Il lieve profumo del
cioccolato
I
particolari di una stanza che non conosceva presero forma davanti ai
suoi occhi, con lentezza. I muri dipinti di verde, il pavimento di
legno chiaro, una stufa accesa in un angolo, un tappeto intrecciato.
Era piccola, ma calda ed accogliente. Cercò di muoversi, ma
le fitte dolorose che gli attraversarono il corpo lo inchiodarono al
materasso. Era troppo morbido, pensò, cercando di sistemarsi
meglio. La pioggia scrosciava al di là della grande
finestra, e le gocce d'acqua scivolavano con grazia lungo i vetri. In
quel momento si aprì la porta, cigolando rumorosamente. “Ehi,
ti sei svegliato! Stavo iniziando a preoccuparmi.” Quando la
figura familiare di una ragazza gli si avvicinò, capì
dove si trovava. Quella era la stanza degli ospiti di casa Potter,
la stessa che aveva aiutato a ridipingere solo poche settimane prima.
“Lily,” sussurrò, con voce roca. “Non
riuscivo a ricordarmi di casa tua, devo esser messo proprio
male.” Lei gli sfiorò la fronte con la dita. “Non
ti sforzare, Remus. Non hai la febbre, ma sei ancora debole.” “Cos'è
successo?” “Devi fare colazione,” disse Lily.
“Sono ancora calde, le ho appena sfornate.” Gli porse un
piatto, decorato da quadretti bianchi e rossi. Remus cercò
di sorridere. Mentre afferrava una brioche, fragrante e profumata di
cioccolato, si rese conto di essere affamato. Addentò un
angolo del dolce, lasciando che il sapore del burro e dello zucchero
gli lambissero il palato. “Cosa...” “Durante
l'ultima luna piena ti sei quasi ucciso. Quando ti hanno portato qui
eri coperto di sangue, per un attimo ho pensato che i Mangiamorte vi
avessero attaccato. Secondo James non eri mai stato così
aggressivo, da quando vi trasformate insieme. Per fortuna ho sempre
una scorta di pozione Cura Ferite e sono riuscita a limitare i danni.
Sirius e Peter sono passati ieri, ma non ho voluto che ti
svegliassero.” “Quanto ho dormito?” “Quasi
tre giorni.” “E mi hai curato sempre tu?” “Ti
saresti fidato di James?” domandò Lily, senza nascondere
il sarcasmo. “Anche se ha preso il M.A.G.O in Pozioni sarebbe
stato capace di farti morire per davvero!” “Hai
ragione, non è molto affidabile come Medimago.” “Per
fortuna ci sono io...” Gli fece l'occhiolino, prima di
sollevargli con delicatezza la giacca del pigiama. “Stai
migliorando, se metterai l'unguento che ti ho preparato non
dovrebbero rimanere molte cicatrici.” “Mi hai anche
fatto un unguento?” “Certo, ne avevi bisogno.” “E
mi hai preparato queste,” proseguì, indicando le
brioches. “Al cioccolato, le mie preferite.” “Lo
so,” annuì Lily, che sembrava sorpresa. “Come
fai ad essere così?” “Così
come?” “Così...” Remus si interruppe. La
pioggia era aumentata di intensità, e il vento sferzava i
vicoli del villaggio. Non distolse lo sguardo da quello di Lily,
ferma di fronte a lui. Avrebbe voluto sfiorarle la guancia,
toccarle i capelli, respirare il suo profumo. Avrebbe voluto
avvicinarsi ancora, come mai aveva avuto il coraggio di fare, ma
rimase immobile. “Non finisci la frase?” Scosse il
capo. “Se James ti avesse lasciato scappare l'avrei dato in
pasto alla Piovra Gigante, sai?” Lily sorrise, baciandogli
la guancia. “Ti lascio i dolci, voglio che ne mangi almeno
altri due. E ti proibisco di alzarti fino a domani!” Remus
annuì, docilmente, e la guardò finché non si
chiuse la porta alle spalle. Il lieve profumo del cioccolato lo
fece scivolare di nuovo nel sonno.
*
* *
NOTE
Non
mi ero mai cimentata con una Remus/Lily, quindi ho deciso di provare
a scriverne una per l'Amortentia
contest di Lyla Baudelaire. Per quanto riguarda questo
pairing, ho preso spunto da una frase presa da un'intervista fatta
alla Rowling qualche anno fa, questa: “Lupin was
very fond of Lily, we'll put it like that, but I wouldn't want anyone
to run around thinking that he competed with James for her.” A
Remus interessava molto Lily, ma non si è mai messo in
competizione con lui. Peccato, sarebbe stata una sfida interessante
secondo me...
Alla
prossima!
Flea.
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