Storia Tia
Niente immagini stavolta XD Be' tratta da Gashbell (nella versione
italiana, Zatch), grazie Raiku Makoto di farmi commuovere ad ogni fesso
che si fa rimandare nel mondo dei Mamodo T.T
Link del manga (in inglese), metti mai interessi a qualcuno. I fatti trattati qua sono descritti nei capitoli da 35 a 38.
http://www.citymanga.com/zatch_bell/
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Ogni millennio sulla Terra scendono 100 bambini con poteri demoniaci
chiamati Mamodo. Essi dovevano lottare tra loro per decidere il nuovo
Re del loro regno. I Mamodo per lanciare i loro incantesimi avevano
bisogno di un compagno umano che leggesse un libro speciale. Dunque
questi demoni mostravano i loro libro alla gente comune e, se si
illuminava, allora quello era il loro partner. Per sonfiggere un Mamodo
occorreva infliggergli ferite mortali o bruciare il suo tomo. Solo
l'ultimo rimasto sarebbe diventato il Re...
Tia era al concerto della sua compagna, Megumi, una delle cantanti
più famose in giappone. La bambina voleva che lo spettacolo
andasse a buon fine, senza attacchi da parte dei nemici, di uno in
particolare. In quella battaglia lei non poteva fidarsi di nessuno,
l'aveva capito dopo quel tradimento. Purtroppo i suoi incantesimi erano
soltanto scudi, non poteva fare molto. Prima di andare sul palco Megumi
le chiese se era davvero in grado di farcela da sola. In fondo loro
nelle battaglie precedenti avevano potuto solo difendersi e scappare.
Troppe volte Tia era tornata a casa insanguinata, ormai era questione
di tempo prima che quel Mamodo l'avrebbe trovata nuovamente. E non
l'avrebbe più lasciata scappare.
In ogni caso, Tia era decisa. Non avrebbe vissuto nella paura. Stavolta
avrebbe protetto Megumi ed il suo concerto. Si mise a guardia della
porta di accesso alla sezione per accedere ai camerini. Quella era
l'unica via per il palco e chiunque fosse passato, lei lo avrebbe
fermato. La porta iniziò ad aprirsi. "Ecco, - pensò Tia -
Mars era arrivato per combattere.".
Si ricordava quando lo aveva incontrato la prima volta dopo essere
stati mandati sulla Terra. Era così felice di rivedere il suo
migliore amico. Finalmente i suoi scudi potevano proteggere qualcuno.
Non doveva più scappare. Mars l'avrebbe protetta come aveva
fatto nel mondo dei Demoni. Ma il suo viso era diverso, un'ombra feroce
passò sul suo volto ed il sorriso divenne un ghigno. Il suo
compagno recitò un incantesimo; delle catene piene di spine la
colpirono e le straziarono il corpo, quello che lui aveva accarezzato
dolcemente durante i loro picnic nell'altro mondo. Mars
dichiarò: "In questa battaglia non ci sono alleati. Non sei una
mia amica, ti devo sconfiggere con ogni mezzo. Io sono un Mamodo
d'elitè, non ho tempo per moscerini come te. Sei debole. ". Alle
ferite sul suo corpo si sommarono quelle inflitte alla sua anima. Mars
continuò nei suoi attacchi violenti e feroci, gli scudi di Tia
si infrangevano sotto quei colpi. Infatti la forza degli incantesimi
proveniva dal cuore, fosse alimentato da sentimenti buoni o cattivi.
Alla fine Megumi era riuscita a portarla in salvo, grazie all'arrivo
dei suoi fan che l'avevano trovata e dunque il Mamodo si era dovuto
ritirare per nascondersi. Da quel giorno Tia era cambiata, non era
più la bambina sorridente e fiduciosa. Era piena di paure e
sospetti, si fidava solo della compagna e continuava a dire che non
c'era spazio per l'amicizia in quella lotta.
La porta si aprì del tutto ed entrò Zatch. Proprio lui,
il Mamodo che piangeva per ogni cosa ed era sempre stato trattato male
da tutti. Tia non lo sopportava... era un debole una volta e lo sarebbe
semrpe stato. Le dispiaceva affrontarlo ma almeno avrebbe potuto
salvare la riuscita del concerto. Era sicura di poterlo battere. Zatch
avanzò disinvolto e quando le fu di fronte le chiese se poteva
passare, voleva vedere il concerto. Tia non capiva... non si ricordava
di lei? Perchè non cercava di aggredirla? Gli chiese: " Sei
Zatch vero? Non ti ricordi di me? Certo, ero solita tormentarti
perchè eri un piagnone ma sembra che tu mi abbia
dimenticato...". Lui le raccontò che aveva un'amnesia, ma era
felice di aver trovato un Mamodo con cui parlare. "Ti ho trovato
finalmente, Tia!" proclamò soddisfatta una voce dal corridoio.
Era proprio Mars stavolta. La bambina cercò di scappare ma il
crudele Mamodo la minacciò di attaccare gli spettatori se fosse
fuggita. Le lacrime spuntarono dai suoi occhi, "Ti prego Mars, Megumi
è venuta fin qui per rendere felice quella gente, non puoi
rovinare il suo concerto. Lei ha sempre combattuto al mio fianco, senza
pretendere nulla. Il suo corpo è pieno di cicatrici a causa
degli incantesimi che l'hanno colpita perchè i miei scudi si
sono infranti. Ora ho la possibilità di combattere per lei, di
ricambiare ciò che ha fatto per me. Promettimi che dopo avermi
sconfitto, te ne andrai e la lascerai stare.". - "Interessante. Se le
cose stanno così, allora rovinare il concerto sarà la
prima cosa che farò dopo averti rispedita nell'altro mondo." -
Mars pronunciò queste parole con un tono perfido. Tia lo
guardò negli occhi e vide solo la malvagità in essi, non
più la dolcezza di un tempo. "Garon!" recitò l'uomo
dietro all'ex-amico e dalle mani del Mamodo partì una trave
piena di punte aguzze in direzione della bambina devastata dal dolore.
Tia aspettò il colpo ma questo non arrivò. Riaprì
gli occhi e vide Zatch, davanti a lei, che aveva bloccato l'attacco con
il suo corpo. "Tia, per favore, trova il mio compagno. Si chiama Kiyo,
è al concerto. Fa presto. E' importante per te questo concerto,
vero? Allora chiamalo. Io ti proteggerò. Io proteggerò
tutti fino al tuo ritorno.". La bambina si voltò ed inizò
a correre, ignorò il sangue che le bagnò il vestito,
probabilmente era quello di Zatch. Anche Mars lo aveva riconosciuto per
quel bimbo debole che era, si sarebbe divertito molto a torturarlo.
Altri colpi andarono a segno ma quel Mamodo non stava indietreggiando.
"Avevo detto che non ti avrei fatto passare, no?" osò dirgli.
Nessuno parlava in quel modo all'Elitè, lo aspettava una severa
punizione per la sua presunzione, maledetto moccioso!
Mentre correva verso la platea, Tia ripensò alle parole di Mars.
Perchè Zatch avrebbe dovuto proteggerla? Non esistevano amici in
quella situazione.
Allora si girò e corse verso il palco, da Megumi.
La cantante la vide ed interruppe lo spettacolo con una scusa
qualunque, aveva capito chi era arrivato. Quando arrivarono nel luogo
del combattimento, Zatch era coperto di sangue, a terra.
Mormorò: "Perchè non hai chiamato Kiyo?
Perchè...?". Diede mentalmente la colpa dell'accaduto al
bambino, non avrebbe dovuto intromettersi, nessuno gliel'aveva chiesto.
Mars sferrò i suoi attacchi ma Meguri creò una barriera
attorno a loro urlando "Seushiru!". "Mi dispiace ma ora sono
più potente dell'ultima volta, ti sconfiggerò!"
annunciò il nemico. Al suono di "Eiasu Garon" una catena
partì dalle sue mani e passò sottoterra fino all'interno
della loro barriera, colpendo Megumi e Tia con forza e scaraventandole
sul muro. Senza più forza, la bambina si girò verso dove
prima c'era Zatch per implorarlo di mettere in salvo la cantante.
Almeno lei si sarebbe salvata. Ma non c'era più nessuno, era
scomparso. Ancora una volta Tia aveva creduto invano negli altri, non
avrebbe più commesso lo stesso errore in futuro. Doveva
ricordarselo che ognuno era per conto suo. Si alzò in piedi
davanti a Megumi, doveva proteggerla, almeno questa volta. Un fulmine
giunse dalle sue spalle e colpì Mars con forza buttandolo a
terra. Zatch era tornato con il suo compagno, per lei, come aveva
promesso. Non poteva crederci. "Bel lavoro Tia, grazie. Ora ce ne
occupiamo noi" disse Kiyo. Ancora sospettosa la bambina gridò:
"Perchè ci state aiutando?". Kiyo rispose che era una domanda
senza senso e riprese lo scontro. Una raffica di sfere di metallo si
abbattè su Zatch che riuscì a schivarle tutte tranne una.
Doveva avvicinarsi al nemico e colpirlo direttamente, bastava solo un
colpo potente e sarebbe finito lo scontro. Avanzava verso di lui
velocemente, ma subiva molte ferite da ciò che Mars gli lanciava
contro. La bambina tentennava, avrebbe dovuto aiutarli...? Anche loro
sarebbero diventati avversari in seguito... Era questa la natura della
battaglia per il trono. Alla fine Tia mise da parte i suoi dubbi e si
decise. Zatch era ad un passo dal sul nemico, tuttavia quello stava per
scagliargli il suo incantesimo più potente. Uno scudo si
interpose tra i due bloccando l'attacco, poi un fulmine colpì il
Mamodo d'Elitè ed il suo libro bruciò, rispedendolo nel
suo mondo. "Cosa si prova a venire sconfitti da chi consideri un essere
inferiore? Hai riso delle lacrime di Tia e del suo desiderio. Non
potevo perdonarti." affermò Zatch. Megumi e Tia si avvicinarono
ai loro salvatori. La bambina parlò: "Non sei cambiato affatto,
Zatch. Anche se eri debole, ti opponevi sempre alle ingiustizie.
Soltanto che ora non sei più debole.". "Non vogliamo combattere,
mi sembrate delle brave persone. Tia potrebbe essere un Re gentile
dunque diventiamo alleati ok? Ora torno al concerto, voglio vedere il
gran finale!" disse Kiyo, e ritornò da dove era venuto.
Una voce pronunciò: "Saisu!".
Un debole raggio rosa colpì il libro di Zatch, facendogli prendere fuoco.
Megumi affermò: "In questa battaglia, non ci sono alleati.".
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Teoricamente il finale doveva essere felice, però così
sarebbe mancato l'effetto di chiusura netta della storia... e poi
almeno così è più originale XD
Ecco Besse questa era dedicata a te, non sarà chissà cosa
(quella di Regal svetta sovrana >.>) però è la
prima che mi è venuta ò.ò Chà
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