All's fair in
love and
war
-Quinn!-
mormorò Mike avvicinandosi alla ragazza con
un’espressione un po’ preoccupata e
stranita.
-Dimmi-
rispose lei con un sorriso radioso.
-Tutte
le ragazze mi guardano in modo strano- farfugliò con una
smorfia, mentre ne
vedeva alcune ammiccargli.
-Oh,
sarà una tua impressione- ridacchiò quella,
scrollando le spalle mentre entrava
nell’aula del Glee Club, per poi sedersi su una delle sedie
rosse.
-Fabray!-
sentì gridare dal corridoio, prima di ritrovarsi una
minacciosa Santana
avanzare con il dito puntato in alto e gli occhi strizzati
dall’ira, con a
fianco Brittany che la guardava perplessa.
-Come
hai osato?- ringhiò l’ispanica fermandosi davanti
alla bionda.
-In
guerra questo ed altro Lopez- mormorò seria Quinn.
-Quiiiin!-
sbottarono prima Noah, poi Rachel entrando velocemente. Lei li
guardò
altezzosa, riavviandosi un poco i capelli e alzando il naso.
-Come
hai potuto?- squillò Rachel tamburellando nervosamente il
piede per terra.
Qualche giorno prima…
-Non
l’avrai detto sul serio- mormorò Brittany
sbarrando gli occhi.
-Certo
che l’ho detto, e se proprio vuoi lo ripeto anche- le rispose
Mike incrociando
le braccia e sorridendo soddisfatto.
-Come
hai solo potuto pensare di dirlo- bisbigliò guardandolo male.
-Oh,
è solo la verità- continuò il ragazzo
annuendo.
-Non
ci posso credere, io di te mi fidavo- farfugliò la bionda
scuotendo la
testolina, ancora attonita.
-Mi
spiace, ma per cose del genere non si scherza- disse Mike. Brittany lo
guardò
malissimo, alzando l’indice e puntellandoglielo sul petto.
-Questa
è una guerra Chang, sappilo!-affermò, seria come
mai.
-Tanto
ho già vinto, mi sembra- ridacchiò
l’altro.
-Non
credere di poterlo ripetere- lo avvertì lei stringendo i
denti.
-Oh,
lo dico quando voglio- la rimbeccò –Sono
io
il più bravo a Super Mario Bros-
ribadì, con un sorrisetto compiaciuto.
Brittany sgranò gli occhi indignata, sbuffando e
allontanandosi dall’amico
senza però staccare lo sguardo da lui.
-Raccogli
il guanto di sfida?- chiese poi l’asiatico.
-Quale
guanto?-domandò a sua volta Brittany, rimanendo concentrata
mentre si guardava
intorno alla ricerca di un guanto.
-Accetti
la sfida?- chiarì.
-Oh
certo- annuì immediatamente lei –Sfida di tempo,
chi lo completa tutto nel
minor tempo possibile sarà il campione indiscusso di Super
Mario Bros- accordò
la ragazza, ormai in procinto di uscire.
-Incluso
il mondo 9- puntualizzò Mike.
-Ovviamente-
assentì Brittany, come se la cosa fosse scontata.
***
-Hey
B- mormorò Santana con una voce roca e sensuale, facendo
scorrere le sue mani
sulla schiena della bionda.
-Non
ora, sono al mondo sette e ho ancora un sacco di cose da fare-
borbottò quella,
senza staccare gli occhi dallo schermo. Santana
s’imbronciò, sbuffando come
faceva da tre ore buone. Si alzò dal divano e decise di
uscire di casa, tanto
quell’altra non si sarebbe accorta nemmeno di un
bombardamento, presa com’era
da quel gioco. Si diresse perciò a casa Fabray, sperando di
non trovare Quinn e
Mike a fornicare beatamente. Bussò alla porta e Quinn le
aprì con un’espressione
simile alla sua. Infatti non ci volle molto per sentire le imprecazioni
di Mike
arrivare dalla sala, dove si stava esercitando per la sua sfida.
-Non
ci posso credere, anche Chang- brontolò scuotendo la testa,
mentre seguiva l’amica
in cucina.
-Dice
che non può assolutamente perdere- mormorò
l’altra scrollando le spalle.
-E
a te non da fastidio? Io sinceramente rivorrei le mie sessioni di sweet lady kisses- borbottò
l’ispanica,
incrociando le braccia e arricciando la labbra.
-Abbiamo
fatto un patto- disse tranquillamente l’altra.
-Ovvero?-
chiese Santana, piantando un sorriso malizioso sulle labbra.
-Lui
si esercita a quel gioco e lascia tutta la campagna a me-
trillò Quinn, mentre
i suoi occhi verdi splendevano come non mai.
-La
campagna?- chiese Santana aggrottando un sopracciglio. La bionda la
guardò in
cagnesco, come se facendo quella domanda si fosse dimenticata di una
cosa come
il suo compleanno.
-Per
re e reginetta- sibilò lei, guardandola storta. Santana
appena capì roteò gli
occhi, con fare annoiato.
-Tanto
quest’anno vinco io- sentenziò ad un tratto,
sorridendo maligna.
-Che.cosa.hai.detto?-sillabò
l’altra, mentre cercava di trattenere la rabbia.
-Fabray
è scontato. Io sono una gran figa, ho una ragazza bellissima
che tutti adorano,
la quale è anche un guru della moda ed ha un canale
seguitissimo su YouTube.
Vincerò per forza- sghignazzò, sistemandosi i
capelli sciolti.
-No.
Sei lesbica, nessuno ti voterà- disse l’altra
cattiva.
-Ho
chiesto ai ragazzi della squadra di Football e Hockey e hanno detto che
daranno
tutti i voti a me, se tutte le volte che bacio Brittany lo faccio in
bella
mostra. Gli uomini hanno sempre queste fantasie- rispose con un
mellifluo
sorriso la latina, vedendo l’altra ragazza controllare a
fatica l’ira.
-Lopez,
sai bene che io farò di tutto per vincere- le
ricordò, respirando lentamente.
-Certo,
tanto ho la vittoria in pugno, biondina- ridacchiò lei,
guardandosi le unghie
disinteressata.
-Santana!-
la chiamò ad un tratto Mike dalla sala, senza muoversi
però dal gioco.
-Che
c’è, asiatico?- lo raggiunse lei, trovandolo alla
fine dell’ottavo livello.
-Puck
mi ha chiamato prima. La sfida si farà a casa sua sabato
pomeriggio, sarà lui
il giudice- le riferì, proseguendo con il gioco
–dì alla tua donna di venire
con tutto il necessario- disse con la massima serietà
–e non mi tratterrò solo perché
è una ragazza- aggiunse, mentre Santana stava uscendo senza
più nemmeno
ascoltarlo.
***
-Ciao
Britt- squillò Rachel facendo entrare le due ragazze.
-Berry-
mormorò Santana come in saluto, mentre la bionda avanzava
senza parlare,
concentrata, nella sua felpa verde con sopra stampato
1Up, stringendo già in mano il telecomando
nero.
-Oh,
è arrivata anche l’altra sfidante!-
esclamò Puck accogliendo le amiche, mentre
Quinn e Mike, che sfoggiava una t-shirt grigia sulla quale spiccavano
Mario e
Luigi, attendevano già sul divano. Brittany
guardò l’asiatico con uno sguardo
di sfida.
Noah
aveva sistemato due tv davanti al sofà, collegando ad ognuna
una console Wii. I
due ragazzi presero posto, tra il silenzio di tutti. Brittany si
scrocchiò il
collo, mentre Mike si stirò i muscoli delle braccia.
-Pronti?-
chiese Noah afferrando il cronometro, per poi vederli annuire
energicamente –Via!-
esclamò sorridendo e facendo partire il tempo, mentre i due
ragazzi iniziavano
il primo livello del mondo 1.
-Oh
che palle, ora che facciamo noi?- chiese Santana appoggiando la testa
sul
tavolo.
-Potremmo
guardarci un film tipo…- propose Rachel ma Santana la
bloccò alzandole un dito
davanti agli occhi.
-No!
Io non guarderò più nessun film con te-
ribatté immediatamente.
-Ma
se ti è piaciuto!- la rimbeccò la brunetta,
sbattendo le ciglia.
-Non
ho detto il contrario, ho detto che non li guarderò
più con te-specificò la
latina –Se c’è una cosa che odio
più di te che parli, è quando parli durante i
film, anticipando ogni singola battuta- spiegò, guardandola
con gli occhi a
fessura.
-Oh,
quante storie..- bonfichiò Rachel.
-Perché
voi due guardate film assieme?- chiese ad un tratto Noah, boccheggiando
senza
capire.
Le
due sgranarono gli occhi un po’ spaventate, come se si
fossero appena tradite.
-Bè..perchè
noi- cercò di trovare un motivo Santana, sistemandosi nel
contempo i capelli.
-Non
è una questione che ti riguarda- lo sistemò
istantaneamente Rachel,
sorridendogli subito dopo.
-Bè,
tu sei la mia ragazza, lei è la mia migliore amica, penso mi
riguardi-
puntualizzò Puck, arcuando le sopracciglia sospettoso.
Rachel sorrise ancora,
in un modo che fece sghignazzare Santana, dopodiché si
allungò verso l’orecchio
di Noah, sussurrandogli qualcosa con un fil di voce. La latina lo vide
sgranare
gli occhi e poi sorridere malizioso.
-Non
è che poi mi interessi tanto- mormorò, ritornando
alla questione precedente.
-Ne
ero sicura- trillò Rachel, sorridendo soddisfatta, mentre
Santana rideva
divertita.
-Ma
Quinn?- chiese ad un tratto la latina, non vedendola chiacchierare
lì con loro.
Noah gliela indicò sul divano accanto a Mike, indaffarata
con il portatile. L’ispanica
pensò che non doveva proprio essere un buon segno, ma decise
di non darci
troppo peso, soprattutto quando Brittany la sbraitò di
incominciare a farle il
tifo per lei.
-Ho
finito!-gridò la bionda alzandosi in piedi trionfante,
saltellando qua e là con
una danza strana di festeggiamento –Mike sono la regina di
Mario Bros!- trillò
gioiosa, mentre il ragazzo buttava via il telecomando, fermo a
metà dell’ultimo
livello. Sbuffò, guardando stizzito l’amica che
rideva gioiosa della vittoria.
Santana raggiunse la fidanzata abbracciandola contenta, mentre Quinn
consolava
il ragazzo.
-Cinque
ore e ventitré minuti- dichiarò Puck, stoppando
il cronometro – Che schiappa
Pierce…- ridacchiò ad un tratto, attirando su di
se le attenzioni stupide di
Mike e Brittany e quella disperata di Santana che pensava che fosse
ormai
finita.
-Stai
parlando con la regina di Mario Bros, attento ai termini- gli rispose
lei.
-Ma
se perfino San impiegava meno tempo- rise lui, per poi essere fulminato
dalla
latina, che strinse forte la mandibola, mentre tutti gli sguardi
ricadevano
curiosi su di lei.
-Davvero
San?- chiese Brittany spalancando la bocca. Santana fece roteare gli
occhi,
piagnucolando senza rispondere.
-Tu
e la tua boccaccia Puckerman, stavamo per andare a casa a festeggiare
–
ringhiò, tirando contro all’amico alcuni cuscini.
Noah sghignazzò, evitandoli.
-Io
e San ci giocavamo sempre due anni fa. Cioè io volevo fare
altro, ma lei aveva
questa balla che non ero Brittany, e non avevo i suoi capelli e i
suoi..-cominciò a canzonarla. Santana lo raggiunse in
fretta, iniziando a
picchiarlo con ferocia, mentre lui cercava di difendersi.
-Ferma-
le urlò, parandosi con il corpo di Brittany, la quale stava
aspettando delle
spiegazioni più chiare.
-Quindi,
tu sai giocarci?- chiese alla fidanzata, con un grosso sorriso allegro,
come se
avesse scoperto un villaggio di folletti. Santana calmandosi
assentì con il
capo.
-Nella
nostra sfida, io avevo finito in quattro ore e mezzo, lei un quarto
d’ora dopo-
precisò Noah, passandosi una mano sulla cresta, come segno
di superiorità.
Mike
e Brittany li guardarono estasiati.
-Woooow-
sospirarono all’unisono, costringendoli poi a sedersi,
mettendosi al loro
fianco.
-Siamo
qui per imparare- mormorò Mike elettrizzato, mentre si
scambiava uno sguardo d’intesa
con Brittany.
***
Quinn
ridacchiò guardando gli amici tutti concentrati. Di certo
lei aveva cose più
importanti da fare come aggiornare i suo MySpace per gettare fango su
tutti gli
altri candidati al concorso di re e reginetta. Aveva capito che
l’anno scorso
non si era data abbastanza da fare, perché non solo
bisognava fare una buona
propaganda, c’era anche bisogno di screditare tutti gli altri
concorrenti.
Fortunatamente quest’anno era stata inserita la regola che
sono una ragazza
poteva diventare reginetta, e con quelle babbee che gareggiavano con
lei,
poteva già sentire la coroncina sulla sua testa.
C’erano
così tanti motivi per cui lei fosse la reginetta ideale.
Era
bella, popolare, simpatica, una Cheerios. Quest’ultimo punto
era alquanto
importante, perché era la Head Cheerleader e i Cheerios
avrebbero rivinto
grazie a lei. Inoltre ora era impegnata in una seria relazione con Mike
Chang,
uno dei più bravi giocatori dei Titans, nonché il
miglior ballerino dell’intera
scuola. Sì, si sarebbe dovuta occupare anche di lui, ma
prima veniva altro.
Aprì
un nuovo post e iniziò a scrivere. La prima persona da
diffamare era
sicuramente Santana Lopez. Di certo non si poteva votare per lei, primo
perché era
una stronza con tutti, secondo perché dietro a quel corpo da
pantera si
nascondeva una nerd: quando diceva di “giocare” con
Puckerman lo faceva sul
serio, alla wii. Inoltre aveva uno stano rapporto con Rachel Berry, che
diceva
di odiare, ma alcune sue azioni non lo confermavano. Riguardo proprio
Puckerman,
era ormai un ex playboy, perso per la Berry la quale lo faceva rigare
dritto a
suo piacimento, per cui non aveva proprio la stoffa per essere il re
del ballo.
Aggiungendo poi che né Brittany, né Rachel si
erano candidate, non avrebbe avuto
senso votare per coloro che non sono proposti come coppia.
Finn
Hudson non poteva diventare re del ballo per una questione naturale: il
re deve
aprire le danze, e Finn non era la persona giusta per farlo. La persona
più
adatta a ciò era sicuramente Mike Chang, giovane e
affascinante ballerino. Sì,
avrebbe allegato anche una foto dei suoi addominali; tutte le ragazze
avrebbero
capito chi meritava il proprio voto.
Infine,
veniva lei. Lei era nata per essere reginetta,e
così sarebbe stato. Avrebbe anche iniziato un
corso di stile e make up
per ottenere il favore della folla. E poteva anche scrivere consigli
per
dimagrire in poco tempo, sì, sarebbe stato perfetto. Doveva solo pubblicare e
attendere che tutti
al McKinley leggessero il suo blog, dopodiché avrebbe potuto
girare con uno
scettro in mano.
***
-Quinn!-
mormorò Mike avvicinandosi alla ragazza con
un’espressione un po’ preoccupata e
stranita.
-Dimmi-
rispose lei con un sorriso radioso.
-Tutte
le ragazze mi guardano in modo strano- farfugliò con una
smorfia, mentre ne
vedeva alcune ammiccargli.
-Oh,
sarà una tua impressione- ridacchiò quella
scrollando le spalle mentre entrava
nell’aula del Glee Club, per poi sedersi su una delle sedie
rosse.
-Fabray!-
sentì gridare dal corridoio, prima di ritrovarsi una
minacciosa Santana
avanzare con il dito puntato in alto e gli occhi strizzati
dall’ira, con a
fianco Brittany che la guardava perplessa.
-Come
hai osato?- ringhiò l’ispanica fermandosi davanti
alla bionda.
-In
guerra questo ed altro Lopez- mormorò seria Quinn.
-Quiiiin!-
sbottarono prima Noah, poi Rachel entrando velocemente. Lei li
guardò
altezzosa, riavviandosi un poco i capelli e alzando il naso.
-Come
hai potuto?- squillò Rachel tamburellando nervosamente il
piede per terra.
-Non
ho inventato nulla, ho solo diffuso informazioni vere- si difese lei
alzando le
mani.
-Mi
hai sputtanata!- ringhiò Santana, sventolandole davanti le
stampe di ciò che
aveva pubblicato. Lei ridacchiò divertita alzando le spalle,
come se non
potesse farci più nulla.
-Dov’è
finita tutta la tua sicurezza Lopez?- chiese sorridendo, mentre gli
altri
continuavano ad inveire contro di lei.
-E
quello cos’è?- domandò Brittany
voltandosi verso la porta dalla quale stava
entrando un uomo. Tutti si voltarono, guardandolo scioccati, tranne
Quinn che
gli si avvicinò gioiosa, ringraziandolo di cuore e
aiutandolo a sistemare ciò
che aveva portato. Quando l’uomo uscì gli amici si
avvicinarono increduli.
Era
una sagoma a dimensioni reali di Mike e Quinn, con lo slogan “Vote Quike”.
-Quinn?-
domandò solo Rachel, esigendo spiegazioni.
-Oh,
ne ho ordinata una per ogni aula della scuola. Non avete
possibilità contro di
noi- chiarì la bionda, osservando fiera il cartone.
-Ciò
vuole dire che dovrai fare i baffi a tutte?- bisbigliò
Brittany alla fidanzata
che annuì senza farsi notare.
-E,
di grazia, dove hai trovato tutti questi soldi da
buttare?-domandò la latina,
incrociando le braccia.
-In
quanto Head Cheerleader dispongo del fondo dei Cheerios, e posso
gestirlo a mio
piacimento- rispose candidamente l’altra, ottenendo altri
sguardi sconvolti.
-E’
una pazza furiosa- mormorò Noah ad un Mike quasi spaventato.
-E
quello cosa sarebbe?- domandò Santana con la voce stridula,
appena lo notò,
mentre il sorriso di Quinn si faceva sempre più malvagio.
Brittany
allora guardò nella direzione che indicava la latina,
incontrando una paperella
stilizzata alla fine dello slogan. Gli occhi le brillarono e
iniziò a
saltellare contenta.
-San,
dobbiamo votare per loro!- cinguettò esaltata.
-Ti
odio Fabrey!-
***
E
ciò doveva essere una specie di regalo di buon compleanno
per la mia pecora
Ari. Ti giuro che l’avevo pensata meglio, poi è
uscito ciò ç_ç
Anyway
augurissimi tesoro mio <3
Per
la ff io ce li vedo un sacco tutti nerdosi xD E Q come HBIC mi manca
tanto,
come e Cheerios per cui.. ecco ciò!
Spero
abbiate almeno sorriso per la cagata…l’importante
è che facciate gli auguri ad
Ari (aka La_Ari)
Bacionissimi,Miky
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