La custode di mia sorella

di ToXiWiN
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Qui, immobile su questo letto,
i macchinari cercano di tenermi in vita…
con poco successo, penso io.
Il sangue continua a uscire dalla mia bocca,
il mio corpo martoriato dalla malattia
reggerà ancora per poco.
I miei capelli, quando adoravo i miei capelli,
adesso persi.
Una ciocca dopo l’altra
rappresentavano la mia imminente morte.
Ma non ho paura!
Come posso averne
se so che ti rivedrò.
Tu mi hai lasciata, amore mio,
mi hai lasciata precedendomi
nel viaggio che io fra poco intraprenderò.
Ripenso a mia sorella,
oh povero tesoro,
chissà come si sentirà in colpa una volta che sarò morta.
Chissà mia madre,
se riuscirà a reagire.
Chissà mio padre,
che fra tutti sembrava quello meno toccato
anche se io sapevo che non era così,
come prenderà la mia morte.
E chissà il mio fratellone,
che mi faceva ritratti su ritratti
con i miei vecchi capelli
scomparsi con la voglia di vivere.
Sì, amore, hai capito,
non voglio più vivere.
Non in questo modo!
Non voglio rimanere in vita attaccata a dei macchinari,
sperando ogni tanto
in un momento di lucidità
per pregare mia madre di smetterla,
smetterla di imporre a mia sorella donazioni.
Smetterla di credere che andrà tutto per il meglio.
Smetterla di passare ogni momento della sua vita
legato ad una povera figlia relegata in un letto di ospedale.
Smetterla, semplicemente di lottare.
Abbiamo lottato,
per undici anni abbiamo lottato.
Ma adesso siamo arrivati alla fine,
ed io…
io ho perso.
Ma non è una novità dopo tutto,
io lo sapevo che sarebbe finita,
l’ho sempre saputo…
era mia madre che non la smetteva di lottare!
Adesso amore mio,
voglio solo rivederti,
voglio rivedere quel sorriso
che mi ha riacceso la vita quando non lo credevo possibile.
Voglio rivedere quella testa pelata
che adesso ho anche io.
Voglio rivedere te.
L’unico che mi abbia realmente capito.
E non posso fare a meno di ripensare a quella sera,
ti chiesi se avevi paura della morte
tu rispondesti di no.
Il giorno dopo mi avevi già lasciata da sola.
I primi tempi mi sono spesso chiesta
se non ti avessi fatto quella domanda,
forse saresti stato tu a vedermi morire?
Poi ho capito,
una semplice domanda non può fermare un cuore.
Un desiderio sì però,
e tu lo hai desiderato,
come lo sto desiderando io ora.
Quindi, aspettami amore mio
io sto arrivando
e niente e dico niente,
potrà dividerci stavolta.
Ti amo, Taylor!





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