My
Immortal - L'ultimo sorriso
You
used to captivate me
By your resonating light
Now I'm bound by the life
You left behind
Your face it haunts
My once pleasant dreams
Your voice it chased away
All the sanity in me
E pensare che, quel
giorno di cinque anni fa, ero io a volerti uccidere.
Perché
volevo farlo? Per viltà, forse. Volevo chiudere con
l'impegno datomi dal destino, sbarazzandomi della più
potente famiglia di vampiri.
O forse non per
viltà, ma per semplice paura. Paura di chi? Di te? Di...
voi? O di me stesso?
Esattamente come la
prima volta che ci siamo visti, io ero venuto lì per
uccidere e tu mi hai steso al suolo come se niente fosse.
Già, steso al suolo: in senso fisico, ma anche metaforico.
La tua voce, i tuoi
occhi, i tuoi modi erano sempre gli stessi, e mi hanno lasciato come al
solito senza fiato. Quella grazia che solo i vampiri possiedono... la
tua luce, che mi ha catturato per anni e che per anni ho tentato -
invano - di dimenticare.
E' notte, sai. Ma
io non dormo.
E come potrei? Mi
basta chiudere gli occhi per vederti. Un tempo sognarti era
così bello; anche se non te l'ho mai detto, ti sognavo tutte
le notti. Ora è la tortura più grande! Mi manchi,
Juri, mi manchi, mi manchi e ancora mi manchi. E pensare che te ne sei
andata giusto da qualche ora.
Sai, Juri, io non
ho mai capito cosa tu realmente pensassi di me.
Perdonami,
perché ho sempre sbagliato tutto. Se tu non mi avessi
fermato, sei anni fa, a quest'ora saresti già morta per mano
mia, e questo è il primo della lunga catena di errori che ho
commesso con te.
Se solo potessi
cancellare tutti i momenti brutti, tutti i vampiri che ho ucciso, tutte
le occhiate arrabbiate e deluse che mi hai dedicato.
Io, Juri, darei
qualsiasi cosa per poterti... rivedere, anche solo per un attimo. Se
solo tu fossi qui, io potrei dirti addio come si deve... e dopo, forse,
sarei pronto a lasciarti andare. Vorrei che tu mi sorridessi un'ultima
volta...
Solo poter
condividere un ultimo momento con te. Poi ti pregherei di andartene, se
proprio devi, perché anche se sono solo, la tua presenza
è ovunque, fuori e dentro di me. Apparentemente tutto questo
non ha senso, giusto?
Giusto?
Dimmi qualcosa
Juri, dimmi qualcosa! Dove sei?
Ti prego, torna
indietro!
Stringo gli occhi,
cercando di soffocare i singhiozzi che mi scuotono dalla testa ai
piedi. Non devo fare rumore, non sono più solo in casa ora.
A qualche metro da me dorme una creatura angelica che ha appena perso i
genitori. La sua bambina. Ha i suoi stessi occhi, l'ho notato appena
l'ho vista quando Kaname me l'ha portata in casa.
Quasi in risposta a
questi miei pensieri, la piccola scoppia improvvisamente a piangere.
L'avrò svegliata io? Oppure ha avuto un incubo?
"Yuki", dico a
bassa voce. Non è l'unica a piangere, in questa stanza.
La prendo in
braccio con dolcezza, per quanto un uomo che ha passato gran parte
della sua vita a uccidere possa intendersene di bambini.
"Yuki, tua madre
non vorrebbe vederti piangere", sussurro, accarezzandola, "forse
vorrebbe veder piangere me, ma non te. E tu non vuoi che la tua mamma
sia triste, vero?". Yuki emette un mugolio, stringendosi a me. Il mio
cuore fa un salto, non sono abituato a queste cose.
"Sì,
Yuki", continuo, "la tua mamma vive ancora. Dentro di te. E io mi
prenderò cura di te come se fossi mia figlia... e da grande
frequenterai una scuola che costruirò io, una scuola dove
potrai essere felice. Esattamente come voleva tua madre. E ora, non
piangere più, perché con te ci sono io. Non
piangere più, Yuki".
'E cerca di
smettere di piangere anche tu, Kaien', mi dico.
Chiudo gli occhi
con la bambina stretta a me, che finalmente smette di piangere.
Juri, io sono qui,
e farò quello che mi hai pregato di fare. Renderò
felice tua figlia (mia figlia?)...
...in modo che tu,
in un qualche modo, possa sorridermi un'ultima volta.
I've tried so hard to tell
myself
That you're gone
But thought you're
still with me
I've been alone all
along...
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