Cinese
a domicilio
Cazzo, che
fame!
Draco
Malfoy stava seduto sulla poltrona del salotto, le gambe poggiate sopra
il
tavolino di cristallo che la Mezzosangue aveva comprato proprio
l’altro giorno.
In
mano
teneva un foglietto colorato che recitava “Ristorante
Drago Rosso, menu a domicilio” , scorrendo la
lista non riuscì a trovare
nulla che fosse di suo gusto. Possibile che in Cina friggessero anche
il
gelato? Insomma, era una contraddizione bella e buona!
Lo
squillo
del campanello non intaccò minimante la sua ricerca di
qualcosa di commestibile
e, dopo vari trilli, la voce della Mezzosangue lo colse alle spalle.
<<
Oh non preoccuparti di alzare il culo regale dal MIO divano! Vado io
alla porta!!
>>
Draco
naturalmente non si degnò nemmeno di risponderle; il divano
l’avevano comprato assieme, quattro
anni prima e poi lui ci passava molto più tempo di lei
sopra, quindi ne era il
legittimo possessore.
<<
Hermione. Devo parlarti. >>
La
voce
di Weasel lo colse alla sprovvista, erano anni che non si degnava
più di
parlare a nessuno dei due, che si fosse offeso quando li aveva trovati
a
pomiciare in quello stanzino a Hogwarts?
<<
Ciao Ron. >>
La
mezzosangue sembrava incazzata. Bene.
<<
Piove a dirotto, non mi fai entrare? >>
<<
No. Dimmi cosa vuoi e poi torna da dove sei venuto. >>
Era
in
momenti come quelli che si ricordava perché se
n’era innamorato.
<<
Io… Hermione, domani mi sposo. >>
Qualcuno
ha avuto il coraggio
di farsi la Donnola?Merlino, ma in che razza di mondo viviamo?
<<
Auguri e figli maschi. >>
<<
Ma non lo farò. Se tu mi ami davvero, questo è il
momento esatto in cui me lo
devi dire Hermione, ed io non sposerò Lavanda.
>>
Draco
alzò la testa dal menù, ora era interessato alla
conversazione.
<<
Cosa stai blaterando Ronald? >>
Sì,
è la stessa cosa che avrei
chiesto io, magari con termini differenti.
<<
Lo so che stai con Malfoy solo per ripicca, l’ho sempre
saputo, ora però devi
tornare da me, basta giocare Hermione! >>
La
voce
di Weasley ora si era fatta più dura, quasi volesse
convincerla.
<<
Quindi, fammi capire, o adesso ti dico che ti amo e abbandono Malfoy
oppure tu
minacci di sposarti la Brown domani mattina. Giusto? >>
chiese la
Mezzosangue con tono neutro.
Draco
aveva già abbandonato il menù sul divano e si era
alzato di scatto. Le mani gli
tremavano notevolmente. E se Hermione avesse accettato? E se
l’avesse lasciato
lì da solo, senza una parola?
<<
Sì esatto. >> rispose l’intruso.
La
Mezzosangue sospirò affranta.
<<
Bene. Allora congratulazioni. >>
La
porta
sbatté talmente tanto che Draco pensò si sarebbe
divelta dai cardini.
Tre
secondi
dopo il viso calmissimo di Hermione sbucava nella stanza.
<<
Ricordati di ordinare gli involtini primavera Draco, sono la cosa
migliore del
cibo cinese. >>
<<
Ok capo! >> rispose lui ridacchiando sotto i baffi.
<<
Perché ridi? >>
<<
Niente Mezzosangue, non preoccuparti. >>
::::::::::::::::::::::::::::::::::: SPAZIO AUTRICE
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Niente
di particolare, solo un piccolo sfogo personale sulla falsa riga di
ciò che
successe a me un paio di anni orsono. Spero solo di regalare a chi
legge qualche minuto di sorrisi gratuiti.
Per
leggere altre mie storie Draco/Hermione (molto più lunghe e
scritte molto
meglio), cliccate sul mio nome.
Grazie
per l’attenzione.
LyliRose.
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