Nerd Literature

di formerly_known_as_A
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C'erano giornate in cui Raivis, nonostante avesse accettato da tempo di vivere sostanzialmente con un nerd, cosa che lasciava ben poco spazio per il romanticismo -a parte certe liti sulle coppie canon di Star Trek-, si sentiva solo, abbandonato a se stesso.

Allora aveva preso l'abitudine di dare delle ripetizioni di letteratura. Considerando il livello dei propri allievi, sembrava una missione suicida... ma era abbastanza fiero di sé quando poi si dimostravano almeno un po' più intelligenti di prima.

Georgijs era più che un caso disperato. Era fermo su una parola da quindici minuti, sudava freddo, leggendo e rileggendo la frase e scuotendo la testa. Continuava a ripetere che non la conosceva e che era troppo difficile. Era un termine tecnico, per lui.

“Georgijs, bacca non è un termine tecnico. Cerca sul dizionario e poi facciamo una pausa, ti preparo un caffè.” si era arreso così, per il momento, alzandosi per andare in cucina, dando un'occhiata rapida a Eduard che sembrava, come al solito, alle prese con il suo mondo.

A volte si chiedeva se non appartenessero a due mondi completamente diversi, opposti, quasi. L'unico loro punto di incontro -a parte Star Trek, che Raivis si era sforzato di guardare e che gli era anche piaciuto- sembrava essere il pianoforte. L'estone suonava spesso, ancora una volta immergendosi in quel mondo personale, ma, attraverso le note, all'altro era permesso raggiungerlo e comprenderlo.

Quando era tornato in sala, il suo allievo indossava un sorriso enorme, fiero di sé.

“Bacca! Era un Wookiee di Kashyyyk, un esperto spadaccino. In Shyriiwook significa amico o alleato, quindi, nella poesia, significa: Cogli l'amico dal ramo, prima che... Professor Galante?” l'aveva chiamato, quando l'aveva visto girare la testa di quasi centottanta gradi verso l'estone.

“Eduard, che cos'hai detto al mio allievo?”

Lui si era voltato, aveva preso una caramella gommosa dal sacchetto di fronte a sé ed aveva sorriso.

Allora aveva capito che quel sentimento, quella sensazione di essere parte di mondi diversi, non era solo propria. Ed aveva sorriso a propria volta, contento di essersi avvicinato a lui almeno un poco.






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