dall’altra
la Repubblica di
Salò.
2Sono gli
ebrei morti nell’unico campo di
sterminio in territorio italiano, la Risiera di San Sabbia. Fino a
prima della
creazione della Repubblica di Salò l’Italia non
aveva deportato nessun ebreo,
dopo ne morirono 7500 circa.
°-° ok, ammetto che
è un semplice esperimento. In effetti mi
sto rendendo contro di come sia difficile scrivere una ff seria su aph,
raccontando un determinato evento storico.
Cavolo se è difficile,
però dà una certa soddisfazione xD
Però mi ci devo abituare, quindi scriverò righe
di livello insoddisfacente per
un bel po’. Poi magari scopro di non esserci tagliata ma va
beh, almeno posso
dire di averci provato xD
Solo una cosa, non credevo che avrei
usato così tanto il
libro di storia, ce l’ho avuto sempre di fronte per
controllare se scrivevo
boiate XD
Ok, se recensite e mi dite dove e
come migliorarmi vi amerò
a vita <3
Stay tuned people! chaska~
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