everybody can have a bad day
LA MATTINATA COMINCIA MALE...
La sveglia suonava
incessantemente da ben quindici minuti, ma l'uomo disteso sotto le
coperte non accennava a destarsi.
Neanche
l'insistente bussare alla porta della sua stanza sembrava dargli
fastidio.
- Ryan, dannazione!
Vuoi spegnere quel benedetto affare e alzarti? - il suo amico urlava
come un disperato per sovrastare il rumore prodotto dall'orologio.
Per tutta risposta,
il bell'addormentato si voltò dall'altra parte.
- Ryan Peake, tira
fuori il fondoschiena da quel letto! Subito!
Il moro
aprì un occhio, poi diede una manata alla sveglia, riuscendo
a spegnerla.
- Ancora cinque
minuti, Chad...
- Cinque minuti un
corno! Siamo già in ritardo!
Ryan
sbuffò. Odiava alzarsi presto, soprattutto di domenica. Ma
prima di ogni concerto, ci sono le prove, che quel giorno sarebbero
dovute iniziare alle 9:00.
Solo che erano
già le 8:49.
Il cantante
cominciava ad innervosirsi. Sapendo quanto tempo impiegava Ryan a
prepararsi, aveva deciso di dare un piccolo "aiuto" a quell'oggetto che
aveva l'arduo compito di fargli aprire gli occhi.
Fortuna che la sala
prove non è molto lontana, pensò.
Un colpo abbastanza
forte lo fece sussultare.
- Ryan?
Cos'è successo?
Non ottenne
risposta.
- Ryan, tutto bene?
Iniziò a
preoccuparsi. Bussò più volte, ma senza risultato.
- Allora? Rispondi!
Se non lo fai, sfondo la porta!
Ryan sapeva che
l'amico sarebbe stato capace di farlo. Prima di creare scompiglio in
tutto l'hotel, era meglio replicare.
- Tutto ok, Chad.
Sono solo inciampato... - disse, massaggiandosi il naso.
Era vero,
purtroppo. Scendendo dal letto aveva incontrato un lenzuolo
impertinente, che non voleva saperne di stare al suo posto, preferendo
invece il pavimento. Così il povero ragazzo aveva messo un
piede in fallo, guadagnandosi una bella facciata di prima mattina.
- Ti dispiacerebbe
venirmi ad aprire?
Quando l'uscio si
dischiuse, si trovò davanti un Chad Kroeger vestito di tutto
punto.
- Alla buon'ora!
Aspettavi il bacio della principessa?
- Ssh, non urlare,
per favore... E' caffè quello? - chiese, indicando il
bicchiere che l'amico teneva in mano.
- Sì -
rispose questi - e sarebbe stato caldo se ti fossi alzato quando dovevi.
- Va bene lo stesso
- disse, stiracchiandosi. Bevve quella brodaglia tutta in un sorso,
mentre l'altro lo guardava con aria schifata.
- Come fa a
piacerti il caffè freddo?
- E' sempre
caffè...
Si diresse in
bagno, pronto per una veloce doccia. Se voleva svegliarsi del tutto,
l'acqua doveva essere gelida. Infatti, rabbrividì quando il
liquido toccò la sua pelle.
Ritornò
in camera e si vestì alla velocità della luce,
con sommo piacere di Chad.
- Pronto?
Annuì,
borbottando qualcosa.
- Bene, andiamo!
- Di far colazione
non se ne parla neanche, vero?
Sorrise, gustandosi
l'espressione infastidita dipinta sul volto dell'amico.
Mike, fratello di
Chad, li accolse con il suo solito sorriso.
- Buongiorno! Ti
faccio i miei complimenti, Ryan. Oggi sei in ritardo di "solo" mezz'ora.
- Hai visto che
bravo? - rispose il chitarrista.
- Si vede che la
facciata gli ha fatto bene... - fece Chad, sarcastico.
- Che facciata? -
Daniel spuntò da dietro la sua batteria.
Grazie tante, Chad,
pensò Ryan.
Raccontò
velocemente l'accaduto, preparandosi alle risate dei suoi amici.
Contrariamente a quanto aveva immaginato, questi rimasero seri. Giusto
il tempo di portarsi una mano alla bocca.
- Sì,
sì... sghignazzate pure... carogne...
Mike
avvicinò un dito al volto del chitarrista.
- Non prendetelo in
giro, poverino! Mica è colpa sua se appena sveglio non
riesce a coordinare bene i movimenti!
- Ah, ah... ma come
siamo simpatici stamattina... sbaglio o siamo qui per provare?
- Non sbagli -
rispose Daniel, ancora sorridendo. - Va bene "Shakin' Hands"? Se non
ricordi le note, puoi sempre andare... a naso!
Rincominciarono
tutti a ridere, senza neanche cercare di trattenersi.
Ryan
andò a prendere il suo strumento. Scosse il capo,
esasperato. Se avesse dato loro corda, sarebbero andati avanti per ore.
E di certo a lui non piaceva essere deriso.
- Allora? Iniziamo
o no?
- Va bene,
Pinocchio! - disse un Mike sogghignante. - Ok, scusa, la smetto -
aggiunse, dopo aver ricevuto un'occhiata fulminante dall'amico.
Fortunatamente le
prove andarono per il verso giusto fino alle 11:30 circa, quando,
durante " Old enough"...
- Eh no!!!
Quell'esclamazione
bloccò tutti i componenti del gruppo.
- Cosa succede,
Ryan?
Imprecò
qualcosa sottovoce, poi mostrò la sua chitarra.
- Ho rotto una
corda. E adesso non posso sostituirla.
- Cambia
strumento...
- Ehmm... non
è possibile al momento...
- Cosa vuol dire?
Chad si
sbattè il palmo sulla fronte.
- Non dirmelo...
tutte le tue altre chitarre sono già allo stadio dove si
terrà il concerto stasera, ho ragione?
Ryan
esibì il suo sorriso stile "bambino innocente".
- Non è
possibile! - esclamò Daniel, poggiando le bacchette. - E ora
che facciamo?
Mike
guardò il suo basso.
- Di certo non
possiamo suonare - disse - Pausa pranzo in anticipo?
Gli altri
sembrarono apprezzare la proposta.
- Vi va una pizza?
- domandò Ryan.
- Solo se offri tu!
- gli urlò di rimando Chad, già fuori dalla porta.
E' logico, no? Una ha un
sacco di storie da aggiornare, ma decide comunque di iniziarne
un'altra. Questo si chiama "Volersi fare del male". In più,
causo danni a un bel po' di gente, cioè i miei lettori.
Qualcuno mi fermi!!
Scherzi (mica tanto) a parte, era un po' che questa storia ammuffiva
tra le cartelle del mio pc. Si compone di tre capitoli, due dei quali
sono già stati scritti; per quanto riguarda il terzo,
invece, sono ancora un po' in alto mare...
Bon, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo
capitolo (Sì, la solita vecchia minaccia)!
Baci8
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