Favola
Capitolo Unico
-Tanti auguri a te, tanti auguri a
te! Tanti auguri a Kagome, tanti auguri a te!! Dai Kagome, fai cis!?- Il flash accecò per un
attimo gli occhi della ragazza, che dovette sbatterli per diversi secondi, nel
tentativo di tornare a vederci bene. La torta era lì, davanti a lei, piena di
panna e crema pronta per essere divorata...Con sopra quelle 18 candeline che
tanto aveva sognato finalmente di poter spegnere!
-Sei pronta a soffiare?!
1,2,3...Esprimi un desiderio!- Kagome chiuse per un attimo
gli occhi, e mille pensieri le vorticarono in testa:
mille desideri, tutti da esprimere, ma solo uno a cui poter dare la
precedenza...Gli esami? Nuovi amici? La salute? Una macchina? Un’amore?...O magari la speranza
che tutto ciò si avveri?!
Kagome tornò con i piedi per
terra, soffiando energicamente sulla torta, fino a far spegnere quelle piccole
fiammelle, lasciando solo un vorticoso fumo grigiastro sopra le loro testoline
nero carbone.
Le sue migliori amiche le avevano organizzato
una festa a sorpresa, in un bel locale del centro città, con tanto di cena,
torta e regali...Anzi no, regalo!
-Ci abbiamo pensato sopra un bel po’,Kagome-chan! Non sapevamo se regalarti ognuna di noi una
cosa diversa, o se invece fosse il caso di unire le
nostre forze in un unico fantastico regalo...Ebbene, abbiamo tutte optato per
la seconda possibilità, e quella testolina calda di Rin
ha avuto la fantasmagorica idea di comprarti questo!- Sango
le porse fra le mani un pacco di notevoli dimensioni, ed anche abbastanza pesante!
-Ma...Che diavolo! Quanto pesa...-
-Su su, aprilo!- Kagome poggiò la scatola sul tavolo, per poi togliere il
fiocco ed il coperchio...
-...Ahhh!!! Ragazze, oh Kami!!! Non dovevate!!!- Un bellissimo e dolcissimo
cucciolo di samoiedo* la guardava con la lingua a
penzoloni, ed i suoi occhioni neri come la notte più
buia! La ragazza lo prese fra le braccia,
stringendoselo al cuore e riempiendolo di baci sul muso...Anche il cucciolo non
sembrava affatto impaurito da tutta quella confusione e quelle sconosciute
-Mi sono ricordata che desideravi avere un cane, già da un
po’ di tempo! Così, abbiamo deciso all’unanimità di comprartene uno...-
-Oh, grazie Rin-chan! E grazie anche a tutte voi, è stato il più bel compleanno
della mia vita!- L’euforia fu guastata dal capo del locale, che alle loro
spalle, guardava di traverso il povero cucciolotto
che si accoccolò meglio fra le braccia della sua padrona!
-Non sono ammessi animali nel mio ristorante!-
-Eh?...Ah, già, mi scusi davvero!
Ora ce ne andiamo...- Il proprietario le guardò storto
un’ultima volta, per poi dirigersi tutto impettito verso la cassa.
Le ragazze se ne andarono qualche
minuto più tardi...
-Come lo chiamerai?-
-Non so nemmeno di che sesso è...-
-E’ un maschietto!-
-Mh...Ci penserò
su, poi vi faccio sapere!-
-D’accordo!...Bè, io andrei a casa, si è fatto tardi...-
-Ti seguo anch’io, Rin!-
-Vado anch’io! Grazie ancora per la splendida festa, e per
il magnifico regalo ^^-
-Non c’è di che! A domani...-
-Si, ciao!- Kagome mise per terra
il cucciolo, per lasciarlo scorazzare un po’, visto che aveva passato del tempo
chiuso in quella scatola! Doveva pensare a che nome dargli, assolutamente...E
poi, sarebbe stato ancora più difficile dirlo alla mamma, e far sì che non si azzuffasse con il suo gatto, Buyo!
“Speriamo non porti solo guai, questo cagnolino...” Il cucciolo la guardò, quasi stesse sorridendo, mentre
zampettava di qua e di là, e Kagome non riusciva a
togliergli gli occhi di dosso...Già sentiva di volergli bene, e se qualcuno a
casa avesse avuto da ridere, avrebbe dovuto vedersela
con lei!
Entrarono insieme nel parco, completamente vuoto, e Kagome si sedette ad una panchina, non perdendo mai di
vista il suo cagnolino. “Potrei chiamarlo...Vediamo...Non voglio che sia un
nome banale, deve essere un nome importante, che si ricorda!...Uhm...Potrei
pensare ad uno di quei nomi che il nonno mi ripete nelle sue strambe storie sui
demoni...! Ma io non sto mai attenta quando me le
racconta...Ehh, stavolta sarebbe potuto tornarmi
utile...” Il cucciolo le zampettò vicino, attirando la sua attenzione.
-Che c’è, piccolino?- La ragazza,
lo prese in braccio.
-Che nome ti metto, eh?!...Te non
hai qualche preferenza?- Lui la guardò, abbassando la testolina pelosa verso
sinistra.
-Già, lo sospettavo...Sai, il mio nonnino è un monaco che
conosce tante storie strane su creature vissute tanto, tanto tempo fa...! Credo dovrai farci l’abitudine,
piccolino!- Gli disse, sorridendo.
Kagome gli carezzò quelle piccole
orecchie morbidissime, ed ebbe come un flash nella testa! Si alzò dalla
panchina, sorridente, alzando verso il cielo il
cucciolo.
-Ho trovato! Ti chiamerò...Inuyasha!! Ti piace?- Il cagnolino abbaiò,
come ad assentire.
-Ahh, si
che ti piace!-
Kagome lo mise per terra, ma il
piccolo Inuyasha incominciò a correre attirato
probabilmente da qualcosa...
-Inuyasha! Dove
vai? Torna qui!!- Kagome gli
corse dietro, inoltrandosi così nel boschetto accanto il parco! Non si sentiva
molto sicura nello stare completamente da sola, in piena notte! Ma doveva assolutamente riuscire a ritrovare Inuyasha! Non poteva certo lasciarlo
vagare tutto da solo...Era pur sempre un cucciolo!
Finalmente, uscì da quella coltre di alti
alberi, ritrovandosi in una piccola radura aperta, con un bel laghetto al
centro di questa...Il cucciolo, stava tranquillamente bevendo dell’acqua...Kagome corse sino a lui, accarezzandolo...
-Mi hai fatto prendere uno spavento, lo sai?!...Ma
in fondo, avevi solamente sete...- Inuyasha la
guardò,abbaiando e scodinzolando.
Kagome lo
prese fra le braccia, incamminandosi nuovamente verso casa, quando venne
colpita da alcuni rumori che sentì venire dal bosco...Strinse più forte al suo
petto il cucciolotto, che sembrava abbastanza
tranquillo...
-Non ti preoccupare, Inuyasha...Non
ti faranno del male...-
Kagome era già pronta a scattare
veloce, quando vide uscire dall’oscurità una figura slanciata, che si
stiracchiò, sbadigliando...
-Mh?!-
-Eh!?- Il ragazzo le si avvicinò,
squadrandola da capo a piedi.
-Sei stato tu a chiamarmi?-
-Eh??-
-Stai facendo troppo chiasso con quel tuo ammasso di pulci,
fra le braccia!-
-Ma...Da dove sei sbucato?-
-Mi stavo nascondendo, perché qualche problema?- Ammise lui,
lavandosi il viso nel laghetto.
-N-no...Certo,
che no...-
-Quel tuo coso peloso che stringi, mi ha svegliato
leccandomi in faccia!!-
-Non è un coso peloso! Si chiama Inuyasha!!-
Il ragazzo mise su una faccia fra lo sbalordito e
l’arrabbiato...
-Co-co-come hai detto
che si chiama??-
-Inuyasha...-
-MA DA QUANDO IN QUA SI METTONO NOMI DI PERSONE AI CANI??? TU ADESSO GLIELO CAMBI SUBIT!-
-Ma perché, scusa?!...Non dirmi
che...Ahahahahahahah!!! Scommetto che ti chiami Inuyasha, vero?! Ahahahahahah-
-Cos’hai da ridere, stupida?-
-Io l’ho chiamato così perché credevo fosse un nome
inutilizzato...-
-Bè, ti sbagliavi!...-
-Comunque, io sono Kagome, e
questo “piccolo coso peloso” come lo chiami tu, è il regalo delle mie amiche
per il mio 18esimo compleanno, e non gli cambierò mai e poi nome, perché mi
piace e gli sta bene!-
Inuyasha digrignò i denti proprio
come un cane, ma poi si rasserenò...
-Fai come ti pare...- Fece per
andarsene, ma il cucciolo saltò dalle braccia della sua padrona, correndogli incotro...
-Mh?...Cosa
vuoi, ancora? Non credi di avermi rovinato abbastanza per oggi?!-
Il cucciolo gli abbaiò contro, felice...
-Sembra che tu gli piaccia...-
-Ci manca giusto questo! Ti saluto...-
Il cagnolino tornò da Kagome, la
quale lo riprese fra le braccia...
-Davvero uno strano tipo, non trovi?- Inuyasha abbaiò.
-^^ Si, già!...Chissà se lo
rivedremo ancora!?-
Kagome ritornò nel piccolo parchetto, per poi dirigersi subito verso casa. La notte
era ben illuminata dalla luna piena e dalle piccole stelle che brillavano da
lontano...
La ragazza girò l’angolo, giusto in tempo per vedere un faro
puntatole contro, e poi un rombo...
Stringeva forte al petto il cucciolotto,
e quando riaprì gli occhi vide una motocicletta per terra, graffiata qua e là,
e qualcuno per terra, proprio ai suoi piedi, che si stava
rialzando faticosamente...Kagome tremava come una
foglia! S’inginocchiò frettolosamente, cercando di capire se il poveretto
stesse bene, o se era invece il caso di chiamare un’ambulanza...
-Ti-Ti
senti bene?- Ammise con un filo di voce.
Il malcapitato di tolse il casco,
liberando una folta capigliatura nera come la notte...
-Oh Kami...Inuyasha...-
Il cucciolo abbaiò.
-Non si sta riferendo a te, piccola palla di pelo!!-
-Ti sei fatto male?-
-Sono ancora tutto intero...-
Gli occhi di lei brillavano come
due pozze scure, un po’ per le lacrime un po’ per la luce fioca...
-Mi dispiace...- Disse, scoppiando
a piangere.
Inuyasha non sapeva come
comportarsi! Lui stava realmente bene, quella più sconvolta
sembrava essere proprio lei...
-Non piangere...- Le disse, sorridendo, per poi porgerle la
mano.
-Ricominciamo da capo...! Ahem! Io sono Inuyasha, e tu?-
Kagome s’asciugò le lacrime dalle guancie, per poi stringere la sua mano...
-Io, mi chiamo Kagome...-
Il bello delle feste di compleanno, è lo scartare i
regali...
Il bello dello spegnere le candeline, è che a volte i
desideri si avverano, come nelle favole...
* il Samoiedo è una razza
dolcissima di cane di media taglia, con il pelo tutto bianco latte. La Takahashi
ha preso da questa razza l’ispirazione per creare Inuyasha...Infatti le orecchie sono proprio uguali!
Fine
Ciao ragazzi! Bè, che ne dite? In
realtà, doveva essere completamente diversa da come è
venuta fuori...Figuratevi, che doveva venire fuori una song-fiction! Ma spero
lo stesso che vi sia piaciuta...Un kiss
a tutti by kagome ^^