Since
he's there.
Sentiva Ronald russare accanto a lei, mezzo nudo.
Solo i boxer coprivano
quella che sarebbe dovuta essere la virilità
del
ragazzo. Quindici, scarsissimi, centimetri.
Sbuffò,
mentre si teneva la testa fra le mani e si dirigeva con il cuscino
verso la camera degli ospiti, per poter riposare un paio d'ore senza
interruzioni.
Non sapeva definire
quando il loro rapporto fosse diventato così orrendo.
Lei tornava a casa
tardi, presa dal suo lavoro di avvocato al Ministero.
Poi cenava
silenziosamente, gli lasciava qualcosa da scaldare, si cambiava ed
usciva.
Una sera era Ginny,
l'altra era Lavanda, quella dopo Calì e poi Luna.
Dopo, il giro
ricominciava. E le amiche le tenevano compagnia, schifate da quel che
era diventato Ronald Weasley.
Ma lei non lo tradiva.
Niente più che occhiate maliziose a qualche bell'uomo ed
immagini poco caste in mente alla vista di questi.
Non lo tradiva, anche se
con il corpo perfetto, il viso d'angelo e i capelli ormai apposto e
semplicemente mossi avrebbe potuto.
Andava di mezzo la sua
dignità. Dignità che in presenza di Ronald,
metteva sotto le scarpe.
La rimproverava per i
troppi soldi che spendeva in abiti o scarpe, nonostante fosse
disoccupato mentre lei si uccideva in ufficio e passasse tutte le
giornate sul divano davanti alla tv con una birra in mano.
Si lamentava
perché la donna delle pulizie lo interrompeva sempre, quando
Hermione con il poco tempo libero non si sarebbe potuta occupare della
casa egregiamente.
Non sopportava il suo
nuovo gatto, Floret, che era invece un'adorabile micina bianca di
appena due anni.
La prendeva a schiaffi,
a volte, quando tornava tardi. E lei, in silenzio, piangeva nel bagno.
Lacrime per la
vità che aveva intrapreso, lacrime per gli insulti ricevuti,
lacrime per il suo fallimento.
Si era innamorata di un
ragazzino impacciato e timido, che le voleva bene ma non riusciva a
dimostrarlo.
Ora si ritrovava a
convivere nella viletta - ovviamente pagata da lei - con un uomo rozzo,
privo d'acume e che la trattava alla stregua di una cameriera.
Non era questa la vita
che aveva immaginato durante la ricerca degli Horcrux, quando timidi si
erano dati il primo bacio e lei aveva inventato mille stratagemmi per
far credere al suo amore di essere ancora vergine.
Non pensava che sarebbe
finita a mentire a sua madre, dicendo che il matrimonio veniva sempre
rimandato a causa di impegni lavorativi di lei, nascondendo la
tristezza con un finto sorriso.
Non avrebbe mai
immaginato che si starebbe stancata della vita mediocre che conduceva
con quell'uomo per cui ora provava pietà, e non
più un forte amore come ai tempi della scuola.
* * * * * * * *
Primo capitolo, una specie di Prologo.
Fatemi sapere che ne pensate.
Mi scuso in anticipo con le sue fan per tutto quello che
combinerò a Ronald.
E' una Draco/Hermione.
Marti.
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