Anche se sono solo soldatini di plastica.

di Gwendin Luthol
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Anche se sono solo soldatini di plastica.
 

Alessio tirò fuori i suoi soldatini e tutto fiero li sistemò sul pavimento.
“Mario,io metto il mio accampamento qua mentre tu lo metterai laggiù.”
“Ma lì vicino c’è lo specchio,tu puoi spiare tutto quello che faccio se ci guardi dentro!”
“Allora trovati un altro posto” disse scocciato Alessio dopo l’osservazione di Mario.
 
“Nemico a ore dodici!Siamo sotto bersaglio del 7^ battaglione Ranger!” gridò Alessio mentre spostava soldatini e camioncini vari.
“Dobbiamo salvare i cinquecentoundici prigionieri americani!- urlò Mario mentre muoveva i pupazzetti come se dovessero scappare da un gigante che voleva distruggerli.
“Booom!Granata,granata!” disse Alessio che nel voltarsi per prendere altri soldatini si accorse dell’espressione di Mario.
Teneva fra le mani alcuni pupazzi ma non sembrava aver intenzione di metterli in ordine da qualche parte,da poter contrastare l’attacco.
“Amico,cos’hai?” chiese Alessio,quasi preoccupato.
Non ti senti stupido?
Passò qualche secondo in cui l’espressione del ragazzino impietrito si faceva sempre più accartocciata come un vecchio pezzo di carta.
“Non ti senti un imbecille?Stiamo giocando a fare la guerra”.

     





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