Nothing is real

di kappinias
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Osservo la trottola girare, e penso a te.
Sto sognando, Mole?
Perché a me sembra di vivere un incubo.
Tutto questo non è reale, non lo è mai stato.
Nulla è reale.
O forse lo è ciò in cui scegliamo di credere.
Io credevo in te, Mole, credevo nei tuoi intensi occhi scuri, nel dolce profumo sprigionato dalla tua pelle.
E ora che non posso averti più, credo nei miei figli, nel loro sguardo tanto simile al tuo, e nel sorriso che non rivedrò mai sul tuo volto.
Vivo per far vivere loro, perché se mi svegliassi non ci sarebbero più.
Che cos’è, in fondo, la vita?
Un lungo, interminabile sogno.
Ci siamo illusi, nella nostra innocenza abbiamo creduto che qualcosa potesse esistere davvero, alla fine.
Non abbiamo compreso il grande gioco di cui facciamo parte.
Un sogno dentro l’altro, una serie infinita di mondi fatti di pura immaginazione.
Hai lasciato una finzione per raggiungerne una nuova, Mole.
Perché te ne sei andata, quando avremmo potuto essere felici?
Era davvero così importante, stabilire cosa fosse vero?
Eravamo insieme, il resto non contava.
Sono invecchiato al tuo fianco, e siamo tornati giovani insieme.
Avremmo potuto fare qualunque cosa.
Chissà, morendo adesso potrei svegliarmi nel corpo di un adolescente.
Sai, ci ho pensato più volte, a raggiungerti davvero.
Ci sto pensando anche adesso.
Ho la rivoltella in tasca, un semplice colpo potrebbe risolvere tutto.
Indugio, la punto alla tempia.
La mano è già pronta sul grilletto.
Mi giro, qualcuno mi ha toccato la spalla.
È  mio figlio, un sorriso raggiante sul volto.
“Ciao papà, ci sei mancato” mi commuovo a quelle parole, calde lacrime mi rigano il volto.
Mi osserva curioso, come a voler capire cosa sto facendo.
 Poggio la pistola sul tavolo e lo abbraccio.
Mi dispiace Mole, ho scelto di credere in questo, hai voluto lasciarmi e ora, nella mia finzione, potrò incontrarti solo nei ricordi più malinconici.
Chissà, forse nella tua siamo insieme, forse ci stiamo baciando, forse non mi hai mai conosciuto.
La trottola non si ferma, ed io so di aver fatto la scelta giusta.
Ho deciso di continuare a sognare, perché è quanto di più vero e puro un uomo possa fare.
 
 

 




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