Quando viene dicembre...
È
la vigilia di Natale.
Seduto
al mio lato
della tua scrivania ti osservo compilare l’ultimo rapporto
della giornata.
E
sei triste, da mesi ormai. Da quando ti hanno sparato.
Lo
si nota in tutto. Persino da come scrivi e da come tieni
la penna.
Hai
lasciato Josh da parecchio, ma tra noi non è cambiato
nulla. Almeno credo.
A
volte ti scopro a guardarmi in un modo che trovo diverso
dal solito.
Tu
sei diversa dal solito.
Non
ti sei sprecata in chissà quali spiegazioni, ci hai solo
detto che era finita e che dovevamo smetterla di chiedere di lui.
Perciò
ora ti immagino a passare le serate da sola.
Non
che motorcycle-boy
sia sempre stato presente, ma era sicuramente
meglio della solitudine totale.
Qualche
fiocco di neve cade pochi minuti sulla città e penso
a te a casa da sola rannicchiata sul divano con una tazza di cioccolata
calda
in
mano.
“Perché
non vieni stasera?” ti chiedo distogliendoti dai
tuoi fogli.
Mi
guarda stanca. Lo so, te l’ho già chiesto una
decina di
volte.
È
solo che spero ogni volta che tu mi dia una risposta
diversa.
“Non
posso, te l’ho già detto” mi rispondi
tesa.
È
il primo Natale che organizzo a casa mia, con tutti quelli
a cui voglio bene.
Non
puoi mancare proprio tu. Sei praticamente l’ospite
d’onore!
“Eddai,
Kate, ci saranno tutti i nostri amici, come puoi
mancare?”
Chiudi
gli occhi e inspiri profondamente.
“Castle...”
mi dici calma “...ti ringrazio per l’invito ma
non posso proprio accettare”
Immagino
che con questa frase, tu lo ritenga un discorso
chiuso.
Neanche
per sogno!
“E
cosa hai intenzione di fare? Startene a casa da sola?”
domando alzando un po’ la voce. Ma cosa diamine devo fare con
te?
Mi
lanci un’occhiata gelida.
“Primo:
non ho mai detto che starò a casa. Secondo: non ho
mai detto che sarò..” addolcisci il tono e mi
guardi maliziosa “...sola...”
Katherine
Beckett così mi spezzi il cuore!
Sorridi
soddisfatta della mia espressione.
Ok,
lo so, probabilmente stai mentendo. L’hai detto solo per
torturarmi.
Ma
fa male lo stesso.
Mi
alzo abbattuto e recupero la mia giacca.
“Se
cambi idea sai dove trovarci” dico risoluto prima di
andarmene dal distretto.
C’è
un casino tremendo in questo momento in casa mia.
Credo
tu abbia fatto bene a non venire. Forse l’avevi
previsto.
Di
solito adoro il caos di avere molta gente attorno, ma non
stasera.
Non
se manchi tu.
Lanie
dice che ha tentato di convincerti, inutilmente.
Non
avevo dubbi. Se dici no, difficilmente diventa sì.
Manca
poco a mezzanotte e mi sento un perfetto estraneo in
casa mia.
Ma
l’ho invitata io tutta questa gente?
Come
diavolo m’è venuto in mente?
Mi
defilo con nonchalance, faccio le scale e mi rintano nel
mio studio.
Il
brindisi possono pure farlo senza di me. Non sono
dell’umore di festeggiare.
Tre
anni Kate. Quasi quattro ormai.
Che
stiamo facendo? Dove stiamo andando?
Mi
siedo allungandomi completamente sulla mia sedia da
scrittore.
Il
computer è spento e non mi va di accenderlo,
perciò non
posso distrarmi navigando.
Sposto
gli occhi sul cellulare lì a fianco.
Ti
chiamo?
Solo
per farti gli auguri...manca un minuto...
O
è meglio di no?
No,
dai, se avessi voluto sentirmi, avresti chiamato tu.
O
saresti venuta e basta, disdicendo qualsiasi altro
impegno.
Quindi...
ti chiamo?
Ma
sì, ti chiamo. Chissenefrega in fondo.
Figura
di merda in più, figura di merda in meno...
Scatta
la mezzanotte. Afferro il telefono, ma prima di
riuscire a fare alcunché, mi squilla tra le mani.
È
un numero fisso, ma che non ho in memoria. Prefisso fuori
New York.
“Pronto?”
chiedo curioso.
“Ehi,
buon Natale scrittore!” mi dice la tua voce. Sento che
sei allegra.
“Buon
Natale mia musa!” le rispondo a tono, sorridendo.
Tre...
Due...
Uno...
“Attento
Castle, solo perché siamo sotto festività non
vuol
dire che non possa minacciarti...”
Sorrido
come un ebete. Una tua rispostaccia e sto subito
meglio.
Lo
vedi come mi riduci?
“Ho
pensato che ti sarebbe stato difficile rompermi una
gamba per telefono!” controbatto stando al gioco.
Poi
un ondata di schiamazzi si inserisce nella
conversazione.
“Scusa,
mi sposto dai festeggiamenti” esclami mentre sento
una porta chiudersi.
“Ecco,
ora siamo più tranquilli. E lì come va la festa?
Non
sento tappi di champagne saltare”
“Mi
sono chiuso nello studio, c’è l’inferno
giù di sotto.
Hai fatto bene a non venire..” non volevo punzecchiarti,
giuro. L’ho detto
senza pensarci,
so che odi il chiasso.
Ma
ti sento comunque esitare. “beh...anche qui non
scherzano..”
Qui
dove, Kate?
“Dove
sei?” ci provo, te lo chiedo. Al massimo non mi
rispondere se non vuoi.
“Non
lo sai?” mi domandi.
“Ehm..no...”
ma che ti prende? Se non me lo dici, che ne so
io, dove sei?
“Ma
come, non te l’ho detto oggi?”
Sorriso
amaro sul mio volto. Kate, che gioco vuoi fare?
Fingo
di abboccare “Hai detto che non saresti stata sola e
dal caos di poco fa direi che no, non sei da sola..”
Ti
sento sospirare. Un sospiro volutamente finto “Ah, che
sbadata che sono, credevo di averti detto che andavo da mio padre.
Davvero non
te
l’ho
detto, Rick?” percepisco che te la stai ridendo di gusto,
anche se non
emetti suono.
Che
detective malandrina.
“A
quante coppe di spumante sei già arrivata?”
domando
ironico.
Ora
sì, ridi senza troppe remore “Oh, andiamo, non ho
bisogno di essere ubriaca per punzecchiarti!!”
Oh
lo so. Dio se lo so!
E
mi è mancata da morire questa parte di te in questi mesi.
Scommetto
che ora ti stai mordicchiando il labbro
soddisfatta.
“Molto
brava detective”
Ridiamo
un’ultima volta e poi cala il silenzio.
“Scusa
se ho fatto la guastafeste ma dovevo staccare un
po’..pensare.. sai..”
“Tranquilla,
sei perdonata” non so tenerti il muso, è
inutile.
“Castle,
ti ho chiamato anche perché volevo chiederti una
cosa” sento la tua voce tentennare.
“Spara
detective!” e rido da solo alla mia battuta.
“Ecco
diciamo che... vedo il tuo invito e rilancio con un
altro invito..” e lasci volutamente la frase incompleta.
“Uhhh
prossimo Natale festa a casa tua??” chiedo già
tutto
scodinzolante.
“Magari
un po’ prima Castle, non so programmare così a
lungo
termine” rispondi con un’altra meravigliosa risata.
“Ehm...Pasqua?”
“Capodanno
Castle! Fra una settimana, hai presente??”
Balzo
in piedi in un secondo.
“Ahhh
super veglione a casa Beckett!!” urlo al settimo
cielo.
Tu
tossicchi leggermente “Ehm, in realtà non pensavo
proprio
ad un super veglione, piuttosto ad un circolo ristretto di
persone...”
“Ok,
solo tu, io, Esposito, Lanie, Ryan e Jenny, è
perfetto!” pochi ma buoni penso.
Esiti
ancora prima di parlare “Più ristretto
Castle...”
Non
capisco... “Non ti piace Jenny?”
“Dio
Castle, sei lento stasera!”
Si,
devo proprio esserlo.
Mi
siedo ed elaboro.
Siamo
in sei, siamo un team se si toglie anche solo un
componente le coppie scoppiano e restiamo solo noi due.
Oddio.
La proverbiale lampadina mi si accende in testa.
Alla
faccia del circolo ristretto.
“Sei
vivo?”
“Dipende
se ho capito bene...”
“Hai
capito benissimo Rick”
Me
lo fai apposta?
Ridi
maliziosa al telefono.
Si,
me lo fai apposta!
E
ti adoro!
“Allora
no, sono morto. Stecchito!”
“Oh,
mi toccherà trovare un sostituto da baciare sotto il
vischio..”
“Vivo
e vegeto, mai stato meglio in vita mia!” e ri-scatto
in piedi come una molla!
“...sempre
che tu sia stato un bravo bambino...”
Kate, ma con chi stai
parlando?
Sento
la voce di tuo padre attraverso il cellulare.
Oddio,
beccata dal padre a fare la civetta.
Sarai
come minimo fucsia!
Ti
sento balbettare. Non sai se chiudere la chiamata o
chiedere a tuo padre di lasciarti finire di telefonare.
Lui
ti viene incontro.
Salutami Rick
E
io sorrido. Ho l’impressione di piacere a tuo padre.
Sant’uomo!
Sei
ancora imbarazzata e non sai cosa dire.
“Ehm...ecco...
papà ti saluta...”
“Si
ho sentito. Dai, ti lascio andare a festeggiare o a
sotterrarti da qualche parte.. basta che riemergi per il
31!!” sorrido
soddisfatto.
Ti
conosco: lo eviterai per tutta la sera.
“Ok...di
nuovo buon Natale scrittore..”
“Di
nuovo buon Natale detective”
E
riagganciamo.
È
successo veramente? Me lo domanderò fino al 31.
Nel
frattempo...
Pc.
Google. Vischio.
Si
comprerà in sacchetti? Quanti ne prendo? Uno? Dieci?
Vabbè,
dieci, dai.
Sorrido
beato allo schermo.
I
tuoi baci non bastano mai.
Angolo dell’autrice:
Una
fanfic natalizia in Agosto? Ebbene sì, il clima Lombardo
è più invernale che estivo in questo momento!
(sono tornata da un giorno e il
sole
sardo
già mi manca.. anche se poi scleravo e dovevo cercare
l’ombra!! :D )
Dicevo,
piccola shottina natalizia scritta prima di
partire.. mi piacerebbe tanto vedere un bel Natale anche nel tf!!
Speriamo che
possa
succedere
nella quarta serie e di vedere che regali si faranno!! XD
Buona lettura!
Ivi87
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