Questa è la prima ff che pubblico
Questa è la prima ff che pubblico, siate clementi.....
-Ehi, cos'hai?- ti chiedo.
Mi guardi con uno sguardo triste, che non ti ho mai visto prima.
Lo so, che ultimamente hai avuto problemi in famiglia, e non mi rispondi; ma
non ti chiedo altro.
-Ti devo un favore- ti dico quando mi appari sulla porta con la borsa e le
tue cose.
-Puoi restare quanto vuoi- Cerco di rimanere indifferente, fredda.
Ma è così strano vederti, saperti in casa mia. Mi imbarazza stare sola con
te, ormai dovresti averlo capito, che mi piaci da morire.
Ti porto in quella che, per questa notte, sarà la tua stanza, e tu sistemi le
tue cose.
Con una scusa mi ritiro in fretta; la mia stanza è proprio di fronte alla
tua...
Non so che fare, voglio stare da sola, a pensare; a te, a me... fa male sai?
Socchiudo la porta e dal corridoio ti sento parlare con mia madre, le stai
dicendo che domani raggiungerai tuo padre.
Sto lì per un pò, appoggiata alla parete.
E vedo la porta aprirsi, mentre dici che hai mal di testa. Ci incrociamo,
nel corridoio.
Hai un'espressione stanca, tirata e sei pallido.
Non so dove trovo il coraggio, ma ti accarezzo una guancia -Riposati- ti
dico, baciandoti in fronte.
Non mi importa di ciò che penserai adesso, non m'importa più niente.
Muovi qualche passo verso la stanza e poi ti volti -Grazie- dici in un
sospiro.
Entri nella stanza e riposi per un paio d'ore.
Mi sto cambiando, e , con la coda dell'occhio ti vedo apparire nel vano della
porta, e la tua espressione sembra migliore.
Non m'importa che mi veda in biancheria, nessuno è perfetto, in fondo.
-Scusa...-
Finisco di allacciare la gonna e ti raggiungo. -Lo sai, vado via, domani...-
ti rispondo di si, che lo so; ma non riesco a sostenere il tuo sguardo, mi viene
da piangere
-Mi alzo presto, devo andare in aeroporto- dici ancora.
E questo significa che non ti vedrò più.
Mi guardi, a lungo; il tuo sguardo sembra rassegnato, e sospiri.
I tuoi occhi scuri, di solito attenti e vispi, ora sono lucidi e spenti.
E tanti pensieri mi affollano la mente: quando ci siamo conosciuti, per caso,
sul campo di basket, i momenti che abbiamo passato insieme, le risate, i tuoi
silenzi e le mie lacrime. S
e mi vedessi piangere, probabilmente mi diresti, seccato, di piantarla e di
crescere.
E' insopportabile...
con una scusa ti lascio nel corridoio e rientro in camera.
Il mattino dopo ti trovo già pronto, hai fatto la valigia e messo in ordine
le tue cose.
Con qualche collega, e l'amico migliore, ti accompagniamo.
Ti saluto, e sto lì, come impietrita.
Gli altri ti abbracciano, fanno battutine stupide... e io non so che fare.
Ti guardo allontanarti e non riesco a frenare le lacrime.
Forse non sono neanche l'unica, che piange, ma in quel momento penso solo al
vuoto che sento dentro.
Qualcuno mi mette una mano sulla spalla, mi dice:-Dai, non fare così, bella
donna, ha detto che torna a trovarci...un giorno- e sembra ottimista, anche lui
mi lascia sola.
Alzo la testa, il tuo aereo sta per partire e gli altri hanno già cominciato
ad andare via.
Ma io non riesco a muovere un muscolo, rimango lì, sola, in piedi, a
piangere.
Poi mi sembra di avere le allucinazioni perchè mi sembra di vederti tornare
indietro, di corsa.
Non me ne rendo neanche conto finchè non ti sento contro di me, che mi
abbracci, il tuo corpo, il tuo profumo.
-Perchè non mi hai fermato?- mi chiedi, consolandomi, accarezzandomi la testa
-Io non voglio andare via, voglio stare qua...Adesso sto con te!-
NdA: questa storia nasce da un sogno che ho fatto tempo fa, ovviamente ci ho
fatto qualche ricamino intorno... e comunque è per Stefano che è una persona
stupenda non solo fisicamente....un bacione al mio fischietto preferito!!!
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