Non c'è niente da dire.

di Yaeko Nishiara
(/viewuser.php?uid=149811)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Che palle.

Che frase senza senso.


Prima non ero così, i "caduti" mi hanno contagiato. Quelle persone che si credono marionette di plastica nelle mani del destino.

Non ero così.

La vita scorreva in me fresca e rinvigorente come l'acqua di un ruscello.
Ero forte e sana, sempre sorridente, onesta, perfino con me stessa.
 

Sono soffocata da una maschera.


Il mio viso? Dimenticato. Un ricordo sbiadito dal tempo, che forse, ripensandoci, neanche mi apparteneva.

Emozione. Chi ne ha bisogno?
 

IO!

Perchè la maschera non muove le labbra?

IOO!!

Ma, come un essere pudico, la maschera si vergogna. Preferisce mentire.
Continua a fingere di essere felice. In realtà vorrebbe solo fuggire, che ironia della sorte. La stessa maschera si nasconde dietro una maschera.
Se solo riuscisse a sentire cosa cerca di dirgli, allora tutto si sistemerebbe. A quel punto avrebbe ritrovato il tassello mancante del puzzle.

Ma non succederà. Sono solo l'ennesima "caduta" che si lamenta di qualcosa che non c'è.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=821569