Through the ages
Angolo del Traduttore:
Beh, eccomi qua con il mio primo lavoro di traduzione.
Through the Ages...era da un bel po' che speravo di tradurla, ma non ne
ho mai avuto il coraggio.
Vedete, è una fanfiction così spettacolare che
avevo paura di rovinarla. Quest'autrice è davvero bravissima
e sopratutto credo che mantenga l'IC dei personaggi in maniera sublime.
L'idea della storia, poi, è originalissima. Praticamente le
affascinavano entrambi i personaggi, così ha deciso di
"unirli" in un'avventura comunque pertinente al manga, senza
stravolgere appunto i loro caratteri o la loro storia, anche se va
segnata come What if.
Vale davvero la pena di leggerla, e sopratutto di lasciare una
recensione: a differenza di noi italiani, che leggiamo ma spesso non
recensiamo, a quanto pare da altre parti è diverso ed
è normale far sapere se una storia piace o no. Per 25
capitoli -ancora in corso- lei ha, in questa storia, 343 recensioni.
Quindi mi sembrerebbe brutto che non ne abbia neanche una qui, no? :mku:
L'Autrice vi saluta e vi augura di divertirvi leggendo la storia, che
spera vi piaccia. E io faccio lo stesso, buona lettura!
Max
"Il Periodo Heian giapponese fu un' era di pace e
prosperità,
preceduta solo dal Periodo Nara" spiegò l'insegnante.
"Viene definita l'Era d'Oro del Giappone, e per di più fu
con quest'era che il linguaggio scritto incluse anche il Cinese,
sebbene fosse strettamente riservato all'uso dei soli
uomini..."
L'intera classe rimase silenziosa mentre la professoressa continuava
con la sua lettura, ma probabilmente nessuno di loro stava davvero
prestando attenzione. Solo uno studente, biondo e basso come non mai,
stava
ascoltando attentamente, prendendo appunti a gran velocità.
Lo Shaman Fight era stato temporaneamente messo in pausa, e i Pache
avevano mostrato un inusuale generosità permettendo ai
partecipanti di tornare alle loro case per due mesi. Ovviamente, il
vero motivo (spiegato da un imbarazzato Silva), era di permettere alla
Tribù dei Pache un po' di tempo libero per recuperare le
loro
perdite, visto che i fondi stavano calando pericolosamente a picco,
molto più del solito.
Eppure, Manta non era infelice, e non lo era neanche il resto del
gruppetto di Yoh - ognuno di loro era segretamente grato per aver avuto
la possibilità di tornare a casa di nuovo, anche se si erano
tutti molto lamentati per il ritardo. Horo Horo e Pirika erano tornati
nell'Hokkaido, Ren, Jun e Pailong in Cina, e Chocolove a New York. Il
resto del gruppo, includendo Manta, Yoh, Anna, Ryu, Faust ed Eliza,
aveva deciso invece di tornare a Funbari Hill. Mentre Yoh e gli altri
preferivano rilassarsi a casa, Manta trovata più utile
continuare con i suoi corsi serali, e si era iscritto ad una classe
specializzata in storia che si svolgeva ogni sera.
"Bene, questo è tutto per oggi." concluse l'insegnante,
terminando finalmente un'altra sessione di corsi serali. "Per favore
fate una relazione sul Periodo Heian, da consegnare la prossima
settimana." Seguirono una serie di mugugni attutiti, e la classe
cominciò immediatamente a svuotarsi.
Dopo un paio di "Ci vediamo, Manta!" all'uscita, Manta
cominciò
una piccola corsa verso la stazione dei treni, cercando di riscaldarsi.
Erano già le dieci di sera, l'aria autunnale era piuttosto
fresca, e il biondino non vedeva l'ora di tornare al caldo della casa
di Yoh.
Una relazione sul Periodo Heian... meditò Manta mentre si
sedeva
in un treno praticamente vuoto. Gli venne in mente un certo
castano, uno a cui non avrebbe preferito pensare.... Hao Asakura era
stato uno dei pochi a non rallegrarsi della sospensione del Torneo,
probabilmente perché significava un lungo ritardo nel
conseguimento del suo obiettivo. L' ultima volta che Manta lo aveva
visto era stato quando tutti gli sciamani erano stati chiamati a
radunarsi per ricevere la notizia e la sua espressione era stata
diversa dalla solita indulgente calma che era sempre impressa sul suo
viso. Si era comunque ristabilita, poco dopo che le sue labbra si erano
mosse in un sorriso sardonico quando aveva notato che Manta lo
fissava.
Solo la memoria di quel ghigno amichevole eppure intimidatorio fece
rabbrividire Manta. Pensandoci, anche Hao era nato nel Periodo Heian,
ricordò Manta con un leggero sobbalzo. 1000 anni
fa...
Effettivamente, perché ci stava pensando? Cosa importava?
Hao non
aveva nulla a che fare con lui. Quando il treno si fermò,
Manta
decise determinato di tenere fuori dai suoi pensieri quel
piromane.
Il silenzio colpì Manta come un muro quando
arrivò nella
casa. Sentendo qualcosa di sbagliato, il biondo calciò via
le
sue scarpe e si diresse nel salone, solo per trovarlo vuoto. Lo era
anche la cucina.
Manta si chiese se fossero usciti, ma subito si tolse quel pensiero
dalla testa, sapendo che Anna si sarebbe assicurata di aver spento
tutte le luci. Quindi dov'erano? E perché Ryu non si faceva
sentire come al solito?
Non dovette aspettare molto per scoprirlo.
Arrivando in un altra camera, sentì presto delle voci
attutite
provenienti da una porta chiusa - la camera di Anna. La
curiosità arrivò istantaneamente, e fu sul punto
di
bussare quando sentì menzionare il suo nome.
"Non dovremmo informarne Manta?" un profondo baritono appartenente ad
Amidamaru arrivò attraverso porta.
"No." Il brusco tono di voce era facile da riconoscere "Meno persone
sanno, meglio è. Questa è magia molto avanzata, e
possibilmente la più pericolosa."
"E quindi?" Chiese confusa la voce grossolana di Ryu.
Un piccolo sospiro. "E quindi, è meglio che un umano normale
come Manta resti all'oscuro. I viaggi nel tempo non sono cose da
ridere. Se lo scoprisse, non credete che vorrebbe essere coinvolto? E
se l'incantesimo non funzionasse? Non sarebbe in grado di proteggersi."
"Continuo a credere che dovremmo almeno farglielo sapere, Miss Anna."
replicò Amidamaru" Non c'è bisogno di farlo
partecipare,
solo..."
Un leggero colpo sul tavolo lo bloccò, come se Anna avesse
posato una tazza da tè fermamente "E lì si
SENTIRA'
lasciato fuori. Come se non lo stessimo includendo anche dopo la sua
decisione di stare con Yoh. Sapete tutti che è assolutamente
impossibile per Manta difendersi dal pericolo."
Un piccolo silenzio seguì la dichiarazione. "Non sto dicendo
che
Manta è debole." disse la voce di Anna, rassegnatamente
"Sono
semplicemente realistica. Non possiamo assolutamente permettere che
Manta rischi la sua vita in questo modo, e serve un alto livello di
potere, controllo e abilità per viaggiare
sicuri
indietro nel tempo. Manta non è altri che un umano. Questo
fatto
non può essere cambiato."
"Sono d'accordo" La voce di Yoh parlò piano, con un accenno
di rammarico in essa "Anche se detesto fargli questo, Manta non
può
venire con noi."
Ryu sospirò. "Beh, se è Yoh a
dirlo...allora credo che sarà così."
"Come lo faremo?" chiese Amidamaru
Questa volta, fu Faust a rispondere "Il più lungo periodo di
tempo in cui si possono prendere delle misure di sicurezza è
quello del Cho Senji Ryakketsu, 513 anni fa. Non è
impossibile
tornare ancora più indietro, ma è molto
pericoloso e
fortemente scoraggiato. Ma non c'è bisogno. Tutto
quello che
dobbiamo fare per ora è tornare indietro di tredici anni."
"Per bloccare Hao appena nascerà?" disse Yoh
"Ma funzionerà??" chiese Amidamaru tentennante. "Master
Yohmei non ne fu capace l'ultima volta."
"Solo perché esitò all'ultimo momento.
Altrimenti,
l'esistenza di Hao sarebbe stata cancellata. Torneremo indietro nel
tempo per essere sicuri che ciò avvenga."
"E la spada spirituale? Le 1080? Perché…?"
"Per un successo al cento per cento. Ora…"
Manta non sentì più nulla di come la discussione
andò avanti. Anche se lo sapeva fin dall'inizio, la
conversazione lo colpì come se fosse una novità.
Solo un
umano...un livello di potere alto...non può proteggersi...
Non biasimava i suoi amici. Avevano ragione. Alla fine, lui ERA un
semplice essere umano.Che cosa sarebbe stato capace di fare se fosse
tornato indietro nel tempo insieme a loro? Avrebbe guardato da lontano
e avrebbe tifato per loro? Questo funzionava, ed era apprezzato, nello
Shaman Fight, ma non con l'arrivo del confronto finale. Non con Hao.
Gli umani non posso
capire noi sciamani...
Hao, dopo tutto, aveva ragione? Manta era sempre quello che veniva
lasciato da parte nelle decisioni fatte da Yoh ed i suoi compagni. Non
avrebbe mai capito la logica dietro queste scelte senza che qualcuno
glielo avesse spiegato prima. Tutti loro erano così...
maturi e saggi nei loro modi "speciali". Lui? Si preoccupava
costantemente ed
entrava in panico su cose che erano comuni per loro, e rimproverava
l'attitudine di Yoh a non preoccuparsi di nulla più di tutte
le
altre persone, quando in realtà quella era la più
grande
forza di Yoh.
Si lasciò cadere per terra, fuori dalla porta. Era un fatto
difficile ma che doveva accettaere - che la forza di Yoh non sarebbe
mai arrivata a lui.
Improvvisamente, una forte folata di vento arrivò da sotto
la porta, facendo tremare i suoi cardini. Lasciando perdere i suoi
pensieri, Manta realizzò che dovevano aver cominciato
l'incantesimo. Si protese istintivamente verso la maniglia della porta,
ma si fece indietro velocemente. Nessuna interferenza. Era la cosa
migliore che potesse fare per aiutarli.
"Dannazione!" imprecò Ryu, sembrando nervoso
"Cos'è- ?"
La porta si aprì di scatto, e Manta venne quasi
sbalzato
indietro per il vento furioso. "MANTA!" esclamarono tutti,
sorpresi.
Manta non avrebbe potuto rispondere neanche se lo avesse voluto. Un
grosso vortice si era formato e si stava avvicinando pericolosamente a
lui, e potè solo guardare, mentre gli veniva
vicino.
"Manta! MANTA!" La voce di Yoh raggiunse le sue orecchie, ma solo
debolmente. Un vorticoso fumo grigio lo circondò, ed un
rombo
gli colpì le orecchie. Stranamente, non aveva
paura.
L'ultima cosa che vide fu Yoh che si avvicinava a lui a rallentatore,
prima di sprofondare nel buio.
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