Bianco. Come una lacrima.

di Brokenhearted
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Ehii xD  Eccomi tornata in questo campo! In realtà questa era una fic vecchia, che ha fatto deprimere chiunque l'abbia letta. Non c'è una coppia precisa, ma per me ovviamente è SheRei u.u <3 Boh, hope you like it.

 

[Bianco, era tutto bianco. La città coperta di neve, quest’ultima che cadeva dal cielo, il tuo sorriso dai denti candidi. Ridevi. Eri così bella… sembrano passati secoli, eppure so che sono stati solo fugaci minuti, minuti fatali. Sono corso da te, senza accorgermi dell’auto che arrivava. Tu hai urlato, ma era troppo tardi. Una grande luce, bianca anch’essa. Il rumore di una brusca frenata e poi dolore. Tanto dolore, alla testa. Come se si fosse spaccata in due. Ora so cosa prova un cocco quando lo rompi. E adesso, non sento nient’altro che i classici rumori ospedalieri. Non sento neanche il mio corpo, riesco solo a pensare e ad ascoltare. Non posso aprire gli occhi, non me li sento. Tuttavia percepisco qualcuno entrare e la porta sbattere. A un tratto, la tua voce mi parla. – Shade, io ti-ti amo. È la cosa che mi ha fatto sempre an-andare avanti, anche n-nei momenti più b-brutti – balbetti. Poi scoppi in pianto. – D-devo lasciarti andare, no-non posso trattenerti qui, anche se lo vo-vorrei. Mi mancherai. – esci, sento i tuoi passi allontanarsi. Vorrei fermarti, ma non posso. Non voglio che tu mi lasci, anche se sto per morire. Sebbene me ne renda conto, non lo desidero. Ho tante cose che vorrei fare insieme a te. Rabbia, insieme al dolore. Sento entrare altre persone, sento dei bisbigli. E la voce di tua sorella, mista a quella del suo fidanzato Bright. – Shade, non ti dimenticheremo mai. Volevamo soltanto farti un ultimo saluto. – tua sorella singhiozza e probabilmente Bright la stringe a sé, per consolarla. Me li immagino e mi commuovo. Vorrei stringere te, tra le mie braccia, ma non potrò farlo mai più. All’improvviso i singhiozzi si fermano, come se fosse successo qualcosa. Tua sorella corre fuori, Bright non fa altro che ripetere “guarirai, guarirai” ed io non capisco cosa succede. Sento il caos, porte che sbattono, e poi tu. – Sta… piangendo! – ora comprendo. Ho versato una lacrima al pensiero di stringerti, e ora tu pensi che guarirò. “Una lacrima, buon segno” penserai, ed io ne sono felice. Vorrei sorridere ma non ho controllo dei muscoli. Sento un’ultima porta sbattere e poi silenzio.


– Tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
uuuuuuuuuuuuu –.

“ Mi dispiace, signorina, l’abbiamo perso. Non c’è più niente da fare”





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