Con
questo
mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro,
non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste
persone, nè offenderle in alcun modo
When heterosexuality isn't an option
When heterosexuality isn't an opinion.
Era la
decima volta che provavano quella scena, senza arrivare ad alcun
risultato. C'era troppa tensione, troppo imbarazzo; Ben sembrava un
pezzo di legno, lo sguardo pieno di vergogna e la mente che non
riusciva a liberarsi e permettere al corpo di sciogliersi,
rilassarsi, per portare a termine quello stupido, dannatissimo Ciack.
.
-Ben,
sei stato scelto soprattutto per le tue capacità di attore, ora mi
vieni a dire che NON RIESCI a girare la scena di un SEMPLICE BACIO
con un uomo? Suvvia Barnes, non devi scopartelo o sposarlo, devi solo
recitare. Non c'è nessun legame tra voi due.- il regista non era
molto contento, proprio no.
.
Benjamin
sospirò, sconfitto e chiese gentilmente qualche minuto di pausa per
concentrarsi;Oliver Parker era talmente esasperato che glieli
concesse. Bene, aveva 10 minuti per sbloccarsi ed evitare di essere
arrostito dallo staff.
.
“Non
c'è nessun legame tra voi due”
Forse
era proprio questo il problema, non riusciva a immedesimarsi perchè
non lo sentiva.
Ma
insomma! Non avrebbe mai potuto sentire
qualcosa
per un uomo... l'eterossesualità non è mica un'opinione!
E lui....be', lui poteva definirsi etero..
Decise
di tornare sul set,vuoto e quasi totalmente avvolto dall'oscurità,
sperando che ciò lo aiutasse a concentrarsi, a imporsi di girare
quella fottuta scena; Si mise semi-disteso sul divanetto,
abbandonandosi con il corpo e cominciando l'auto-convincimento
mentale.
Si,bello
schifo, non aveva la minima idea di come uscirne.
.
-Non
pensavo avessi di questi problemi, Barnes.- Ben alzò gli occhi,
appena sorpreso, prima di rivolgerli verso il cielo, sbuffando. Il
volto affilato era appena in ombra, gli occhi ancora più scuri del
normale; due baratri di pece persi dietro chissà quale pensiero.
Li
puntò dritto davanti a sé, chiedendosi come mai quel biondo idiota
si trovasse lì; sapeva che sarebbe passato a trovarlo, ma non aveva
specificato il quando.
.
Benjamin
notò di striscio l'abbigliamento del vecchio compagno di riprese,
molto più concentrato sugli occhi brillanti e la sua bocca carnosa:
una camicia nera che fasciava in modo sublime il suo torace
ampio e scolpito, prima di infilarsi in modo casuale ma accurato nei
jeans elegantemente
e con precisione consunti,grigio scuro come la fibbia della cintura marrone scuro che li fermava. Un paio di scarpe nere a completare il tutto.
.
Si
guardarono a lungo, gli sguardi profondi e intensi, e Ben si chiese
come mai lo stomaco avesse cominciato a sembrare un nido di farfalle.
.
.
“Tu
sei etero, Benjamin. L'hai detto anche prima, eri convintissimo!”
“Si
be', prima....avevo rimosso il fattore William Peter Moseley.”
.
Ben
si agitò appena quando Will fece un passo, un altro e poi un altro
ancora verso di lui; quella sorta di adrenalina, la velocità del
sangue sotto pelle e il calore che aumentavano non lo aiutavano certo
a ragionare.
Si sentiva strano, eccitato e confuso insieme.
Erano
sentimenti che ormai non provava da mesi; esattamente da quando loro
due si erano salutati per prendere strade diverse, scegliendo due
futuri lontani.
Erano sempre stati legati da una relazione
ambigua, forte, che poteva sembrare semplicemente un'amicizia senza
eguali...ma nel profondo loro sapevano che era molto, molto
di più.
Ma
ovviamente nessuno dei due aveva avuto le palle per fare il primo
passo.
..
“E
adesso, Ben? Vogliamo darci una mossa?”
.
Un
lampo quasi identico in quelle due paia d'occhi così diversi: l'uno
color pece, incandescente e focoso; l'altro color dell'acqua limpida,
baciata e riscaldata dai raggi del sole estivo, cocente.
Le
labbra di Ben si distesero in un sorrisetto sghembo: forse Will
avrebbe potuto aiutarlo con quella scena.
.
-Vediamo
come te la cavi tu, allora.- intensificò lo sguardo, notando come le
iridi cangianti di Will stessero cambiando: azzurro, celeste,
grigio,...fino a una tonalità scura, indefinita, bramosa.
.
-Con
piacere.- il biondo ghignò malandrino, avvicinandosi con passo
cadenzato all'amico, arrivandogli a pochi centimetri di
distanza.
.
-Alzati.-
Benjamin d'istinto obbedì, il corpo che si muoveva da solo; così
accorciò la distanza, lo sguardo fisso sul corpo dinanzi a sé,
studiandolo con accuratezza. Fin
troppa.
.
Una
mano sulla spalla del moro, l'altra che si poggiava sul suo petto.
I
due corpi che si accostavano appena, i visi sempre più vicini.
.
-Non
sono sicuro di averti mai…espresso in pieno la mia gratitudine…-
quella frase fu sussurrata morbidamente, con un accenno di malizia e
provocazione. Un lampo, negli occhi adesso blu.
.
-Io
non...-
.
Come
da copione, non riuscì a finire la frase: qualcosa glielo
impediva.
.
Un
battito di ciglia e il cuore di Ben sussultò. Comprese.
.
Un
bacio.
.
Lui
lo stava
baciando.
.
Socchiuse
le palpebre, senza pensare. Non c'era ragione in quel gesto, non
c'era lucidità.
.
Un
istante, e le labbra si separarono.
.
Riaprì
gli occhi, fissando incredulo il volto di William.
.
Il
biondo ricambiò lo sguardo, avvicinandosi nuovamente, e sfiorò per
la seconda volta quelle labbra sottili e dolci. Si scostò subito,
senza perderlo di vista.
.
Will
sogghignò, facendo un passo indietro, lasciando Ben allibito ed
impettito, gli occhi scuri ancora a cercare risposta, le mani
abbandonate lungo i fianchi.
.
.
-Non
sei ancora pronto per recitare una scena del genere.-
.
Forse
furono quelle parole dette con superbia, o forse l'azione che aveva
portato Will a voltarsi per andarsene; sta di fatto che Benjamin
scattò, afferrando per il braccio “l'amico”e
facendolo girare bruscamente, i corpi che, con un fremito, si
scontrarono.
.
Questa
volta fu William a non avere voce in capitolo: le labbra furono
subito occupate, le mani affusolate, bramose eppure gentili - da
pianista -
di Ben, affondarono tra i
capelli biondi dell'altro, mentre quelle di lui si adagiavano
possessive sui fianchi del moro.
.
Fu
un bacio caldo, intenso, maledettamente passionale; fu Will a
chiedere l'accesso con la propria lingua, passandola languidamente
sulla bocca dell'amico; accesso che gli venne dato, senza la minima
esitazione; le lingue che, a quel punto, si sfiorarono e
intrecciarono.
.
Non
fu una danza; fu lotta.
Sensuale, carica di desiderio, ardente come tutto il resto: come i
gesti, i sospiri, gli sguardi veloci che lanciavano i loro
occhi.
.
William
premette Ben ancor più contro di sé, i bacini che si sfioravano
eccitati, le mani del biondo che cercavano uno spiraglio tra i
vestiti dell'altro per toccare la pelle vellutata e fresca che sapeva
appartenere al moro.
Benjamin,
dal canto suo, non poté fare a meno di sospirare; inclinò il capo
per un contatto maggiore, per affondare il più possibile in quei
boccioli carnosi, morbidi e assolutamente illegali. Le dita strinsero
la chioma color miele, mentre una mano scendeva sulla nuca di Will,
stuzzicandola.
.
Il biondo
rabbrividì, riuscendo finalmente a lambire i fianchi del moro sotto
quei fastidiosissimi strati di vestiti da scena, sentendo il moro
gemere sommessamente tra le loro labbra;l'eccitazione di William
aumentò all'inverosimile, un fuoco ardente e languido che si
riversava nelle sue vene, portandolo a strusciare il bacino contro
quello del compagno.
.
Ma un
rumore, delle voci sempre più vicine, li destarono improvvisamente
da quella bolla d'intimità e passione; si guardarono a lungo, i
respiri corti, gli occhi lucidi e le guance arrossate, sentendo il
bisogno di...continuare quel loro discorso.
.
Ma
Will, con un autocontrollo che aveva dell'incredibile, si scostò
quanto bastava da Ben per permettere ad entrambi di riprendere
lucidità; il biondo sorrise sornione, mentre raggiungeva con le
labbra rosse, gonfie, sature di bacio, l'orecchio dell'amico,
lasciando che il proprio fiato caldo lo facesse vibrare.
.
-Finisci
in fretta questa scena. E' l'ultima della giornata. Se ci riesci al
primo colpo, mi troverai nel tuo camerino ad aspettarti.- e senza
ricevere risposta lambì con la lingua la pelle sotto l'orecchio del
moro, sentendo un gemito roco e affatto trattenuto sfuggire dalle sue
labbra sottili.
.
William si
allontanò velocemente, il fantasma di una risata che riempì le
orecchie di Ben rimasto imbambolato finchè la voce di Oliver non lo
risvegliò.
.
.
-Allora, Ben,
siamo pronti?- Ben non rispose a parole, si limitò a ghignare e
annuire, ricevendo un'occhiata interrogativa da parte del
regista.
.
-Bene, muovetevi, tutti
ai vostri posti!- Ben si risistemò appena, gli diedero un tocco di
trucco e tutto fu pronto.
.
-Ciack!
AZIONE!-
.
.
Cinque
minuti dopo, sotto gli sguardi increduli di tutto lo staff, Benjamin
Thomas Barnes si stava dirigendo con una fretta sospetta verso il
proprio camerino.
Si, ehm...... languiva da almeno un anno tra i documenti del mio computer, e solo in questi 2 giorni l'ho finita. A dir la verità mi ci sono volute meno di 2 ore per renderla decente, ma dettagli. A volte odio l'ispirazione random xD
Che dire...spero vi piaccia, è la prima shash che pubblico, anche se non la prima che scrivo..ne ho tipo una caterva su due giocatori che torturo senza tregua xD
Spero davvero che piaccia 'sta shottina...e magari un commentino piccolino piccolino me lo lasciate? *occhioni dolci e sorrisone a 520 denti*
Un bacione,
Fla. |