Zahir
“Lo Zahir è un
pensiero
Che all’inizio ti
sfiora appena e finisce per essere
La sola cosa a cui riesci a pensare.
Il mio Zahir ha un
nome
E il suo nome è Esther.”
(Coelho, Lo Zahir)
La vita di tutti i
giorni
Avete presente cosa si dice delle
migliori amiche?
Tutte quelle cose del tipo “Mi completa” “ Se non ci fosse
lei che mi mettesse la testa a posto” “E’ la parte più scapestrata di me!”
“Siamo l’opposto, ma proprio per questo ci troviamo bene insieme!”.
Bene…
Tutte cazzate!
Io e Kagome non siamo l’opposto l’una dell’altra, non siamo
completari, non siamo pacifiche, non sorridiamo alla
vita con felicità.
Lei dice: “Noi ci raddoppiamo!”, ed è esattamente così!
Lo stesso carattere, lo stesso temperamento, la stessa tenacia
e forza, tant’è che mia mamma sclera non poco quando
siamo nella stessa stanza… “Una versione sovrabbondante di Sango”, che sarei
io.
Siamo legate da uno speciale rapporto di amicizia,
sette anni da quando ci conosciamo, mica cazzi e vi posso dire che è difficile
riuscire a sopportare Kagome… già è un’impresa comprendermi da sola,
figuriamoci avere davanti una copia perfetta di me!
Della serie, serata al bar, una tipa la guarda male… anzi, guarda con un sopracciglio inarcato la sua
minigonna… chissà, forse si sente “minacciata” dalla bellezza della nuova
venuta e questa cosa non le va giù! Ad ogni modo Kagome non è
cieca e quelle occhiate da superiore darebbero fastidio a chiunque.
Tempo tre secondi e la mia amica si gira
verso l’interessata chiedendole cosa avesse da guardare…logicamente con un
linguaggio un po’ più colorito.
La bella straniera si volta verso di lei con gli occhi
sbarrati, forse stupita per la sua reazione così diretta, o forse perché è
stupida e basta!
Balbetta qualcosa sul fatto che non la stava guardando, ma
che comunque la sua maglietta era fantastica.
Le solite scuse per svignarsela.
E a quel punto che dovrebbe fare una buona
amica “complementare” all’altra??
Logico, dovrebbe prenderla delicatamente; sottolineo
“delicatamente” perché, se una è stronza e rabbiosa, l’altra deve per forza
essere gentile e gioiosa… e la dovrebbe calmare, bisbigliandole paroline che
suonerebbero molto simili a un “non ne vale la pena” o “lascia perdere” o “sta
calma”…
Ma come ho spiegato prima, io sono
esattamente uguale a lei.
Sinceramente in situazioni come queste preferirei
starmene in disparte per non macchiarmi i vestiti con il sangue del naso della
straniera, ma mettiamola sull’esagerato…
Dunque, che si fa?
Semplice, un sorriso a Kagome, una frase detta lì come se
fosse la cosa più scontata del modo e spintoni a destra e a sinistra!
Logicamente pure io sono nella rissa!
Non la perdonerei mai se mi lasciasse in disparte
quando le cose si fanno più interessanti!
La nostra amicizia è così.
Forte e sincera.
Stabile e scherzosa.
Nessuno può mettersi tra noi due…
Non pensiate che nutriamo una
passione morbosa l’una per l’altra!
Cari miei, a noi piacciono i maschietti…
Anzi vi dirò, se fosse possibile
andare all’anagrafe e farsi scrivere sulla carta d’identità lo stato di
“lesbica” anche se in realtà non lo si è affatto, io lo farei.
I ragazzi sono tutti stronzi.
I diciottenni in particolar modo!
Si credono i più fighi dell’universo, vanno sbandierando ai
quattro venti i loro rapporti con le ragazze, peccato che si dimentichino
regolarmente e casualmente di citare quelle volte che hanno fatto cilecca… e
per me sono anche tante!
Noi donne invece siamo più sensibili e fini….ma forse anche stupide… potremmo spifferare ai quattro venti
delle loro cazzate a letto, ma invece ce ne stiamo buone buone ad arrossire
raccontando alle amiche quanto è stato dolce, quanto è stato delicato, quanto è
stato maschio…
Eh no… io e Kagome abbiamo fatto
fare una figura di merda ad un ragazzo che non se la scorda più!
Avrete sicuramente presente uno di quei
tipi tutto muscoli e niente cervello, che vaga per i corridoi della
scuola cercando qualche anima pia disposta a cagarlo…
Nella nostra scuola di anime pie ce
ne sono molte e sono incarnate nei corpi di ragazze oche che sospirano e sbattono
gli occhioni al passaggio del suddetto Dio sceso in terra!
Sta di fatto che io non sopportavo più questo
comportamento…e non ne potevo più di sentire i borbottii delle ragazze sul
conto di questo ragazzo…
Così mi sono messa d’accordo con Kagome per fargli fare una
di quelle figuracce che se la poteva solo sognare nei
suoi peggiori incubi.
Tutte le ragazze sanno che il peggiore incubo dei ragazzi è
quello di fare cilecca, come già detto, perché è matematicamente dimostrato che
pensano solo a quello... per ulteriori informazioni
chiedere ai miei compagni di classe!
Comunque il compito era quello di
sedurlo e portarlo in camera nostra, dove una bella webcam accesa sopra il mio
computer stava aspettando di immortalare il fatto.
Dovete sapere che le storie sessuali di questo ragazzo sono leggenda nella scuola.
Si dice che prima di farlo e di
togliersi i boxer, bendi le proprie vittime per procurargli il piacere dei
sensi…anche se secondo me l’unico piacere che fa è quello di non mostrarsi nudo
come un verme davanti ai nostri occhi…
Devo ammettere che non sono una brutta ragazza. Certo, il
mio caratteraccio complica un po’ le cose, ma posso dire di essere una delle
ragazze più belle della scuola, modestamente.
Ho lasciato un bigliettino sull’armadietto del Dio e sono
uscita canticchiando dall’edificio.
Per chi fosse così curioso di
saperne il contenuto, diceva: “Ti aspetto a casa mia per le 4… non fare tardi…”
firma e indirizzo compresi…
Potete capire che per lui fu un motivo di orgoglio
il fatto di essere invitato a casa da una ragazza come me, conosciuta
soprattutto per l’odio verso gli stronzi e i bell’imbusti…
Quindi è logico che arrivasse anche
in anticipo all’appuntamento, tanta era l’agitazione.
La webcam era pronta, il letto pure, la
bandana per i miei occhi l’avrebbe portata lui.
Una spruzzatina di profumo qui, una
truccatina là, le mutandine di pizzo qui, capelli appena pettinati là.
Citofona, sale, chiude la porta della camera e inizia a
spogliarsi.
Non so cosa mi abbia trattenuto dal ridergli in faccia.
Niente domande, niente parole, niente saluti, niente di
niente.
Solo lui e la sua maglietta di Armani
per terra, i suoi pantaloni di D&G sulla sedia, i calzini di chissà quale
altra marca da quattromila dollari sul mio letto….
E no, quello era troppo anche per me!!
Ho iniziato a fargli battutine acide che momentaneamente non
ricordo, ma dev’essere stato qualcosa sul fatto che
fosse un encefalo senza membrana, uno stronzo coglione con una palla sola…
Però dovetti fare attenzione alla
mia copertura…
La webcam era già accesa! Uuuh come mi sarei divertita a
riguardare quel filmato!!
Portarlo all’eccitazione per poi lasciarlo a bocca asciutta…
Ih ih ih..un bicchiere di acqua
gelida per lo scopo era pronto sotto il letto…
Mi tolsi pure io la maglietta e i pantaloni, mi sdraiai
sensualmente sul letto e aspettai.
Immancabilmente ecco la sua bandana rossa.
Mi sorrise e me la legò sugli
occhi…
Ciccio bello, Sango non si frega facilmente… una finta di
spettinarsi i capelli in modo sexy e il nodo si è
leggermente sciolto…
Voilà!
Perfetta visuale a sua insaputa.
Volete sapere come finì??
….
Ne siete poprio sicuri??
Fidatevi, se cerco di convincervi a lasciare
perdere un motivo ci deve essere!
Va beh… in fondo non posso farvi
perdere la fine!
Non ci crederete mai… sapete che ha fatto il figo di turno?? Ha finto di togliersi i boxer
facendo strani fuscii da solo ( e la cosa fu alquanto disgustosa, credete a
me!) e lo posso pure capire, poverino! Si vedeva benissimo che sotto quei
vestiti non c’era proprio niente di rilevante!
Si è chinato leggermente verso il lato del mio letto, dove
aveva lanciato con una certa fretta lo zaino non appena entrato in camera, ha
aperto piano la cerniera per non farsi sentire…
E ha tirato fuori un enorme wurstel!!!!!!
Ma ci credete!!!!
Il figo della scuola, colui che
tutte le donne sognano è talmente dotato che deve ricorrere a un wurstel per
dare piacere alle donne!!!
Ho subito dato in escandescenza quando
la consapevolezza di quello che voleva farmi si è insinuata nella mia testa!
Gli ho dato un calcio proprio dove non batte il sole, l’ho
trascinato per tutta la casa e l’ho sbattuto fuori dalla
porta in mutande!
Il giorno dopo io e Kagome abbiamo
mandato in giro il video sul forum della scuola!
Non saprei dire se la cartella e-mail più piena fosse la sua
o la mia…
Molti ragazzi continuavano a
inviarmi e-mail per chiedermi in quale palestra andavo per avere un fisico così
o dove compravo la biancheria…
Tipico!
E questa è solo una delle cose che
facciamo io e Kagome in società!
Almeno fino a due giorni fa…
Sono arrivati dei nuovi alunni di un altro liceo… la loro
scuola era caduta per un terremoto e alcune classi si
sarebbero dovute sciogliere, essere amalgamate con le nostre….
Alla nostra sezione furono affidati due
ragazze e due ragazzi.
Da quel momento la catastrofe.
Convinta di trovare un’espressione scocciata sul volto di
Kagome mi sono girata sorridendo…ma lei era in fissa
su uno dei nuovi acquisti.
Seguii il suo sguardo, notando un giovane alto, con lunghi
capelli neri e affascinanti occhi scuri.
Carino.
Kagome ha sempre avuto ottimi gusti per i ragazzi… peccato
che poi si sono rivelati tutti delle ottime teste di cazzo!
L’ho scossa leggermente, al che lei si è voltata con un
sorriso a trentadue denti e ha esordito con un “ho avvistato l’uomo della mia
vita!”.
Al posto mio sareste scoppiate a ridere o a piangere??
Il mio cervello faceva equivalere le percentuali di scelta!
Ho scosso la testa rassegnata, convinta che il ragazzo in
questione si sarebbe preso una cotta per lei, dato che non passa inosservata, e
poi Kagome l’avrebbe lasciato come aveva sempre fatto con tutti gli altri,
essendosi resa conto della stupidaggine di quell’essere.
Le mie previsioni si sono rivelate errate…
I due nuovi ragazzi non ne volevano sapere di fare
conoscenza con le alunne della nostra scuola e se ne stavano per conto loro,
anche se ogni tanto qualche ragazza di altre classe la
si trovava accovacciata sulle ginocchia di uno dei due… non quello che piaceva
a Kagome, quell’altro…
Stamattina in classe la mia migliore amica è arrivata decisa
come non mai a conquistare il nuovo venuto…
Sinceramente non avevo minimamente pensato che non ci avesse
ancora parlato.
Lei mi ha risposto dicendo che ci
aveva provato, ma che lui aveva cercato di sviare tutti i discorsi per poi
correre via con una scusa.
Non ho ben capito se è stato questo l’input che ha dato a
Kagome la carica per non arrendersi alla prima difficoltà, col risultato che ora è più convinta che mai di non doversi lasciare
sfuggire un ragazzo così!
Intanto io sono costretta a passare le lezioni a disegnare
omini sui quaderni, perché la sovracitata ragazza durante le ore di scuola
rimane imbacuccata a fissare i capelli del moro, di due banchi più avanti a
noi.
Il mondo è pieno di ragazzi..
perché deve impuntarsi su uno così???
Tra poco dovrebbe venire a casa mia per fare
i compiti… voglio proprio vedere che succederà!
Deve solo provare a parlare di quell’Inuyasha…
Ah già… abbiamo scoperto come si chiama!!!
Per la prima volta gli appelli di classe sono risultati utili!
Suona il campanello…
E’ senz’altro lei… chi è l’unica pazza che suona per entrare
in una casa la melodia di “We will rock you” a suon di “drin
drin”???
Apro la porta e me la ritrovo davanti, raggiante, gonna
corta nera e maglietta bianca…
Ahi ahi… qui gatta ci cova…
Non può essersi vestita così per venire a casa mia a fare i compiti!!
No no.. sento odore di guai!!
-Vestiti subitissimo!!!-
Infatti…
Guardo i miei comodissimi pantaloni della tuta e il top che indosso per le “missioni-scuola” e poi le rivolgo
uno sguardo rabbioso.
-Non fare quella faccia… Non vorrai uscire conciata così! Va
bene che sei attraente, ma in questo momento non faresti
eccitare nemmeno uno in astinenza da un anno!- mi dice sadica prendendo una
ciocca dei miei lunghi capelli raccolti in una specie di chignonne e
sollevandoli con fare schifato.
-Sono puliti!- commento schiaffeggiandole la mano.
-Non ne dubito, ma ti ripeto che io mi vergogno a portarti
in giro così!-
Non si arrende proprio…
-Non dovevamo fare i compiti??-
-Cambio di programma, ho qualcosa di meglio!- sorrise.
… E io conosco quel sorriso… perché è lo stesso che uso io
con lei quando sto per sparare una bomba…
E la cosa fa paura…
-Ovvero?-
-Andiamo a vedere una partita di basket!-
-Come scusa???-
-Una partita di basket!! Andiamo,
ti è sempre piaciuto andare a vedere i ragazzi che giocano…-
-Si si… ma il punto qui non è la mia voglia o meno…il punto
è “perché????”-
Mi sorrise ancora più ampiamente.
Inizio a capire…
-NO, NO E NO!!! Devo studiare!-
-Suuuu!!! Tanto sai che se stiamo
qui non concludiamo nulla! Almeno lì passerò del tempo a
osservare Inuyasha correre tutto sudato per il campo!!-
-E io che faccio?? Mi metto con dei
cartelloni a fare la ragazza pon-pon?-
-No…. Non ne saresti capace…commenti con me la partita!!-
Cazzo…
Conosce i miei punti deboli…
Sa perfettamente che amo fare la telecronaca delle partite
di basket e di calcio sparando cazzate a tutto spiano…
D’altra parte lei fa il collegamento con lo studio…
-Ti odio!- le dico correndo in casa
-Pure io!- mi urla in risposta –E
non metterti la gonna! Non voglio che Inuyasha ti trovi più carina di me!-
E con questa le ha sparate proprio
tutte per oggi…
Oddio…ce l’ho fatta!!! Sono riuscita a finire questo chap!!!! E’
la prima ff di Inuyasha e sono contenta che qualcuno
sia arrivato fino a questo punto senza annoiarsi!^__^
A me sinceramente come
storia non dispiace…spero neppure a voi!!
Commentate…fatemi
sapere se ho qualcuno che mi segue per poterla continuare!!^___^
Baci
*ruka88*