La Rabbia di Ain

di telesette
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La Rabbia di Ain

Accadde tutto in un attimo...

Nel momento in cui il sorriso della donna si spense, Ain la vide crollare a terra senza un lamento. Quella dolce e giovane madre, che lo aveva accolto e curato senza sapere nulla di lui, giaceva ora morta davanti ai suoi occhi e non aveva potuto far nulla per evitarlo. Non appena il suo cadavere cadde a terra, squarciato da un colpo di spada lungo la schiena, sulla soglia della porta comparvero i due malvagi responsabili della sua morte. Costoro avevano ridotto Ain in fin di vita alcuni giorni prima e, desiderosi di infliggergli il colpo di grazia, lo avevano cercato dappertutto. Ain ricordava in modo confuso quanto era accaduto: le ferite e la perdita di sangue lo avevano ridotto in stato di incoscienza; le cure amorevoli della donna che lo aveva soccorso gli avevano permesso di riprendere le forze; e ora vedeva i volti deformati dei due bastardi che avevano appena ammazzato senza alcuna pietà una donna innocente, con l'unica "colpa" di avergli salvato la vita... Il pianto disperato di Aska, la bambina tra le sue braccia, lo riscosse improvvisamente dai suoi pensieri. I suoi occhi passarono rapidamente dal volto dei due farabutti, al corpo senza vita della donna e alla piccola che piangeva. Come quelle immagini gli scorrevano davanti, testimoni di quella orribile realtà, Ain sentì la rabbia montargli in corpo ad ogni istante. Le risate orribili dei due assassini che probabilmente pregustavano già la sua morte; il sangue che defluiva dal corpo della donna, allargandosi sempre di più sul pavimento fino ai suoi piedi; e il dolore della piccola Aska che gli risuonava nelle orecchie ( anche se troppo piccola per capire, la bambina avvertiva chiaramente cosa stava accadendo! ) accesero qualcosa in lui. Per la prima volta in vita sua, nonostante il breve tempo in cui il suo destino si era intrecciato con quello della giovane madre della bambina, Ain sentì chiaramente il dolore che un uomo prova nel perdere in modo violento e ingiusto le persone che più gli hanno dimostrato affetto. La rabbia e il furore raggiunsero il culmine e, incapace di contenerle oltre, il grido di Aska diventò il suo: le lacrime della bambina, miste al sangue e al dolore delle sue lacrime, sgorgarono d'un tratto dal volto mentre ogni fibra del suo essere reclamava solamente vendetta!

FINE





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