«Mi
hai appena baciato
sulla bocca?»
Incredibile,
Kent, Kent,
il saggio, pacato, inibito
e ponderato Kent,
mi aveva baciato.
E
non era
nemmeno stato troppo male.
Anche
se, a dirla tutta, nella mia immaginazione ero io
a
fare il primo passo. Non che immagini di baciare il mio compare, sia
chiaro.
Sono
o non
sono io il cavaliere dongiovanni? Anche se
“dongiovanni” è una
parola troppo grezza per indicare il mio comportamento con le donne.
Non
le seduco
e non le abbandono in lacrime checché ne pensino gli altri.
Sono
solo un placido ammiratore del gentil sesso.
E
questo mi riporta a Kent, che sicuramente
non
è un esponente di spicco della colonia femminile.
Il
quale ora
come ora come ora si presenta sotto forma della locandiera, una
ragazza niente male in effetti.
Capelli
rossi
di fiamma e occhi scuri come il legno delle mie amate foreste.
A
pensarci
bene, la descrizione calza anche il mio collega.
I
capelli
rossi ce li ha di sicuro, ma non userei la parola
“fiamma” per
descriverli, magari più un mazzo di carote, non molto
poetico lo
devo ammettere, ma calzante.
Gli
occhi
invece sono speciali, anche se per il più delle volte mi
fissano con
sguardo di rimprovero.
Però
gli si
deve concedere che hanno un bellissimo colore, sono anche molto
profondi.
Vediamo,
castani come... come... come... accidenti, non mi viene in mente
nessuna similitudine che li renda alla perfezione, il che è
grave!
Il sottoscritto non è mai a corto di parole per descrivere
qualcuno.
Sarà
meglio
fissarlo negli occhi per trovare un paragone apprezzabile.
Anzi
no,
pessima idea guardarlo.
Ci
siamo appena baciati,
non è il caso di farlo sentire in soggezione.
Il
silenzio diventa pesante e i nostri silenzi non sono mai
pesanti.
Forse
si
aspetta che io dica qualcosa.
«Hai
delle
bellissime carote color capelli»
Ok,
no. Non
dovevo dire questo! E probabilmente non se lo aspettava nemmeno lui
dal modo in cui mi sta squadrando.
«Cioè,
dei
bellissimi capelli di carote»
Meglio,
ma
ancora non ci siamo. Almeno questa aveva un senso!
Hai
forse perso il dono della favella, amico mio?
Perché
la
mia voce interiore sembra quella di Kent?
«Esci
dalla
mia testa, Kent!»
Bene,
sto
decisamente degenerando.
Devo
uscire
da questa situazione, sto facendo una figura ignobile!
«Perché
mi
hai baciato?»
«Prova
ad
indovinare»
«Per
farmi
stare zitto?»
«Certo,
certo. Esattamente per quel motivo»
È
forse un
sospiro quello che ho udito nella sua voce?
Magari
mi ha
baciato per altri motivi. Tipo, voleva provare un po' di brivido del
nuovo...
Kent?
Brivido. Del. Nuovo? Certo, e io sono ancora vergine.
Magari
lo ha
fatto perché voleva farlo.
Io
vorrei
farlo.
No,
aspetta. Riavvolgi. IO? Voglio baciare... Kent?
In
effetti
non sarebbe male.
Dopotutto,
tentar non nuoce, no?
«Sain,
testa
di cavolo! Adesso sei TU che hai baciato me!»
«Volevo
solo
sentire cosa si provava, vecchia carota!»
ANGOLO
AUTRICE
Che
dire? Mi
sono innamorata di questa coppia!
Per
chi non
lo avesse capito, questa è il seguito della storia di Kent,
dove
assistiamo ai disconnessi pensieri di Sain.
Spero
di non
averlo fatto troppo OOC :D
Io
mi sono
divertita come una pazza a scrivere questa storia XD
Finirà
che
questi due inizieranno a piacermi più di Lyn e Hector O.O Il
che
sarebbe grave!
Ci
vediamo
alla prossima!
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