You,
in Her Eyes
Quando era cominciato tutto?
Era
estremamente difficile
rispondere a quella domanda, soprattutto in quel momento, con le mani
di Hana
sul suo corpo e il suo respiro a solleticargli il collo.
Non era
nemmeno il momento adatto
per porsi una domanda del genere.
In
realtà, quella domanda non
doveva nemmeno esistere.
Eppure era
lì, a ronzargli nella
testa come una mosca estremamente fastidiosa.
Ora, nemmeno
pesare al fatto che
non dovrebbe pensare a una cosa del genere in quel momento era da
considerarsi
una cosa estremamente sbagliata.
Una carezza
un po’ più lasciva
della ragazza gli fece perdere il filo del discorso mentale e, mentre
la
baciava con trasporto, Ryohei arrivò persino a dimenticarsi
quello che stava
pensando.
Dopotutto
non poteva essere così
estremamente importante, no?
No, decise.
Nulla era
più importante di Hana,
sdraiata sotto di lui con solo il sudore ha farle da vestito, in quel
momento.
Non
c’era niente di così
estremamente urgente come baciarla, mentre le sue dita giocavano con i
suoi
corti capelli corvini.
Lunghi.
I capelli di
Hana erano lunghi.
La
correzione mentale riportò in
primo piano la questione.
Era assurdo.
Estremamente
assurdo.
Estremamente
sbagliato.
Estremamente
eccitan…no!
Le sue mani
si fermarono,
smettendo di tracciare quei sentieri invisibili che erano andati a
comporre il
corpo di lei, trasformato il quello di un lui…e non un lui
qualsiasi, ma quel lui
così estremo
-Ryohei?-
La voce
affannata di lei lo
raggiunse, in una muta domanda sorpresa, come una pugnalata
estremamente
dolorosa dalle parti del cuore.
Lui non
rispose, semplicemente
perché non c’era nulla da dire.
Si
limitò a guardare intensamente
quegli occhi grigi….blu,
rubandone la
dolcezza.
-Ti amo-.
Ryohei
sussurra nel suo orecchio
quelle due parole, che gli costano un estrema fatica e tutto il suo
coraggio,
ma che sente di, in qualche modo, doverle e volerle dire.
Sul volto di
Hana sboccia un
sorriso che le illumina il volto , e i suoi occhi si riempiono di
gioia,
rendendola ancora più estremamente bella di quanto non sia
già.
-Anch’io
ti amo-.
Un bacio
suggella la loro
dichiarazione, ma per Ryohei quel gesto ha solo un retrogusto amaro,
perché
ormai ha capito.
Ha capito
che la domanda giusta
era un altra.
Ha capito
che forse la risposta
nemmeno conta.
Ha capito
che le parole che
avrebbe voluto sentire all’estremo erano altre.
“Ti
morderò a
morte”
E allora
capisce che ormai il
danno è fatto, e che ciò a cui sta andando in
contro è un casino estremo.
E non ne
uscirà facilmente.
°Free
Talk°
Oddio
ma
perché l’ho fatto?
Davvero,
qualcuno dovrebbe impedirmi di fare cose del genere!
Volevo
scrivere una 3387 (io amo questa coppia), ma anche una 3318 (si, amo
anche
loro, picchiatemi pure XD)…e poi boh…le idee si
sono unite ed è uscita questa
cosa non meglio definita.
Inoltre
temo di non saper scrivere –in generale, ma nello specifico-
dal punto di vista
di Ryohei.
È estremamente
difficile pensare come penserebbe lui….quindi
boh….diciamo che è un esperimento
fallito?
Prometto
di non farlo più. (Ormai non mi crede più nessuno)
Baci,
Seki
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