Osservando le mie fic postate su
Harry Potter mi sono accorta che non ne ho postate alcune e quindi
pongo rimedio ora. Prima di lasciarvi vi avverto che questa
è stata scritta anni addietro e che risulterà
strana per il fatto dell'incantesimo usato: L'avada Kedavra, lo so, che
quando si viene colpiti si muore subito, ma a me serviva il personaggio
in semi morente quindi lasciatemi la licenza poetica.... per
favore!ç_ç
Buona lettura
DISCLAIMER: I personaggi, i luoghi e tutto
quello che riguarda Harry Potter sono di proprietà di
© J. K. Rowling e delle varie case editrici che ne detengono i
diritti. Questa storia non è scritta a scopo di lucro
inoltre tutti i personaggi sono di fantasia quindi NON esistono.
ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa
storia sono immaginari e non hanno alcun legame con la
realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali
è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale.
DEDICHE: a Raigel per ringraziarla di
essermi amica e per prepararla per la mia prima vera fic su Harry e
Draco^^
NOTE 01: questa è la mia prima
fic su Harry e Draco, ok, ok, è la mia prima mini-fic! Spero
vi piaccia anche se non è il massimo dell'allegria ^^""
Per spiegazioni leggere le note alla fine. ^^
NOTE 02: forse i personaggi sembreranno
OCC, forse ci saranno altre incongruenze, come ad esempio la faccenda
dell’Avada Kedavra… ma portare pazienza, ok?
Dite ad Harry che lo amo
di Lucylu
Nuvole cariche di pioggia si mostravano alterigie e pronte a scoppiare,
il cielo nero come piume di corvo non lasciava speranza di vedere la
regina della notte, neppure le stelle potevano brillare. Era come se
anche il firmamento, volesse aggregarsi all'oscurità, come
la stessa città che si lasciava ammantare da quel silenzio
straziante, anche lei temeva la collera del male, la collera di colui
che non deve essere nominato. Solo un gatto, in un vicolo buio e
sporco, stava appoggiato a terra, cercando di mangiare un piccolo
topolino, poi un rumore di passi.
Qualcuno.
Qualcuno si avvicinava al vicolo.
Altro rumore e una figura nera si muoveva rapida con eleganza, facendo
frusciare piano il mantello che copriva perfettamente il corpo del
giovane uomo, celando l'aspetto, ma lasciando intravedere l'altezza e
le spalle.
Un fulmine squarciò il cielo, illuminando il volto del
ragazzo, lasciando vedere due occhi come il ghiaccio e alcune ciocche
bionde che sfuggivano al cappuccio. Come un'ombra si muoveva rapido ed
elegante, cercando di non far troppo rumore e di sbrigarsi.
Voleva raggiungere al più presto la sua
casa, il suo amore.
A ogni passo che faceva il cuore batteva più velocemente,
mancava poco e poi l'avrebbe rivisto! Questo semplice pensiero lo fece
sorridere teneramente, in un gesto ricolmo di amore e gioia.
Stando ben attento s’accorse di essere osservato,
studiato…
No.
Non potevano averlo trovato!
Fermandosi si guardò attorno con circospezione, lentamente
si voltò e guardò alla sue spalle.
"Chi sei?"
Fece con voce glaciale e sicura, era una sua legge: mai mostrare paura.
Silenzio.
Indispettito prese la bacchetta in mano e con un solo gesto, dalla
punta di legno si scaturì una piccola luce. Ora i suoi occhi
osservano attentamente quell'oscurità, scorgendo infine una
figura nera, dalla quale non si poteva intravedere nulla.
Essa capì di non potersi più nascondere e lenta
come la morte, si avvicinò pronta a vendicare il torto
subito, a uccidere lavando la calunnia che aveva subito.
"Draco...." mormorò con voce spettrale l'ombra che ora stava
di fronte al biondino il quale, capì immediatamente di chi
si trattasse.
Come aveva fatto a trovarlo?!
Strinse i denti.
"Padre, ma quale onore...." sussurrò sarcastico, mantenendo
il tono di sfida dei Malfoy, avrebbe venduto cara la pelle!
"Non chiamarmi più così! Razza di traditore del
tuo sangue!" ringhiò alterato Lucius, togliendosi il
mantello e mostrandosi pronto alla lotta.
Il giovane Malfoy fece lo stesso, lasciò cadere a terra il
soprabito e si mise in posa d'attacco.
Avrebbe vinto e sarebbe stato libero di andare dal suo amore.
Quel pensiero gli incendiò il corpo.
Presto, molto presto, l'avrebbe rivisto!
Con uno scatto in avanti lanciò il primo incantesimo che
venne allunato in men che non si dica da Lucius il quale, ne
lanciò immediatamente un altro che venne schivato dal
giovane. Entrambi i combattenti sapevano bene che sarebbe finita solo
alla morte di uno dei due, ma nessuno sembrava essere pronto a tale
evenienza. Gli occhi azzurri si studiavano attentamente, mentre i due
si muovevano circolarmente per trovare il punto debole
dell'altro…
"AVADA KEDAVRA!"
Una luce verde colpì alla schiena Draco.
Gli occhi azzurri si spalancarono sorpresi, le mani si strinsero e il
corpo s’inarcò, per poi cadere a terra, sbattendo
rumorosamente contro i ciottoli di pietra.
Una risata cattiva e maligna eruppe in quel silenzio.
Aveva già sentito quella voce…
"Bella sei stata in gamba!" fece Lucius, sorpassando il figlio e
avvicinandosi alla donna che per tutto il tempo era rimasta nascosta,
per poi attaccare.
"Lo so Lucius! Ora andiamo... stanno per arrivare gli Auror..." detto
questo prese in mano una penna ed entrambi sparirono.
Draco avvertì la pioggia iniziare a cadere, sentiva le gocce
bagnargli il corpo, eppure era tutto così lontano. Sapeva
cosa lo attendeva, non era di certo uno stupido, ma prima doveva
lasciare un messaggio… voleva che sapesse.
Stringendo i denti mosse la mano insanguinata, cadendo si era ferito
gravemente. Ogni movimento gli faceva male, e a terra incise i nomi dei
suoi sicari, proprio in quell'attimo avvertì delle voci e
dei passi.
Gli Auror erano arrivati.
Non seppe come, ma fu girato e stretto da due braccia, ma non erano
quelle del suo amato…
"Draco…":
Era la voce di Lupin…
"Ehi, furetto…"
… e Lenticchia…
Sorrise.
"… dite ad Harry che lo amo…" sussurrò
incerto, "… anf… oggi non farò in
tempo a festeggia… re"
Era il loro primo anno insieme, avrebbe voluto festeggiarlo celebrarlo
con lui, amandolo e baciandolo, ma avvertiva la vita scivolargli via.
"… ditegli che lo amo e… che
ritornerò…" sospirò la frase fila
meglio senza lasciando scendere una sola lacrima che, malinconica,
rigò la guancia.
Sapeva bene che era impossibile, eppure sperava che prima o poi si
sarebbero ricongiunti, il loro era vero amore e niente e nessuno,
neppure la morte, poteva separarli.
"… dite ad Harry che…"
Gli occhi si chiusero, mentre la vita soffiava lontana con le ultime
parole.
"… lo amo…"
***
Lo sbattere della porta e poi il buio.
Il silenzio pesava in quella stanza, la stanza che li aveva visti
amanti, la stanza che avevano condiviso ogni giorno litigando sulle
più piccole cose.
Eppure ora regnava il silenzio.
Questo era quello che sentiva nel suo cuore: silenzio. Invece la sua
anima gridava: non è vero!
Il suo Draco era vivo!
No.
Non poteva essere…
Draco non poteva essere morto!
Non poteva...
"Dite ad Harry che lo amo…"
La sua voce…
"Dite ad Harry che lo amo…"
Fine
Lucy_con_le_lacrime_agli_occhi: che
tristesssaaa!!!ç__ç
Scusatemi per questa ficcina triste, ma ho avuto l'ispirazione di
scriverla sentendo la canzone "Dite a Laura che l'amo" di Michele. Se
potete ascoltatela, è una dolcissima e tristissima canzone,
eppure è splendida. ^^
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