L'amore di Zero Kiryu

di Jill_BSAA
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Da quanto tempo stava dormendo? Forse un’ora, forse due. Controvoglia Yuki si costrinse ad aprire gli occhi che subito si adattarono a una penombra naturale, creata dalle tenebre della notte. Un’espressione sbigottita comparì sul suo volto quando le iridi di cioccolato si posarono sulla figura di Zero, immobile e silenziosa non molto distante dal suo letto. “Zero … che ci fai qui? “ mormorò tirando più su il lembo delle lenzuola bianche, in un gesto di protezione. Zero non rispose, si limitava solamente a fissare lo sguardo enigmatico della ragazza.  Senza preavviso, con uno scatto fulmineo si avvicinò a lei, rimanendo ben puntato con le ginocchia sul materasso, e stringendo tra pollice e indice il delicato mento di Yuki. “Zero ... “ sussurrò nuovamente, trattenendo il respiro, quando l’altro si lasciò sfuggire un gemito dalle labbra dischiuse. “Yuki io” ma non finì la frase, lento e quasi crudelmente sensuale avvicinò le proprie labbra a quelle della ragazza facendole aderire perfettamente in un bacio che da solo bastava ad esprimere i sentimenti di tutta una vita. Yuki Cross, l’unica persona in grado di avvicinare Zero senza ricevere occhiatacce o risposte brusche, l’unica persona sulla quale Zero aveva sempre potuto contare, e l’unica di cui gli importi realmente qualcosa, ora era lì tra le sue braccia come un gattino abbandonato o come la cosa più preziosa per lui su questa terra di dolore, la sua unica speranza per una vita normale. “ti amo…” riuscì in fine a dire dopo essersi staccato dalle labbra della ragazza ancora visibilmente sorpresa in viso.  Nemmeno lei poteva, però, ignorare i propri sentimenti, sapeva che alla fine, tutto l’avrebbe sempre condotta da Zero. Zero era colui che l’avrebbe sempre aspettata,in un modo o nell’altro. Ma non sarebbe stato giusto far soffrire né lui ne Kaname … “Senti Zero..” esordì la ragazza cercando di allontanarsi di qualche centimetro dal suo viso ma la presa ferrea del vampiro le impedì qualsiasi movimento. Lentamente Zero lasciò la presa, spostando le mani sulle braccia della ragazza, accarezzandole con la punta delle dita, con movimenti lenti e circolari, osservandola assorto. “Non è giusto …  per tutti e tre” mormorò alla fine Yuki temendo quasi la reazione che le sue parole facciano scaturire in Zero, e quella reazione non tardò ad arrivare. Quasi con impeto si sporse in avanti, facendo cadere Yuki supina sul letto. Le mani tenevano fermi i polsi dell’altra, quasi violente, come se l’animale che era sopito  in lui si fosse finalmente risvegliato. Ma gli occhi supplichevoli di Yuki gli fecero capire tutto e bloccarono qualsiasi intenzione. Non poteva farle male, non poteva costringerla a fare qualcosa che non voleva. L’amava. Voleva solo il suo bene. Si tirò su mettendosi nuovamente in piedi. “Ho capito” disse solo voltandosi e sbattendo la porta dietro le sue spalle. Rimasta sola nella stanza Yuki si sfiorò le labbra e un'unica lacrima cadde sulle lenzuola, espandendosi velocemente. “Anch’io l’avrei voluto Zero..”




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