g27
Tsuna non poteva crederci.
Si trovava ora davanti ad un uomo. Un uomo che fluttuava leggermente
nell'aria, con un lungo mantello nero lasciato libero al vento.
Già un'altra volta, il Decimo aveva avuto occasione di
vedere
quell'uomo. Era successo durante il suo allenamento con Hibari del
futuro. In quell'occasione si era presentato come il Primo Vongola,
fondatore della famiglia.
Tsuna, in quell'occasione, era rimasto letteralmente incantato dalla
tranquillità che trasmettevano le fiamme del suo antenato.
Anche ora, che nuovamente si ritrovava faccia a faccia con lui,
riusciva a percepire quell'armonia che veniva emanata dal primo boss.
Si era completamente dimenticato della situazione in cui si trovava. La
battaglia con Byakuran, il salvataggio di Uni, era passato tutto in
secondo piano.
Venne riportato alla realtà solo dalla grande
quantità di
fiamme che fluì improvvisamente attraverso l'anello Vongola.
Giotto, così lo aveva chiamato una volta Reborn, sembrava
intenzionato ad aiutare Tsuna e i suoi amici in quella battaglia. Ora
l'anello dei Vongola aveva mutato aspetto, e anche le fiamme che
percepiva sembravano diverse, più pure.
Il Decimo sentì la mano del suo predecessore appoggiarsi con
decisione sulla sua spalla.
"Ora vai a dare una bella lezione a quel ragazzo del mare."
Quelle parole, diedero a Tsuna un nuovo coraggio. Ora si sentiva pronto
ad affrontare il boss dei Millefiore. Avrebbe sicuramente riportato
tutti quanti nel passato, sani e salvi.
C'era solo un ultima cosa che non riusciva a capire. Come mai Giotto lo
stava ancora tenendo per una spalla?
Dopo una simile frase ad effetto aveva immaginato che sarebbe sparito,
invece era ancora lì.
Tsuna gli rivolse un'occhiata perplessa, notando che si stava
leggermente mordicchiando il labbro inferiore mentre guardava fisso
Byakuran.
"Non voglio che il mio nipotino si faccia male..."
Il più giovane inarcò maggiormente un
sopracciglio, come
ad indicare che non aveva capito bene le parole del Primo.
Immediatamente Tsuna si sentì stringere al collo da due
braccia,
finendo con la testa affondata tra il vestito e il mantello dell'altro.
Si dimenò leggermente, cercando di non morire soffocato,
mentre
sentiva la voce non più molto calma del Primo.
"Non ti permetto di fare del male al mio nipotino. Decimo, aspetta qui."
Ultime parole famose. Tsuna si ritrovò inginocchiato a terra
mentre assisteva sconvolto alla disfatta di Byakuran.
Giotto si era lanciato su di lui e aveva iniziato e colpirlo senza
pietà.
Così, dopo circa un minuto e mezzo di combattimento, tra
pugni
vati e frequenti Zero Point Breakthrought, il Primo era uscito
vincitore da quello scontro, mentre il boss dei Millefiore era ridotto
a poco più di un colabrodo.
Tsuna era ancora inginocchiato a terra con l'espressione di chi ha
appena visto un fantasma, con la bocca leggermente aperta per lo
stupore e per lo spavento.
Giotto si voltò un'ultima volta verso il Decimo, con
inquietanti
macchie di sangue che coprivano alcune parti dei guanti. Sorrise
dolcemente per poi sparire.
La battaglia del futuro era quindi giunta al termine, anche se non come
molti si aspettavano.
Da quel momento però, nemmeno Mukuro osò
più alzare un dito su Tsuna, o anche solo minacciarlo.
D.P.P.
Ouh, una G27 (Che forse nemmeno c'è, talmente è
lieve)!
Insomma, quando ci vuole ci vuole, il mondo ne ha bisognoH!
Seriamente parlando: mi rendo conto di quanto poco romanticismo ci sia
in questa fiction. Non è uscita proprio come speravo, anzi,
credo di aver mandato Giotto un pò troppo OOC...
Dannatamente
OOC... PARDON!
In ogni caso! Penso di non aver altro da aggiungere su questa! Come al
solito critiche ben accettate (Se fatte con gentilezza) !
Grazie per aver (forse) letto!
Mi auguro di incontrarvi ancora nella prossima fic!
CIAOSSU!
-BiriBiri
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