[11 settembre 2001]
Da quando le Torri erano crollate, America non era stato più lo stesso.
Qualcosa lo aveva preso e spinto a spendere denaro e uomini alla ricerca di Afghanistan, nella cui casa abitava il gatto che aveva deciso di distruggergliele.
Alla fine aveva solo distrutto ancora di più la già debole e piccola nazione, e il suo modo di fare lo aveva esposto a critiche da parte degli altri paesi.
Ma lui sarebbe andato avanti finché la tana del gatto non sarebbe stata trovata e l’animale stanato e ucciso, possibilmente. Anche a costo di andare per sospetti e non certezze. E a causa di questo, essere brutale con altri paesi.
[2 maggio 2011]
Finalmente il gatto aveva smesso di miagolare le sue minacce, ma le sue idee giravano ancora nella testa di altri. Aveva trovato il suo rifugio ad Abbottabad, anche se Afghanistan lo proteggeva. Ed era stata la sua fine. Del gatto, ma non della sua organizzazione.
America sapeva che non poteva abbassare la guardia, ma si sentiva comunque contento. Aveva pacificato il suo desiderio di vendetta, ma sapeva anche che i suoi problemi erano ben lontani dall’essere finiti…
Spazio dell’autrice: questa fanfic è un crossover con Hetalia e il manga Afghani-stan, entrambi di himaruya; il secondo tratta dell’Afghanistan e dei paesi confinanti, sempre con il sistema personificazione delle nazioni, e così Al Qaeda mi è sembrato che fosse personificato da un gatto che attacca il personaggio di America nell’opera (è diverso dall’America di Hetalia).
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