Nota
legale:
Harry Potter © 19977, J.K. Rowling.
Il qui presente
intreccio è da considerarsi proprietà esclusiva
dell'autrice; pertanto, non può essere riprodotto
- totalmente o parzialmente - senza il consenso di quest'ultima.
Avvertimenti: angst, lupi, autrici che
soffrono
Note:
Questa
raccolta nasce per raccogliere tutte le flash su Harry che
scriverò da qui a, tipo, l'eternità.
Pleine lune
Ad
Alessandra,
perchè
è una donna cazzuta anche se non riesce a masticare
prosciutto secco come tabacco.
Perchè
è stata la prima a credere in me, anche se ha tentato di
farmi morire assiderata.
Perchè
crede nel potere delle castagne.
Perchè
è una grande fotografa, e questo lo dimostra.
Scusa
se non so scrivere dediche in rima.
Ti
voglio bene, donnaccia. Bazinga!
Il buio e l'attesa hanno lo stesso colore
(Giorgio Faletti)
Aspetto.
L’attendo. La Luna.
È una
tiepida notte primaverile.
Simile a una di quelle
tante che abbiamo condiviso, dietro alle mura del nostro dormitorio
rosso-oro.
Mi
ricorderò sempre il buio, le sigarette, il balcone. Le
risate. E voi, gli amici.
Perché noi
saremo sempre i Malandrini.
Insomma, Remus,
svegliati, sono solo ricordi ammuffiti, stupida robaccia da cartolina.
Pensandoci, non so
quando mi è presa. La paura della gente.
Credo di averla sempre
avuta, fin da ragazzino, forse perché anche il sentimento
era reciproco.
Sono sempre stato
additato come il Mostro.
Però
voi, James, Sirius, Peter e Lily, non me lo avete mai fatto
pesare, mi avete fatto sentire accettato e amato.
Anche il dolore per un
poco è svanito, si è appallottolato in fondo al
cuore.
Ma ora sono solo;
Ramoso e Lily sono stati uccisi da
Colui-che-non-deve-mai-essere-nominato e di Peter non è
rimasto che un dito, brutalmente strappatogli da Felpato, ma ormai non
più degno di essere chiamato così. Ci ha traditi
e ora marcirà ad Azkaban per questo.
E
io?
Esisto, che volete,
esisto ancora, respiro.
Ma non sapete di me,
dei miei occhi pesti, quando mi affaccio alla finestra ogni mattina.
Un fardello di pene si
è aggiunto alla mia maledizione.
Il sole non mi scalda
più come una volta.
Sembra impossibile ma
a vent’anni sono diventato vecchio. E cinico.
Posso dir di aver
provato tutto, l’amore, il dolore, e ho riso, ho visto il
cielo di Hogwarts – e la vita- colorarsi di rosa
all’alba, quando tutto dorme e nessun rumore, sen non il
rubinetto del bagno che gocciola lento.
Come la vita. Una
finzione.
Perché la
vita è effimera, quando hai davvero tutto quello che si
può desiderare, scivola via, rapida, e ti ritrovi
così.
A guardare indietro.
Basta pensare. Eccola.
È arrivata.
Forse questa notte si
uccide.
Forse domani il peso
di troppi ricordi ucciderà noi.
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