Luci e ombre nella foresta

di joellen
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Il Sole stava scendendo sull’immensa e fitta Samtian National Forrest, e anche quel giorno volgeva al termine. Mike Donovan si apprestava a tornare a casa dopo la consueta perlustrazione, che caratterizzava il suo mestiere di guardia Forestale. L’inverno scivolava verso la fine, ma c’era ancora molta neve che ora aveva acquisito una bella sfumatura amaranto laddove gli alberi vicinissimi l’uno all’altro, si allontanavano per scoprire timide radure bianche. Qualche esemplare della fauna locale aveva fatto capolino dopo il lungo letargo, ma molti ancora dormivano, facendo pensare che la stagione avrebbe potuto riservare ancora colpi di coda spiacevoli. Stava per incamminarsi verso l’uscita quando, in mezzo ad un gruppo di alberi alti e particolarmente fitti da creare una nicchia di buio quasi completo, credette di vedere qualcosa di chiaro. Si avvicinò a quell’antro naturale per poter osservare meglio cosa fosse, ma la forma chiara pareva scomparsa. Riprese il cammino pensando di aver visto male tuttavia, al successivo gruppo di alberi ravvicinati, la cosa chiara si riaffacciò. Donovan rimase un attimo fermo, determinato a sincerarsi che non stesse avendo le traveggole. Non aveva bevuto, nonostante il freddo intenso, poiché non beveva in servizio, se non un bicchierino di tè caldo conservato in un thermos amorevolmente preparatogli da sua moglie Ellies. Indebolendosi, la luce del giorno che moriva, contribuiva a incupire gli anfratti creati fra gli alberi, e la forma chiara risultò più evidente. Era una sagoma umana sottile, evanescente, vagamente luminescente, viso magro dentro cui spiccavano neri due occhi, anzi, due orbite scurissime tonde, apparentemente inespressive. Ma solo apparentemente, poiché l’uomo si sentì sondato come se quell’essere lo stesse sottoponendo ad una radiografia. Donovan imbracciò il fucile e sparò alla sagoma. Il fucile che aveva non serviva per uccidere, ma per spaventare ed allontanare animali, o umani troppo curiosi. La sagoma sparì per un secondo, poi riapparve, e Donovan ebbe quasi l’impressione che avesse aumentato di luminosità, forse a causa del buio che si infittiva. Indietreggiò. Si guardò attorno, e si accorse che dall’interno di altri gruppi di alberi si vedevano altre forme come quella. E tutte lo guardavano. Solo per un attimo ebbe la lucidità di chiedersi cosa fossero, poi il panico lo assalì come un branco di lupi selvatici.




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