WORDS
di iceygaze
Non ho mai potuto vivere una vita “normale”
Molto più semplicemente non ho mai voluto viverla.
Aveva ragione Asuka, io sono, o
meglio ero una bambola, ma tu mi hai cambiato, tu hai acceso quella fiamma nel
mio cuore che prima non aveva mai bruciato, hai aperto i miei occhi, e mi hai
fatto capire che dovevo ribellarmi, che dovevo smettere di obbedire
pedissequamente agli ordini che mi impartivano, che
dovevo imparare a fare di testa mia.
Non so cosa provo per te Shinji, è
la prima volta che “sento” qualcosa, ed è stato un attimo, un lampo, tutta una
serie di piccoli gesti gesti che mi hanno fatto sentire importante, ma non
importante ai fini di una missione, no, importante per te.
Non dimenticherò mai di quando quando
tu sei venuto a soccorrermi quando il terzo angelo ha attaccato il Geofront facendo crollare il soffitto o di quando sei
venuto a portarmi il tesserino e non solo mi hai visto nuda, ma alla fine ci siamo anche avvinghiati assieme sul pavimento; quella volta
non ho provato niente di niente, ma sono sicura che ora come minimo arrossirei
e un bello schiaffone non te lo leverebbe nessuno.
Sono certa che però la mia epifania sia avvenuta durante il combattimento contro il quinto
angelo; mi era stato ordinato di proteggerti e così avevo fatto, anche a costo
della vita, ma non è questo il punto, il punto è che tu finito il combattimento
sei corso ad aiutarmi, esattamente come aveva fatto tuo padre, con la sua
stessa preoccupazione negli occhi, ma chissà perché tu piangevi, e le tue lacrime,
le tue parole mi hanno fatto sorridere, per la prima volta, e lo so che non era
un sorriso come quelli che il signor Koji mandava
alla signorina Misato, ma tu lo avevi notato e avevi
sorriso di conseguenza. Per la prima volta Shinji mi
sono sentita realmente importante, non come strumento di guerra com’è per tuo
padre, ma importante come persona.
Da quel giorno ho iniziato a vederti sotto una luce diversa,
non eri semplicemente il Third
Children od il figlio del comandante Ikari, no, tu eri diventato Shinji
per me, il mio amato Shinji.
Amore, che strana parola in bocca a me, vero?
Beh, non solo la parola amore, ma anche qualsiasi parola che
si riferisca ad un qualsiasi sentimento che non sia indifferenza stona se
uscita dalla mia bocca, ma così com’è vero che da quel momento ho iniziato ad
amarti è anche vero che ho iniziato ad odiare Asuka
solo per il fatto che poteva starti vicno mentre io ero sempre sola in quell’appartamento;
più che odiare Asuka ero gelosa marcia di lei così
come lei lo era di me perché anche se ti stava vicino aveva capito che i tuoi
sguardi più dolci erano rivolti a me.
Si, anche se pensavi
che non me ne fossi accorta, avevo colto la differenza del tuo sguardo
quando lo volgevi verso di me e di tutta quella dolcezza che mi accarezzava,
non sai quanto mi sentivo bene e quanto ero felice di
tutto ciò, anche tu forse provavi qualcosa di me, anzi, ne ero certa, e questo
mi rendeva ancora più felice.
Per la prima volta ho compreso che la mia missione non era più sconfiggere gli angeli, anche a costo di morire nel
farlo; no, ora ho capito, devo si sconfiggere gli angeli, ma devo tornare,
tornare per Te.
E’ stato un cambiamento bello, bellissimo, fantastico; la
cosa più bella che mi sia mai capitata, non sono più una bambola, sono finalmente
diventata una normale ragazza di quattordici anni che è capace di amare, di
odiare, di relazionarsi con gli altri, beh, non
proprio con gli altri, con te, ma mi va bene lo stesso.
Il momento più bello di tutta la mia esistenza è stato ieri
sera, com’è stato bello restare davanti al fuoco per tutta la notte avvolta e
protetta dalle tue braccia; non penso di conoscere le parole adatte per
descrivere quello che ho provato; so solo che quando mi hai baciato ho sentito
tutto il tuo amore e questo mi ha fatto sentire la
persona più amata e più importante del mondo.
Ora tu sei qui al mio fianco che stai dormendo e non hai la
minima idea di quello che ci accadrà da qui a poche ore, quella contro il
sedicesimo angelo è una missione suicida, ho sentito dire che dopo questo
combattimento basterà un solo Eva per completare la “missione”; ho il presentimento che uno dei noi due domani non farà
ritorno alla base, ma ti giuro che non sarai tu.
Quello che non sai è che io tornerò anche se dovessi morire,
o meglio, non sarò io ma un’altra me! Perché Asuka
aveva ragione a dire che ero una bambola, ma non era propriamente esatto, io
sono un clone e come tale ritornerò in vita, avrò i
ricordi di tutto quello che è avvenuto tra di noi ma purtroppo non posso di
assicurarti che proverò ancora gli stessi sentimenti e men
che meno sono così illusa da credere che tu possa amare la mia copia perfetta.
Ci sono troppe incognite in quello che accadrà se davvero
morirò, ho il panico, il terrore di quello che accadrà, ed è
per questo che sto scrivendo queste righe, perché tu possa fare le tue
scelte, e soprattutto perché tu non soffra senza saperne il motivo perché tu
non lo meriti.
Ti amo Shinji
Ti amo davvero e non vorrei
dirtelo, ma devo anche se so che odi sentirtelo dire da me:
ADDIO mio amore.
FINE
Perdonate questa mia mania di scrivere fic
epistolari ma sono quelle che forse mi vengono meglio, cmq,
chiedo umilmente perdono a tutti i veri fan di Evangelion che leggeranno questa fic,
io sono decisamente un neofita in materia e non so neanche tanto bene perché mi
sono deciso a fare questo, ma devo ammettere che leggendo il manga la figura di
Rei mi ha colpito, non so bene perché, o più semplicemente non so come
spiegarlo, fatto sta che una sera ho scritto di getto questa fic ed eccola qui.
Come al solito non ho fatto
correzioni se non quelle ortografiche (anche se sono convinto che di errori ne
abbia messi dentro cmq qualcuni)
perché penso che le prime versioni siano sempre le più belle, e cmq chiedo scusa per i miei errori per quel che riguarda il
plot.
Ciao
iceygaze
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