DarkVisions

di Morgana97
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La stessa sera, Kaitlyn era nella sua stanza e faceva la valigia pensierosa. Il cielo era straordinariamente sereno l'aria era fredda. Non c'era nemmeno una nuvola nel cielo e le untime fascie rosso porpora accompagnavano lentamente il sole dopo l'orizzonte. Le sue mani si muovevano automaticamente: Piegavano, prendevano, riponevano.. ma la sua mente era assente e intrappolata in un'oblio di rabbia e tristezza e incredulità, soprattutto. Dopotutto ciò che Gabriel aveva messo in gioco era vero, era reale. Loro non potevano continuare assieme. il ragazzo sarebbe dovuto stare in prigione e gli altri avevano la propria vita da portare avanti, ma i problemi non erano finiti, c'erano ancora delle questioni irrisolte, i loro crimini e il dover spiegare il tutto, un giorno. In più c'era l'incognita del legame. Dovevano spezzarlo, in un modo o nell'altro, ma Kait non era sicura neanche di volerlo e aveva anche la consapevolezza che non ci sarebbe stato per loro un futuro libero e una vita come delle persone normali senza che la telepatia si estinguesse. In un momento avvertì una fitta alla testa, così forte che per poco non cascò a terra assieme alla valigia. La stanza improvvisamente si illuminò a giorno e una luce surreale avvolse il paesaggio. Kait soffocò un grido. "Era solo un lampo" si disse ancora con gli occhi sbarrati, osservando la finestra che era diventata improvvisamente nera come la pece. Gabriel accose in camera. "Perchè hai urlato, Kait?" kaitlyn gli corse in contro e lo abbracciò, per una frazione di secondo i loro visi furono così vicini da urtare lievemente il terzo occhio. Nel momento stesso in cui accadde, Kailyn scorse le pupille di Gabriel diventare minuscole e il suo volto impallidire ancora di più al chiarore di una saetta che sfrecciava a pochi centimetri da loro, fuori dalla finestra.




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