It's your war, it's my life

di None to Blame
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Ogni notte gli incubi mi perseguitano.
Vedo atroci baluginii, risate sradicate.. Il velato sentore di una guerra che si combatte da una sola fazione.
Svegliandomi, ritrovo il mondo, questo letto e la mia mamma che mi asciuga le lacrime, mi promette che quel sogno non è reale. Pronuncia il mio nome, in un sussurro doloroso.
Ma è forte, lei è forte.
La mia mamma è bella, coi suoi occhi luminosi e un sorriso che regala speranza.
La mia mamma è calda, è la mia tana, una fortezza. Le sue mani mi difendono dal frastuono delle menzogne della classe dirigente.
Mi fa galleggiare in una bolla di evasione, seduto sulle sue gambe, toccandole i capelli.

La mia mamma è bella anche quando si ribella, grida contro gli omaccioni coi fucili.
La mia mamma è calda anche coperta di sangue.
Però le sue mani non mi proteggono.
La sua voce delicata non mi accarezza – se l’è portata via quel fucile, quel lampo di luce, quel tremendo rumore.

“Perché hai preso la mia mamma?”

Lo chiedo all’uomo con l’arma in mano.
Nel suo sguardo vedo l’oblio.

“Ordini. Siete vittime dell’ipocrisia priva di scrupoli. Come tutti noi.”

Quel fucile, quel lampo di luce, quel tremendo rumore.



“Mamma, perché c’è la guerra?”
“Tesoro, tutto ciò accade per colpa dell’odio.”
“Ma io non ho fatto niente e neanche tu, né quella bambina che giocava con la palla..”
“Non odiano noi. Odiano quelli più potenti.”
“E siamo noi che subiamo? Non è giusto!”
“Finirà. La guerra finirà, te lo prometto.”





















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NdA

Accetto critiche, costruttive o distruttive..




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