Era come avere degli amici...

di cappe_
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Stava camminando con passo leggero e con fare distratto per il corridoio del quinto piano, agitata ma allo stesso tempo molto emozionata per la prima lezione dell'ES a cui avrebbe partecipato. Stava camminando immersa nei suoi pensieri, quando le si parò davanti la banda delle ragazze Serpeverde, diretta al loro dormitorio. "Ehi Lunatica! Dove vai in giro conciata così?" Le chiesero malignamente alludendo agli orecchini a rapanello che penzolavano come impazziti dalle sue orecchie e alla collana di tappi di burrobirra con cui Luna stava giocherellando mentre camminava. Pur avendo sentito bene le battutacce che le erano state rivolte, Luna non si curò di quello che le ragazze stavano insinuando, e scuotendo leggermente la testa ricominciò a camminare, quasi veleggiando, verso il settimo piano dove si sarebbero tenute le esercitazioni, cercando di non pensare a quelle ragazze che si erano sempre prese gioco di lei solo perchè era diversa dagli altri e vedeva il mondo da un'altra prospettiva, ognuno ha il diritto di credere in ciò che vuole! pensava ogni volta che le veniva rivolto un insulto del genere, ricordando le parole che sua mamma le ripeteva sempre quando era bambina. Dopo pochi minuti, la piccola corvonero arrivò davanti all'arazzo del settimo piano e, seguendo le istruzioni che le erano state date fece comparire la porta della Stanza delle Necessità e vi entrò, trovandosi davanti a sè una stanza piena di ragazzi che chiacchieravano allegramente. Un po' a disagio si guardò intorno, notando che ognuno stava chiacchierando con qualche amico. Dato che nessuno si era ancora avvicinato a lei per prlare, si mise ad osservare i diversi gruppi di persone che parlavano tra di loro, chissà se erano davvero tutti amici come dicevano di essere? Ma chissà se erano tutti davvero amici come mostravano di essere... oppure erano soltanto conoscenti che si erano parlati un paio di volte e si consideravano amici... Luna non aveva mai compreso questo comportamento da parte delle persone... se solo avesse avuto un amico si sarebbe preoccupata di conoscerlo a fondo e avrebbe fatto di tutto per lui... eppure nessuno voleva essere amico suo, era troppo 'diversa' dagli altri, sempre nel suo mondo con la testa tra le nuvole, e tutti puntualmente nutrivano quasi una sorta di timore e repulsione nei confronti della sua diversità. 'Ehi Luna! Harry è arrivato, la lezione sta per cominciare, vieni!' Le disse la voce di Ginny che si era avvicinata a lei di soppiatto per avvertirla. Scrollando la testa Luna si riscosse dai suoi ensieri e si diresse verso il centro dell'aula, pronta ad iniziare la lezione.




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