Pezzi di Memoria

di LetItShine
(/viewuser.php?uid=146629)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Mi sono tuffata in un mare da cui non riesco più a riemergere. Non mi oriento.
Cerco di calmare quel dolore che mi corrode il petto, ma è sempre peggio. Ogni delusione, ogni sconfitta, sono brecce laceranti. Non conosco le lacrime, ricordo di sentimenti passati, perciò questa sofferenza è senza limite.
Ovunque, attorno, sorrisi, gioia. La vita va avanti inesorabilmente, anche se io ho ormai perso il ritmo del tempo.
Le feste, un tempo motivo di felicità, ora sono solo l’espressione pratica delle mie illusioni mentali, un’ulteriore prova del vuoto che mi circonda.
Le cose positive hanno poco effetto su di me, mentre le delusioni mi squarciano l’anima e mi distruggono il cuore.
Sto per esplodere. Voglio esplodere. Devo. Ma non posso.
Aspetto la maggiore età per dare un senso alla mia vita, sempre che ne abbia.
 
Se Dio, o chicchèssia ha voluto per me di farmi impazzire, direi che è molto potente, e sadico.
È questo l’essere adolescenti?! Essere incompresi, non capire. Far arrabbiare, arrabbiarsi.

Ma dovrà pur avere una cura, una soluzione, una fine, questa situazione che sprigiona adrenalina, ma mi fa così male da farmi rimanere immobile sul letto, incapace di muovermi, in grado solo di pensare, vorticosamente, a tutto, a niente.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=801312