Just a matter of points of view

di honeysuckle_s
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In tante ad aspettarlo.
In tante ad assoggettarsi alla sua figura.
In tante a toccarsi le labbra al vederlo passare.
In tante ad accorgersi dei suoi occhi.
In tante a riflettere la propria immagine in quelle iridi profonde e strette.
In tante ad aspettarlo.
In tante a compiacersi di tanta fortuna.
In tante a godersi una vicinanza inaspettata.
In tante a sentire il calore del sole, e anche della luna.
In tante a sentir nascere un sentimento indomabile nel petto.
In tante ad aspettarlo.
In tante a realizzare la propria sessualità.
In tante a realizzare la sua sessualità.
In tante a realizzare le due sessualità.
In tante a sentire il seme, dentro e fuori.
In tante ad aspettarlo, estasiate.


In tanti ad aspettarlo.
In tanti a realizzare la propria sessualità.
In tanti a realizzare la sua sessualità.
In tanti a realizzare le due sessualità.
In tanti ad osservare quell'attimo.
In tanti a stupirsi di sé stessi.
In tanti a stupirsi di lui.
In tanti a provocarlo.
In tanti ad essere provocati.
In tanti a seguire quel richiamo irresistibile.
In tanti a convincerlo a seguire quel richiamo.
In tanti a farsi convincere a seguire quel richiamo.


Quante Rin aveva incontrato? Quante Kagura? Quante ragazze estranee alla sua antica memoria? Qaunti Naraku? Quanti Inuyasha?
Non avrebbe saputo dirlo; aveva perso il conto, ormai. E quante di queste Rin, Kagura o ragazze, e quanti di questi Naraku o Inuyasha che aveva incontrato lo avevano intrattenuto, prima che il suo sguardo divenisse realmente pericoloso, raccontandogli storie così fantasiose? Non avrebbe saputo dirlo; aveva perso il conto, ormai.

Impugnò la sua katana e si levò in piedi, calmo come il mare d'estate.
Non gli interessava una spiegazione, anche logica, del perché fosse un così forte (s)oggetto del desiderio, in tutti i sensi.
Non gli interessava riflettere su quelle storie che lo volevano così diverso da com'era sempre stato.
Non gli interessava tagliare gole piene di arroganza o incuriorirsi su certi racconti fino a realizzarli.
Il suo passo era lento ed elegante.
L'unica compagnia che avrebbe accettato era quella della sua ombra.




Ciao ragazze!! Mi scuso anzitutto per l'assenza prolungata... Sapete com'è, estate, uscite, mare, risate... Ora è tutto finito, ma mi terrò lontana da "Beauty and the demon" ancora per un pezzo... La tesi ha l'assoluta precedenza! Nel frattempo, caricata da mille stimoli scrittori, letture, citazioni, note a piè di pagina, provocazioni, teorie linguistiche ed un cervello che si sta abituando a ragionare in fretta (il tempo stringe!) torno momentaneamente in scena con una breve fic, dopo forti riflessioni sul Principe.
Secondo me è questo quello che pensa DAVVERO il nostro Sesshomaru!
Ci tengo a puntualizzare che la fic non è una provocazione, non vuole far da monito a seguaci dell'eros o yaoiste e non vuole essere un tacito rimprovero, anche perché, se lo fosse, sarei la prima a dover recitare il Mea Culpa.






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