Sebbene molti possano pensare il
contrario,in realtà fu la volpe a dichiararsi per prima:io,a dire la verità,non
ne avrei mai avuto il coraggio. Ero immaturo,spaventato
dai miei sentimenti e da quello che avrebbero potuto pensare gli altri.
Kaede no. Lui era già forte,indipendente
ma troppo solo,troppo immerso nella solitudine per riuscire ad andare avanti.
Aveva bisogno di qualcuno che gli illuminasse la
vita,io di qualcuno che mi facesse vedere la realtà. Che accoppiata,eh?!
La nostra passione comune per il basket ci ha fatto superare
le prime piccole incomprensioni:quando litigavamo
piuttosto pesantemente lui fuggiva nel campetto da basket;dopo alcuni
giorni,io,che sentivo terribilmente la sua mancanza,andavo al campetto,sicuro
di trovarlo,lo prendevo tra le braccia,lo baciavo e gli chiedevo scusa. Non
avrei mai potuto vivere senza di lui e lui senza di me.
Anche ora è così.
Sebbene siamo cresciuti,sebbene ci
siamo trasferiti in America,siamo sempre gli stessi. Non siamo arrivati al NBA.
Ma non ci importa,siamo insieme ed è questo
l’importante.
Ora ciò che vi apprestate a leggere non è il diario
personale di Hanamichi Sakuragi, l’ex tensai di Kanagawa, ma il racconto della
storia d’amore tra me e Kaede Rukawa,l’unico amore
vero della mia vita.