Il sapore del tuo respiro

di WhispererOfTheNight
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Scappa. Era questo quello che la mia mente aveva ordinato quando avevo visto Claudius avvicinarsi con un ensis in mano. Nonostante avessi udito personalmente la sentenza di Maxsimus nei miei confronti, avevo creduto di essermi sbagliato, di non aver capito, che fosse tutto uno scherzo. E invece quando scorsi Claudius, capì che Maximus mi voleva morto. E conoscevo anche il motivo. Ma ormai era tardi per rimediare, dovevo trovare una via di fuga.  
Nel momento in cui  Claudius entrò nella stanza brandendo la spada, io avevo già scavalcato la finestra e stavo correndo alle scuderie. I cavalli di Maximus erano rinomati in tutto l'impero per la loro velocità e resistenza: se fossi riuscito a prenderne uno sarei potuto scappare lontano, dove lui non mi avrebbe mai trovato. Ma appena afferrai una sella per montarla sul cavallo più vicino, senti che qualcuno mi afferrava per le spalle e mi spingeva contro il pavimento. In un attimo mi ritrovai la punta di una spada puntata alla gola.
-Claudius!- esclamai, cercando di fingermi sconcertato- Si può sapere che diamine stai facendo?- Mi spiace Marcus, io posso solo eseguire gli ordini- disse lui guardando le balle di fieno in fondo alla scuderia.
- Guardami- gli dissi cercando di restare calmo, ma quando vidi che lui continuava a fissare le balle di fieno, persi la pazienza. -GUARDAMI!- urlai con la voce che tremava dalla rabbia- come puoi uccidermi dopo che abbiamo passato una vita a sostenerci a vicenda? Siamo cresciuti insieme, ti sono stato vicino quando è morta la tua amata Flavia e tu sei stato la mia famiglia quando mia sorella Livia...- non potei continuare, la voce si ruppe nel pianto e anche Claudius non riuscì a trattenersi e si accasciò a terra, gettando la spada lontano da sè.
 
- Marcus, io devo farlo, se non lo farò, Maximus ha minacciato di uccidere anche Marzia...- Claudius si interrupe di nuovo, portandosi le mani al viso per nascondere le lacrime. Io rimasi impietrito. Se Claudius non mi avesse ucciso, sua sorella Marzia sarebbe stata...non riuscivo nemmeno a pensarci. Marzia...no non potevo permettere una cosa del genere.
 
-Claudius, riprendi la spada- dissi risoluto- e fa quello che ti è stato ordinato. Lui alzò gli occhi e mi fissò basito, come se non riuscisse a credere a quello che aveva appena sentito.- No...- sussurrò- non posso...- Lo costrinsi ad alzarsi e gli misi il mio pugnale in mano. - Ti prego Claudius, non puoi rischiare la vita di Marzia, non posso permettertelo- gli dissi tra le lacrime e lo abbracciai forte sussurrandogli all'orecchio- ci rivedremo un giorno-. Claudius mi strinse a sè e mi sussurrò a sua volta- Perdonami, fratello...-
Ma poi sentì un dolore lancinate alla schiena, qualcosa che mi bloccò anche il respiro. Sgranai gli occhi guardando Claudius, ma lui aveva il pugnale in mano e mi fissava terrorizzato. Caddì a terra e con le ultime forze mi girai e vidi un'immagine alla quale non riuscivo a credere. Marzia, con la spada che poco prima Claudius aveva gettato e mi osservava con gli occhi gonfi. -Perdonami Marcus...- la sentì sussurrare, ma ormai non riuscivo nemmeno più a tenere gli occhi aperti. Sentì una voce lontana che urlava "che cosa hai fatto?". Poi tutto divenne buio.

 





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