CAp.2 Un regalo speciale
CAP.2 Gone with the wind, again
<< Ehi, non
serve che ti
dica di accomodarti sul divano, vero Damon? Ormai è come se
fosse anche casa
tua… >> gli dissi mentre
mi dirigevo verso la cucina per
preparare qualcosa da mangiare durante il film.
Stavo
frugando nel frigorifero quando all’improvviso sentii la voce
di
Damon alle mie spalle <<
Allora che film vogliamo vedere?
>>, appena mi voltai mi resi conto di
essere così vicina a lui da
poter sentire il suo respiro posarsi leggero sul mio viso.
Feci
praticamente un balzo all’indietro fingendo di essermi
spaventata,
ma in realtà non era così, l’unica
paura che avevo era quella di ammettere che
provavo qualcosa.
Cercando
di ricompormi faccio finta di pensare a un film da vedere <<
Non saprei Damon non c’è un film in particolare
che vorrei vedere, stupiscimi!
>>, << Ok Elena allora scelgo io,
però poi non ti lamentare se non
ti piace, e sbrigati con quei pop corn altrimenti dovrò
fermarmi tutta la notte
per finire di vedere il film >>.
Devo
dire che all’affermazione di Damon di fermarsi per la notte
avevo
sorriso senza rendermene nemmeno conto, comunque mi diedi da fare e
preparai i
pop corn per me e per Damon portai una sacca di sangue che tenevo nel
frigorifero per le emergenze, appena varcai la soglia del salotto lui
mi fu
accanto e prese il vassoi con le vivande << Da quando tieni del sangue nel
frigorifero? >>, rimasi quasi di
sasso, già da quando tenevo il
sangue nel frigorifero, se dovevo essere sincera avevo cominciato a
tenerlo da
quando Stefan se n’era andato e Damon aveva cominciato a
frequentare molto
spesso casa mia, ma non potevo dirglielo o lui avrebbe capito cosa
nascondevo
ogni volta che incontravo il suo sguardo e distoglievo immediatamente
il mio,
così mentii <<
Da sempre, in fondo non sei il primo vampiro che frequenta
casa mia.. >>.
Speravo che mi avesse creduto,
ma Damon era furbo e non era semplice ingannarlo, comunque si sedette
sul
divano e mi disse <<
Allora lo vediamo o no questo film? >> <<
Certo ma
cosa hai scelto? Sono curiosa… >> non
mi rispose e premette play
sul telecomando, dopo pochi secondi mi resi conto del film che stavo
per vedere
<<
Ma hai scelto Via col vento, non credi che sia un po’
vecchiotto e poi.. >>
singhiozzai e a fatica trattenni le lacrime << …sai cosa mi ricorda!
>> quasi gli gridai in faccia, con
calma si girò verso di me e mi
disse <<
Mi dispiace come al solito non ho pensato, e ho fatto il
cretino, è solo che tu sai cosa ricorda a me questo film e
non faccio altro che
vederlo e rivederlo,
scordandomi che a
te ricorda solo la partenza di Stefan, perdonami…
>> in quel
momento la mia bocca si stava muovendo senza che io potessi
controllarla e gli
gridai in faccia con tutta
la rabbia che
avevo <<
Nooo!!!mi ricorda che tu stavi per morire e che stavo per
perderti per sempre!!! >>.
Mi
resi conto solo dopo di cosa avevo fatto, avevo dato voce a quei
sentimenti rinchiusi nel più profondo della mia anima, Damon
mi stava guardando
pietrificato come se il tempo si fosse fermato; ormai il danno era
fatto lui
sapeva, lo capivo dal suo sguardo incredulo che si spostava dai miei
occhi alla
televisione in cerca di qualcosa da dire, cosa strana perché
Damon non restava
mai senza parole, dopo qualche istante di silenzio finalmente riuscii a
riprendere il controllo e a smettere di tremare.
Damon
mi stava guardando, poi all’improvviso con la sua
velocità mi fu
davanti vicinissimo a me, continuava a fissarmi negli occhi, poi il suo
sguardo
si posò sulle mie labbra, quasi chiedendomi il permesso di
baciarmi, decisi di
annullare la distanza tra le nostre labbra e in un istante mi trovai
tra le sue
braccia, mi stringeva così dolcemente e continuava ad
accarezzarmi i capelli
mentre le nostre labbra si muovevano in un bacio casto e delicato pieno
di
dolcezza, molto simile a quello che gli avevo dato sul suo letto la
notte in
cui pensavo che sarebbe morto, ma quella sera il senso di disperazione
che
avevo provato in precedenza era stato soppiantato da un senso di pace e
sicurezza.
Non
appena ci allontanammo mi resi conto che avrei voluto che non
smettesse mai di baciarmi, ma come era possibile, avevo rischiato la
vita per
suo fratello e ora a poca distanza dalla partenza
di Stefan non facevo altro che pensare a
Damon, poteva essere che mi fossi sbagliata o che avessi scelto Stefan
solo
perché ritenevo sbagliato poter amare Damon così
oscuro e all’apparenza
sbagliato per me.
Non
mi lasciò il tempo di dire nulla e guardandomi negli occhi
mi disse
<<
Se preferisci me ne vado? >>,
non
sapevo cosa dire ci pensai un momento e poi andando contro tutto
quello che il mio corpo voleva seguii il cervello << Credo che dovresti,
forse è meglio, buonanotte >>.
Damon
si diresse verso la porta, prese la sua giacca di pelle, e
uscì
salutandomi <<
Buonanotte, ci vediamo domani da me, Alaric deve parlarci
>>.
Appena
chiusa la porta rimasi a pensare di cosa dovesse parlarci
Alaric, forse aveva scoperto dove si trovava Stefan, lo speravo
ardentemente,
forse con il suo ritorno quello che provavo per Damon sarebbe sparito.
Ormai
era tardi, salendo le scale mi ritrovai a pensare ancora a quello
che era appena successo, non riuscivo proprio a togliermelo dalla
testa,
arrivata nella camera che un tempo era stata di zia jenna e ora era
mia, mi
tolsi le scarpe e quasi le feci volare per la stanza, mi diressi verso
il bagno
e decisi di farmi una doccia per rilassarmi, mentre stavo in piedi con
gli
occhi chiusi sotto la doccia, mi scoprii di nuovo a pensare a lui e ad
immaginare le sue mani scorrere lungo il mio corpo, chiusi
l’acqua di scatto e
uscii dalla doccia mettendomi un asciugamano rosa intorno al corpo.
Mi
diressi verso la mia camera con l’idea di distendermi e
rilassarmi
un po’, ma appena entrai mi trovai davanti Damon, non mi
disse niente, mi venne
solo incontro mi prese tra le braccia e mi baciò con una
passione che mi
travolse, mi trovai inerme tra le sue braccia, potevo solo assecondarlo
e
seguirlo perché il mio corpo voleva solo lui e la mia testa
non cercava neppure
di opporsi.
Cominciò
ad accarezzarmi dolcemente la schiena e i capelli, io gli
tolsi la giacca e la gettai sul pavimento, la seguì quasi
subito la maglietta,
e a quel punto vidi il suo corpo perfetto, muscoloso e scattante
fremere sotto
le mie carezze, lo spinsi verso il letto continuando a baciarlo, era
così
dolce, non credevo potesse esserne capace, lo avevo sempre immaginato
rude e
privo di attenzioni, ed invece mi coccolava con una dolcezza che mi
aveva
lasciata spiazzata.
Mi
allontanai un momento dalle sue labbra e lo guardai negli occhi, in
quel momento mi sembrava di essere persa in un mare in tempesta e
l’unico modo
per calmarlo era lasciarmi travolgere << Resta con me…
>> e
poi aggiunsi timidamente <<
…ho bisogno di te >>,
riprendemmo a baciarci, poi all’improvviso quando ormai ero
pronta ad
abbandonarmi a lui del tutto, Damon mi allontanò di scatto << Qualcuno
ci osserva…
>> sia alzò dal letto e mi
fece segno di restare li, appena si
avvicinò alla finestra il suo sguardo cambiò, mi
sembrò quasi di leggerci della
paura, prese le sue cose rivestendosi velocemente e saltando
giù dalla finestra
mi disse <<
Devo andare, resta in casa, tra poco Caroline sarà da te!
>>.
Corsi
alla finestra per vedere che cosa lo avesse fatto andare via
così, ma non vidi nessuno neppure Damon.
Un
istante dopo suonò il campanello, corsi di sotto, era
Caroline,
infuriata le dissi <<
Mi dovete una spiegazione, Damon è saltato fuori da una
finestra ed è corso via e ha mandato qui te, cosa succede?!
>>…..
CONTINUA….
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