Amy's fears. Give up your way, you could be anything.

di DarkFear
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Ci dormo sù, mi sveglio, ed ecco che all'improvviso l'idea del campo non mi sembra tanto male. Ma cosa mi ha dato mia madre ieri sera?! Sono io questa? Ok, ricominciamo. Io non andrò in quel campo. Uh, che mal di testa.
Mia madre è sempre stata così. Preoccupata per quella ragazzina pallida che non accennava mai ad un sorriso. Non è che non fossi capace di sorridere.. è che semplicemente mi sembrava stupido farlo se poi è un sorriso finto. Sarei falsa. Perchè non trovo buoni motivi per sorridere. Eh no. E qui di nuovo, sorvoliamo. Oggi non mi va proprio di discutere, dirò a mia madre di mandarmi a quel campo e basta. 
Campo estivo, estate 1994
Mah, non è così male come pensavo in effetti. Almeno qui riesco a suonare. In santa pace. Sapete, io ho un superpotere, mando in paranoia chiunque con i miei discorsi malinconici e in effetti con i ragazzi del campo ci sono riuscita perfettamente. Me ne potevo stare zitta no?! No. *Si siede sul pianoforte e comincia a suonare ciò che le passa per la mente* Mentre suono non riesco a pensare. Ok, ora vedo se mi ricordo la mia personalissima versione di Nothing Else Matters, ovvero una canzone metal già di per sè depressa, portata da me alla massima disperazione, in chiave paranoica.
'Trust I seek and I find in you
Every day for us something new
Open mind for a different view
And nothing else matters'
Sembra che non ci sia nessuno in auditorium .. Ma.. chi.. *Entra un ragazzo affascinato dal pianoforte* Ma che vuole questo? Non si può stare da soli? Odio suonare in presenza di gente, soprattutto se estranea. 
«Di chi è questa voce angelica?»
«Ma chi.. chi sei tu?!»
«Un angelo un po' acidello direi.»
«No è che, avevo prenotato l'auditorium.»
«Mi chiamo Ben» Chi te lo ha chiesto?!
«Amy.» Ogni volta è così, mi sforzo di essere cattiva ma non ci riesco mai.
«Da quanto studi pianoforte? E canto? Sei davvero brava. Hai una voce meravigliosa.»
«Pianoforte da 8 anni, canto, uhm, non me lo ricordo, ho sempre cantato.» No no Amy, sei troppo cortese, troppo.
«Senza parole, davvero. Anchio sono un musicista, sai?» E quindi? Ti ho chiesto qualcosa?
«E cosa suoni?»
«Chitarra.»
«Wow.»
*Silenzio imbarazzante*
«Oltre ad essere brava sei anche molto carina.» Dio, no, ora comincia con i complimenti. Fatelo smettere.
«Perchè non rispondi?»
«Non sono abituata ai complimenti.»
«Ti va di suonare qualcosa con me? Fammi sentire altro.» So cosa vuole da me, agganciarmi con la scusa della voce angelica e poi.. zac! Portarmi a letto. Se vuole lo accontento subito ma, fatelo smettere però.
«Dipende.»
«Da cosa?»
«Dal genere.»
«Björk, Metallica e.. potrei andare avanti all'infinito.» Questo ragazzo comincia a incuriosirmi. Potrei e dico potrei, dargli una possibilità.
«Eddai, fammi sentire.»
*Ben corre a prendere la chitarra e dopo molte canzoni i due, esausti, si fermano.*
«Riconfermo ciò che ho detto prima. Sei brava. Punto.»
«Ouh grazie.»
Quella stessa notte:
Non riesco a dormire. Ma perchè? E' da un po' in effetti che il mio sonno non è più quello di prima. Maledetto. Fammi dormireee! *Accende il suo walkman con il cd dei Metallica a tutto volume.*
Ho sete. No anzi, ho fame. Sonno. Ma che cos'ho?! Forse è quel Ben. Non era poi tanto male. Mi sono alterata perchè aveva invaso il mio spazio privato. Me e la mia musica. Ma in effetti sentendolo suonare tanto male non è, su.
E poi ascolta Bjork. E i Metallica. E Jimi Hendrix. Cavolo.
*Fantasticando, finalmente prese sonno, nonostante il chiasso dei ragazzi del campus.*
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Commento personale!: Capitolo anch'esso corto (chiedo venia di nuovo) ma scrivendolo mi è venuta in mente una cosa. Cosa sarebbe accaduto se la vita di Amy fosse stata una normalissima infanzia felice? Non avrebbe scritto un'intera discografia di canzoni depresse e paranoiche *seppur bellissime* (*-*) e sarebbe diventata un'icona pop? Ecco un altro spunto per la prossima storia. Ok, da qui inizia la leggenda della formazione degli Evanescence! Non perdete il prossimo capitolo :)




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