Che dire, è la
prima fanfiction sugli A7X che scrivo, anzi la
prima che vede finalmente la luce su questo sito. Niente pretese,
è corta ed è uno sfogo personale, ma spero
comunque che
sia riuscita abbastanza decentemente ^^ Buona lettura!
Gli A7X non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro ( maddai!)
For The Rev, we miss
you...
After The Rain, After The
Nightmare
" ... Time still turns the pages of the book its burned
Place
and time always on my maind..."
Cadeva
una pioggia fine e gelida sulle tombe del cimitero di Huntington Beach.
Ormai
erano strascorsi esattamente due mesi, ma per Brian il loro " Nightmare
after Christmas" sembrava lontano solo pochi giorni. Perché
si
trovasse
davanti a quella lapide, tremante e completamente fradicio, non lo
sapeva neppure lui. Un attimo prima era chiuso nello studio di
registrazione con i compagni, intento a suonare la propria amata
chitarra, ed un minuto dopo stava correndo sotto la pioggia dimentico
di tutto e vestito solo con una felpa troppo leggera e l'inseparabile
cappello. Aveva corso fino a quella tomba, senza sapere quanto tempo ci
avesse impiegato, e ormai da minuti interminabili continuava a tenere
lo sguardo fisso su quella breve incisione, la mente lontana.
James Owen Sullivan
9 febbraio 1981 -
28 dicembre 2009
Portò
una mano alla spaziosa tasca della felpa, estraendone una foto
contornata da una semplice cornice. La posò sulla tomba e,
per
un lasso di tempo che parve un'eternità, rimase a fissare i
volti sorridenti che vi erano rappresentati, immortalati in un momento
di spensieratezza.
Ad un tratto, due braccia robuste gli strinsero la
vita da dietro ed un viso affondò nella sua schiena,
all'altezza
della spalle. Non gli servì voltarsi o parlare per capire di
chi
si trattasse, rimase semplicemente in quella posizione, godendo di quel
contatto rassicurante.
Dopo alcuni minuti udì quella voce dal timbro basso che
conosceva bene, ovattata dal contatto con la sua felpa - Possibile che
tu debba sempre fare stronzate senza pensare?-
Percepì la stretta alla sua vita venir meno e la figura di
Zacky
gli si parò davanti, coprendo la visuale della tomba. Era
più fradicio di Brian ed aveva il viso arrossato dallo
sforzo e
il fiato corto per la corsa. Sulla schiena portava la custodia della
propria chitarra e quella che Syn riconobbe come la propria, contenente
lo strumento che aveva dimenticato allo studio di registrazione.
A quella visione gli sfuggì un sorriso - Da te non accetto
prediche, sei più fradicio di me.-
Dicendo questo si sfilò il cappello per posarlo sui capelli
ormai irrimediabilmente zuppi del compagno.
- Dal momento che sei il buffone del gruppo qualcuno dovrà
pur
starti dietro- osservò Zacky. Sollevò poi gli
occhi al
cielo, da cui aveva cessato di cadere la pioggia Con una smorfia
contrariata borbottò - Muoviamoci, tra poco
uscirà il
sole.-
Brian rise per quella frase apparentemente priva di senso e, nel
tentativo di infastidire maggiormente l'amico, domandò - Se
io
sono il buffone, tu chi saresti? Quello simpatico?-
- La tua badante.- rispose con un ghigno Zacky, posando con poca grazia
la chitarra del compagno nelle sue mani e spingendolo via.
Prima di incamminarsi anche lui, si voltò verso la tomba,
sorridendo amichevolmente - Ciao, Jimmy.-
In quel momento, alcuni raggi emersero tra le nuvole, illuminando la
targa con l'incisione. Il riverbero della luce colpì gli
occhi
chiari del chitarrista, che ringhiò infastidito - Fottuto
sole!-
Si
avvicinò a Brian, che
sorrideva con un'espressione combattuta tra tristezza e affezione, e
insieme si incamminarono fianco a fianco, entrambi fradici e con la
chitarra in spalla, litigandosi scherzosamente il cappello del primo
chitarrista.
Alcune gocce si rincorrevano sulla superfice in vetro che ricopriva la
foto poggiata accando alla tomba. Da questa, The Rev, abbracciato a
Syn, vegliava con un sorriso sui propri compagni.
" ... I
have so much so say
but
you're so far away..."
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