Stelle
Dedicata alla Rox con tanto, tanto affetto.
Spero che ti piaccia tesoro, è tutta per te :)
Buon Compleanno,
Tams.
Stelle.
Il cielo notturno era pieno di lontani astri lucenti la sera in cui era iniziato tutto.
Un ragazzo se ne stava seduto da solo, al buio, lontano da tutti, fissando un punto imprecisato dell'orizzonte, riflettendo.
Il gelido vento gli scompigliava i capelli corvini e gonfiava il suo
mantello facendolo ondulare come quello dei supereroi, non che lui ne
fosse uno chiaro, lui era un mago.
Niente cappello a cono, niente conigli dal cilindro o giochi di
prestigio, no, lui aveva una bacchetta, un mantello e conosceva veri
incantesimi, aveva persino una scopa volante. Voglio dire, quanti
possono vantarsi di averne una?!
Immerso com'era nei suoi contorti pensieri non si accorse della figura
incappucciata che mesta si avvicinava a lui, se non quando sentì
l'odore di fumo invadergli le narcici e un lungo sospiro rompere quel
delizioso silenzio, solo allora voltò il capo in direzione del
nuovo arrivato, sapendo già in cuor suo di chi si trattasse.
-Malfoy, qual buon vento ti porta qui tra i comuni mortali?-
-Risparmia le manfrine Potter, stasera non sono in vena-.
Harry squadrò la figura alta e muscolosa del Serpeverde
stagliarsi nel buio della notte e, come mosso da fili invisibili, si
spostò per fargli un po' di spazio, non che non ce ne fosse
abbastanza, ma era il punto migliore da cui osservare il cielo.
Così Draco di sedette di fianco al Principe rivale, senza
emettere alcun suono e senza ringraziare, dopotutto era ancora un
Malfoy e nella sua famiglia certe parole erano cadute in disuso da
parecchi secoli.
Restarono in silenzio a scrutare le stelle e la Luna pallida che si
rifletteva luminosa sulla superficie del Lago Nero per quelle che ad
entrambi parvero inteminabili ore, finchè Harry non
scattò in piedi ed iniziç a tirare Draco per un braccio
urlando "L'hai vista? Ti prego dimmi che l'hai vista!".
Un bambino, ecco quale fu il primo pensiero del biondo prima di
rialzare gli occhi e notare una scia luminosa che stava via via
sparendo, la coda di una stella cometa.
-Allora Potter, hai espresso il tuo desiderio?-
Gliene importava qualcosa a lui, freddo, meschino, bastardo e manipolatore? No.
Era curioso di sapere di sapere cosa potesse aver desiderato un ragazzo che aveva già tutto: fama, potere e amici? Forse.
Voleva, in minima percentuale ovvio, essere parte di quel sogno? Sicuramente.
Giravano strane voci infatti sui reali gusti sessuali del rampollo
della famiglia Malfoy, ma lui aveva sempre smentiti ricordando a tutti
il considerevole numero di ragazzi che si era portato a
letto....Ragazze! Voleva dire ragazze!
-Si, ho espresso un desiderio-
Draco potè notare il suo sguardo illuminarsi e i suoi occhi
luccicare persino nel buio della notte e lo trovò meraviglioso.
-E pensi di dirmi qual' é o dovrò aspettare in eterno?-
-Malfoy da qando sei così curioso? Comunque no, altrimenti non si avvera!-
Detto questo lo lasciò li sul prato, senza una luce, confuso su
un possibile significato nascosto in quella frase e biscicando un
"Buona Notte" molto forzato.
I giorni passarono e, come di recente abitudine, i due Principi
continuarono ad incontrarsi sulla sponda del Lago Nero, conoscendosi,
ridendo e chiaccherando liberamente di ogni cosa.
-Allora Potter...-
-Draco ti ho detto che puoi chiamarmi Harry!-
-Si come vuoi, Potter-
Parlare con lui, per il moro, diventava sempre più
entusiasmante, conosceva ogni suo pensiero e più di una volta si
erano ritrovati a dare la stessa risposta in contemporanea, scatendando
così la reciproca ilarità.
-Comunque cosa volevi dirmi?-
-Niente di importante-
In realtà Malfoy aveva pensato più di una volta di
chiedergli com'era essere lui, essere amato e circondato di gente
affettuosa, ma aveva allontanato quei discorsi come si fa col
più schifoso insetto, rinchiudendoli in una remota e sigillata
anticamera della sua mente.
Quella sera di metà primavera non era ancora così calda
da permettere di uscire vestiti solo di una semplice maglietta, ma
nemmeno così fredda da obbligarli a portare il cappotto,
indossavano la solita camicia bianca sgualcita e il loro sorriso
migliore.
Intorno a loro il prato sembrava un immenso oceano nero, diventava
quasi un tutt'uno con il Lago, rendendo l'atmosfera ancora più
surreale, fenomeno accentuato dalle piccole lucciole gialle che vagano
irrequiete vicino alle loro teste.
Quando il vento si alzò, Harry si strinse un po' nelle braccia,
fatto che non sfuggì all'occhio vigile di Draco, il quale lo
strinse per le spalle e lo coprì con una parte del suo mantello.
-Grazie-
Era un suono quasi impercettibile quello emesso dal moro, ma l'amico lo
sentì ugualmente e con un piccolo cenno del capo dimostrò
di aver capito.
Solo in quel momento, quando il naso di Draco sfiorò la guancia
di Harry, realizzarono di essere vicini, molto vicini, più di
quanto non fossero mai stati.
I loro visi, uno frontale all'altro, erano illuminati parzialmente
dalla luna e nei loro occhi poterono scorgere una scintilla, un
sentimento represso troppo a lungo negli anni, un sentimento che
andava ben oltre la rabbia o il semplice odio, un sentimento nato
dall'affetto che provavano per l'altro, comunemente definito Amore.
Nessuno dei due seppe cosa li spinse sull'orlo di quel baratro,
sapevano solo che erano pronti a saltarlo insieme e da li fu un attimo.
Le loro labbra soffici e rosee, da tanto tempo sognate e agognate, si
unirono in un bacio casto, forse troppo dolce per entrambi, ma perfetto
come prima volta.
Non fecero domande, non si sentirono in colpa, lasciarono semplicemente dar voce ai loro gesti e alle loro emozioni.
Harry si lasciò andare fra le braccia calde e forti di Draco,
permise al Principe di baciarlo, morderlo e possederlo fino allo
sfinimento, sicuro per la prima volta di aver assaporato una fetta di Paradiso.
All'alba mentre si guardavano languidamente negli occhi, consapevoli
dei rischi che avrebbe comportato la loro relazione, Draco pose Harry
la domanda più logica, quella che da molto tempo gli frullava in
testa e gli stava logorando l'anima.
-Quindi, alla stella, tu hai chiesto questo, femminuccia?-
-No, ho chiesto una scatola di biscotti. Hai presenti quelli ricoperti
in parte di cioccolato e ripieni di arancia? Te ne offrirei uno, ma li
ho finiti ieri-.
-Mi stai prendendo in giro vero?!-
-Assolutamente No-.
Harry gli diede un veloce bacio sulle labbra e si avviò verso
l'ingresso el castello, lasciando Draco nuovamente confuso e sconvolto
da quella rivelazione.
Fine.
Angolo Tams
Salve! :)
Cosa dire ( oltre a "aggiornerò il prima possibile le altre storie...blablabla")?
Spero che la storia sia piaciuta a tutti e soprattutto alla mia cara festeggiata alla quale rinnovo i miei auguri! :3
Forse i personaggi sono un pooooochetto OOC, ma che volete farci, solo
la zia Row saprebbe come gestirli, in particolar modo il mio caro Dra.
E' anche la prima volta che scrivo qualcosa di sensato su questa coppia, quindi non lapidatemi subito .-.
Il finale è uscito così, non mi sono voluta concentrare
troppo sulle smancerie o i problemi di questa coppia, quindi spero sia
leggibile e carina visto che è un regalo.
Buona giornata a tutti.
Tams
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